VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
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<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI<br />
Come mostra la tabella, la superficie urbanizzata più estesa in termini assoluti è quella del comune centrale dell’area<br />
metropolitana, che è anche il comune che ha utilizzato maggiormente la superficie complessiva disponibile (63% del<br />
totale). Firenze mostra anche la densità netta di abitanti più alta di tutta l’area, ma non molto distante da quella rilevata<br />
in alcuni comuni della corona, come Bagno a Ripoli, Pontassieve, Lastra a Signa e Scandicci. Il comune con la densità di<br />
popolamento più bassa è Calenzano. Per quanto attiene al peso percentuale della superficie destinata ad uso residenziale<br />
sul totale si evidenziano due tipi di comuni, quelli a più forte specializzazione residenziale, come Impruneta, Bagno<br />
a Ripoli e Lastra a Signa e quelli a più forte specializzazione non residenziale (e quindi produttiva), come Calenzano.<br />
Si rileva un aumento della superficie di corpi idrici nel comune di Signa, che appare connessa agli interventi di<br />
riqualificazione e rivalutazione dell’area dei Renai, con la creazione del Parco e del relativo invaso a fini ricreativi.<br />
Per quanto riguarda le aree naturali protette si rileva la presenza di 3 Siti di Importanza Regionale (SIR) che ricadono<br />
all’interno dell’area fiorentina, unitamente alle 5 Aree Naturali Protette di Interesse Locale (ANP<strong>IL</strong>), ricoprono<br />
complessivamente una superficie di circa 6.400 ha, pari a quasi il 13% dell’intero territorio considerato.<br />
L’area protetta più estesa è quella della Calvana. Si tratta di un sistema montuoso che occupa una superficie di<br />
quasi 5.000 ha ed interessa oltre al comune di Calenzano anche quello di Barberino di Mugello; nel territorio<br />
comunale di Calenzano ricadono circa 1.650 ha, pari ad un terzo della superficie complessiva dell’area protetta.<br />
Altra area protetta di notevole importanza è quella di Monte Morello che occupa una superficie di circa 4.200 ha,<br />
di cui circa il 70% ricade nel territorio comunale di Sesto Fiorentino e di Calenzano. Si tratta di un’area prevalentemente<br />
boschiva in cui risulta alquanto significativa la presenza di superfici agricole abbandonate.<br />
Infine di notevole valore è l’area Stagni della Piana Fiorentina che occupa una superficie di circa 1.350 ha, che<br />
ricadono dei comuni di Campi Bisenzio, Signa, Sesto Fiorentino e Firenze.<br />
Infine, la presenza di altre aree naturali protette, benché di estensione molto limitata, costituisce un ulteriore elemento<br />
di pregio del territorio, che serve a valorizzare non solo quanto di ecologicamente significativo è presente<br />
a livello locale, ma anche a favorire una maggiore sensibilizzazione della popolazione verso le problematiche<br />
ambientali che sempre di più incidono sulla qualità della vita.<br />
In totale in tutta l’area fiorentina relativamente all’accessibilità alle aree di verde pubblico sono più di 400.000 le<br />
persone che abitano entro 300 mt da un’area verde, una media del 70% della popolazione totale.<br />
Si tratta di una percentuale abbastanza elevata, in media con i risultati ottenuti da altre città europee, dove la<br />
media è pari al 69%; invece rispetto ad altre città italiane (Torino, Reggio Emilia, Ferrara, Modena), la percentuale<br />
dell’area fiorentina risulta essere più elevata.<br />
All’interno dei diversi comuni, però, si registra una grande variabilità, dal momento che le percentuali passano<br />
dal 27% di Campi Bisenzio al 79% di Scandicci.<br />
Si sottolinea inoltre la presenza di edifici e manufatti di valore; sono infatti 1.032 i beni architettonici vincolati nell’area<br />
fiorentina secondo la Soprintendenza per i Beni Architettonici; la maggior parte si trova nel comune di<br />
Firenze (79%, 820 beni) mentre il restante è quasi equamente diviso tra gli altri comuni.<br />
Una risposta: la rete dei parchi metropolitani<br />
L’obiettivo fondamentale del progetto L’Arno e la Rete dei parchi metropolitani, è riportare il fiume al centro<br />
della città attraverso azioni di coordinamento con i comuni dell’area che portino ad avere un vero e proprio<br />
parco fluviale metropolitano.<br />
Il progetto è composto da tre interventi: la realizzazione del Parco Fluviale da Pontassieve a Signa, il parco collinare<br />
e il parco della Piana.<br />
Relativamente al Parco Fluviale, è stato progettato uno “Studio di fattibilità di un parco fluviale dell’Arno” con l’obiettivo<br />
di fare il punto sulle azioni realizzate, mettere a sistema le conoscenze e integrare gli interventi sull’Arno.<br />
Inoltre la Giunta Provinciale ha approvato nel 2007 il perimetro di tutto il parco fluviale dopo un confronto con<br />
i Comuni partecipanti al progetto per definire le zone a rischio idraulico e programmare gli interventi relativi alla<br />
costruzione delle casse di espansione.<br />
Per il territorio del comune di Firenze l’intervento più importante è il raddoppio del Parco delle Cascine e la conseguente<br />
realizzazione del Parco dell’Argingrosso, sono in via di realizzazione alcune azioni collegate con il sistema<br />
dei parchi a partire dalla rete delle piste ciclabili (Signa-Montelupo, Rignano-Pontassieve, Le Piagge-Signa<br />
fino ai Renai).<br />
Inoltre è stato siglato un “Protocollo di Intesa tra i Comuni di Firenze, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa e<br />
Scandicci per la redazione di uno studio di fattibilità sulla navigazione fluviale dell’Arno nel tratto Cascine-Renai”.<br />
Per quanto riguarda il Parco della Piana, è stato firmato (dicembre 2005) un Protocollo di Intesa tra Regione<br />
Toscana, Provincia di Firenze e i Comuni di Firenze, Sesto fiorentino e Campi Bisenzio, ed è stata avviata la progettazione<br />
del primo nucleo del Parco (i Boschi della Piana), costituito da un intervento di riforestazione di circa