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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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ni interaziendali, ma una buona presenza sulle reti virtuali, rivolte al mercato nazionale e internazionale (graf. 3.2 e tab. 3.12).<br />

All’interno dell’artigianato artistico, le attività del restauro tendono a mostrare in maniera più intensa le caratteristiche suddette.<br />

Oltre alle attività di restauro non edile, mostrano una spiccata preferenza per la localizzazione urbana le lavorazioni in<br />

pelle e cuoio (64%), le produzioni cartario editoriali (62%), la profumeria e le apparecchiature per l’illuminazione (50%).<br />

Grafico 3.2 RIPARTIZIONE DELLE ATTIVITA’ DELL’ARTIGIANATO DI QUALITÀ PER TIPOLOGIA TERRITORIALE<br />

Fonte: Zanni L., Le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale in Toscana, Regione Toscana 2001<br />

Tabella 3.12 CARATTERISTICHE DISTINTIVE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE<br />

Fonte: Zanni L., Le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale in Toscana, Regione Toscana 2001<br />

Tabella 3.13 PUNTI DI FORZA DELLA LOCALIZZAZIONE NELLA PERCEZIONE DELLE IMPRESE<br />

Fonte: Zanni L., Le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale in Toscana, Regione Toscana 2001<br />

Secondo le aziende interessate, la localizzazione urbana garantisce vantaggi soprattutto in relazione a tre aspetti: la vicinanza<br />

al mercato di sbocco finale, la vicinanza ai fornitori e il richiamo esercitato dall’immagine della città (tab. 3.13). Tuttavia,se<br />

confrontata alla localizzazione distrettuale, quella urbana mostra più svantaggi che vantaggi, in particolar modo per quanto<br />

riguarda la dotazione infrastrutturale (9% contro 35%), da mettere in relazione agli alti livelli di congestione tipicamente urbani.<br />

Un forte disincentivo al mantenimento/scelta della localizzazione urbana per le attività artigianali deriva poi dall’alta concorrenza<br />

che tali imprese si trovano a dover fronteggiare per l’attribuzione del suolo urbano, domandato anche da altre attività<br />

terziarie, spesso più remunerative (banche, uffici, negozi).<br />

Tra le indicazioni più ricorrenti per l’implementazioni di strategie (istituzionali e imprenditoriali) di sostegno allo sviluppo dell’artigianato<br />

di qualità, si possono ricordare:<br />

- la creazione di marchi collettivi di origine e qualità, finalizzati a rendere riconoscibili i prodotti, ma anche a garantire la tute-<br />

<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI 129

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