VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
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presenze turistiche (85%), anche se alcuni comuni della cintura hanno visto crescere molto le loro presenze nel<br />
quinquennio 2001-2006, in particolare i comuni di Campi Bisenzio, Scandicci e Sesto Fiorentino.<br />
Gli altri utilizzatori urbani<br />
Il confronto fra i dati relativi alla popolazione residente e quelli relativi alla popolazione mobile mostra come la<br />
prima quota ammonti a circa la metà del totale di presenze umane che gravitano sulla città.<br />
Grafico 1.12 COMPOSIZIONE % DELLE POPOLAZIONI URBANE A FIRENZE<br />
Fonte: Iommi S., Firenze e le sue popolazioni, Irpet, 2002<br />
Tra le popolazioni “temporanee” della città ve ne sono alcune di più facile misurazione, come i pendolari per<br />
motivi di studio e lavoro (rilevati ogni 10 anni nel censimento) o come i turisti pernottanti nelle strutture alberghiere<br />
ed extra-alberghiere, le cui presenze vengono registrate regolarmente, ma ve ne sono molti altri di più difficile<br />
quantificazione.<br />
Una prima categoria abbastanza rilevante per Firenze è rappresentata dagli studenti universitari provenienti da<br />
altre città e temporaneamente presenti nel capoluogo: i cosiddetti studenti fuori sede. È noto che la forte<br />
domanda di residenza temporanea da parte degli stessi è uno dei fattori che più contribuisce all’innalzamento<br />
dei costi dell’abitare urbano, alimentando un mercato fortemente speculativo e in gran parte sommerso. È più<br />
difficile, tuttavia, misurare esattamente il numero degli studenti fuori sede, perché nelle iscrizioni all’università<br />
viene registrato il comune di provenienza e non quello di effettiva dimora. Ipotizzando, però, che gli iscritti provenienti<br />
da più vicino (stessa provincia) possano facilmente “pendolare” tra la casa e il luogo di studio, resta una<br />
quota di iscritti pari a circa il 60% per cui è molto probabile la residenza temporanea a Firenze. Rispetto al decennio<br />
precedente la quota risulta in crescita (tab.1.14).<br />
Tabella 1.14 ISCRITTI ALL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE PER AREA DI PROVENIENZA. Comp.%<br />
Fonte: elaborazioni Irpet su dati del Ministero dell’Istruzione, 1990, 1998 e 2003<br />
Un’altra categoria di rilievo è rappresentata da quello che l’Istat definisce la mobilità “di necessità”, ovvero la<br />
mobilità sanitaria legata al bisogno di effettuare accertamenti e/o interventi medici piuttosto specialistici, che<br />
trovano negli ospedali urbani i luoghi di eccellenza di riferimento. Anche la città di Firenze risente di questo fenomeno,<br />
ospitando, oltre una serie di strutture ospedaliere di tipo più tradizionale, un ospedale pediatrico altamente<br />
specializzato come il Meyer, per il quale la provenienza dalla ASL di Firenze riguarda solamente circa la metà<br />
dei ricoveri.<br />
Ma la categoria di utilizzatori temporanei che incide numericamente di più è costituita dalle persone che si recano<br />
in città per motivi legati al tempo libero e/o all’uso di servizi, ma che si fermano soltanto alcune ore della giornata.<br />
Si tratta della categoria di city users per definizione, che è finita al centro di molte riflessioni scientifiche e<br />
<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> L’AREA URBANA FIORENTINA: DALLA CITTÀ MONOCENTRICA ALLA CITTÀ POLICENTRICA 35