VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
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Un intervento metropolitano: La città dei saperi<br />
La domanda di valorizzazione strategica del potenziale di produzione culturale del sistema metropolitano fiorentino<br />
non è nuova e, di fatto, pervade molta della documentazione di programmazione e pianificazione strategica<br />
elaborata negli ultimi 10 anni.<br />
Tracce di questo tema si trovano nel primo Piano Strategico, nella documentazione a supporto del Piano<br />
Strutturale adottato dal Comune di Firenze ma, anche, nella programmazione della Provincia di Firenze (si pensi<br />
al progetto Reti di Ricerca) e della Regione Toscana (sia nel Programma Operativo Regionale Competitività e<br />
Occupazione che nel Programma Regionale di Sviluppo Economico, oltre che nel Piano Integrato Territoriale).<br />
Perciò, a partire dalla iniziativa promossa dalla Associazione per il Piano Strategico e nota come Firenze Sapere,<br />
si sono potute disegnare le linee guida di un programma operativo di interventi che mirasse a costruire la infrastruttura<br />
di riqualificazione urbana di livello metropolitano che potesse favorire il perseguimento della strategia<br />
di valorizzazione delle potenzialità di produzione culturale dell'area metropolitana fiorentina.<br />
Il programma operativo che viene attuato tramite il PIUSS (Piano Integrato Urbano di Sviluppo Sostenibile) e<br />
cofinanziato dalle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale mira a completare l'infrastrutturazione urbana<br />
già progettata e/o in corso di attuazione che permetta di valorizzare la presenza diffusa di istituzioni culturali,<br />
di alta formazione e di produzione presenti nell'area metropolitana fiorentina in funzione dell'aumento della<br />
coesione sociale, delle opportunità di sviluppo e di aumento della competitività urbana.<br />
Gli interventi si distribuiscono su alcuni assi di sviluppo del sistema metropolitano:<br />
1) la valorizzazione del recupero urbano di alcuni immobili storici del centro storico di Firenze, resi disponibili<br />
dopo lo spostamento di funzioni in altre aree della città (Murate, S. Orsola, S. Maria Novella Leopoldine);<br />
2) il completamento delle infrastrutture per la mobilità lenta e la qualità della vita della direttrice che, lungo il<br />
Parco Fluviale dell'Arno, collega S. Maria Novella-Porta al Prato con gli insediamenti de Le Piagge e S. Donnino<br />
(dove numerosi interventi per la coesione sociale, l'accoglienza di giovani, ricercatori e studenti, l'aumento dell'attrattività<br />
e la qualità urbana sono già in corso e saranno in futuro realizzati);<br />
3) il completamento delle infrastrutture per il polo di ricerca di Sesto Fiorentino con la realizzazione del centro<br />
per le scienze della vita e la realizzazione di un University Club nel centro di Firenze, vicino a S. Maria Novella,<br />
come polo di coesione sociale e integrazione fra i ricercatori e studenti di molte delle università straniere e italiane<br />
presenti nel sistema metropolitano fiorentino;<br />
4) l'avvio della realizzazione del polo di insediamento di nuove imprese e servizi nell'area ex CNR di Scandicci, al<br />
centro del programma di riqualificazione urbana comunale che, a partire dall'impatto della realizzazione della<br />
tramvia Firenze-Scandicci, rimodella la funzione del polo di Scandicci nel sistema metropolitano fiorentino;<br />
5) il completamento del sistema di mobilità lenta e intermodalità su mobilità sostenibile (ferro e mobilità pubblica)<br />
che collegherà fra di loro tutti i poli di intervento e tutti i poli della Città dei Saperi.<br />
Il PIUSS, una volta terminato, aumenterà la competitività complessiva del sistema metropolitano fiorentino, rendendolo<br />
più attraente, sostenibile, maggiormente orientato a quella qualità urbana che caratterizza le migliori<br />
aree metropolitane medie e medio-grandi d'Europa permettendo, per esempio, a chi vivrà nella futura Città dei<br />
Saperi, di vivere senza l'utilizzo del mezzo privato, in un contesto urbano rinnovato e dotato di adeguati servizi<br />
all'alta formazione, ricerca, supporto alla nuova impresa.<br />
Occorre notare, comunque, che il PIUSS Città dei Saperi, come programma di investimento, nasce da un bando<br />
della Regione Toscana per supportare azioni di riqualificazione urbana e, dunque, deve essere limitato nella<br />
dimensione e nella tipologia di interventi dai vincoli del bando stesso. Nonostante ciò, le caratteristiche chiave<br />
dell'iniziativa sono profondamente coerenti con le indicazioni della riflessione strategica:<br />
1) Livello di azione metropolitano. L'azione del PIUSS appare adeguatamente chiara solo se si guarda nel suo<br />
contesto metropolitano (integra infatti interventi nei Comuni di Firenze, Scandicci, Campi Bisenzio, Sesto<br />
Fiorentino e comprende anche la Provincia di Firenze) di trasformazioni urbane e grandi interventi in corso (la<br />
riqualificazione del centro di Scandicci, l'azione gemella di riqualificazione del sistema delle periferie S.<br />
Donnino/Le Piagge, il nuovo ruolo del centro storico di Firenze dopo il riposizionamento di funzioni importanti<br />
(Università, Caserme etc.) nell'area metropolitana, la funzione di tessuto connettivo della qualità urbana del<br />
Parco Fluviale, la funzione di ridisegno delle polarità urbane con la progressiva realizzazione del sistema di mobilità<br />
urbana su ferro. Tutti questi fattori nel loro complesso, di fatto,“ricentrano” il sistema metropolitano intorno<br />
all'area S. Maria Novella/Porta al Prato/Cascine come centro di scambio della mobilità metropolitana e come<br />
punto di accesso (tramite mobilità sostenibile e lenta) a tutte le funzioni e servizi della “Città dei Saperi”.<br />
2) Azione integrata di riqualificazione urbana e di costruzione di elementi di competitività del sistema metropo-<br />
<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> L’AREA URBANA FIORENTINA: DALLA CITTÀ MONOCENTRICA ALLA CITTÀ POLICENTRICA 45