VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO INNOVAZIONE E SVILUPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI Tabella 3.25 ARRIVI E PRESENZE NEI COMUNI DELL’AREA FIORENTINA CON SUDDIVISIONE PER PROVENIENZA ITALIANA E STRANIERA al 31 dicembre 2006-2007 Fonte: Provincia di Firenze – Servizio Turismo. U.O. Strutture ricettive-Statistica, 2006-2007 La ricettività nel comune di Firenze ha visto una sostanziale stabilità nel numero di strutture alberghiere attive (372 nel 2007 contro 370 nel 2005) ma con alcune variazioni di tipo “qualitativo” nella composizione: gli alberghi di categoria inferiore sono diminuiti a vantaggio di quelli a 2, 3 e 4 stelle, mentre i 5 stelle sono rimasti fissi a quota 10 (tab. 3.26). Tabella 3.26 LA RICETTIVITÀ ALBERGHIERA NEL COMUNE DI FIRENZE 2005-2007 Fonte: Provincia di Firenze - Strutture ricettive e Statistica del turismo, 2005-2006-2007 Le strutture extra-alberghiere hanno registrato una forte spinta dal 2005 al 2007 incrementandosi del 9,5% (tab. 3.27). In tali strutture è diffuso un tipo di soggiorno che dura in media 3,4 giorni, quindi più lungo di quello effettuato negli alberghi (2,3 giorni). La tendenza in entrambe le tipologie ricettive è comunque verso la riduzione del periodo da trascorrere nelle strutture a causa di una progressiva affermazione di viaggi “mordi e fuggi”dettati soprattutto dalla minor disponibilità di reddito dei viaggiatori.
Tabella 3.27 LA RICETTIVITÀ EXTRA-ALBERGHIERA (COMPRENSIVA DI ALLOGGI PRIVATI) NEL COMUNE DI FIRENZE 2005-2007 Fonte: Provincia di Firenze - Strutture ricettive e Statistica del turismo, 2005-2006-2007 3.28 RICETTIVITÀ ALBERGHIERA ED EXTRA-ALBERGHIERA NELL’AREA FIORENTINA* *Sono stati considerati quali comuni dell’Area Fiorentina Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Scandicci, Signa, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino Fonte: Provincia di Firenze - Strutture ricettive e Statistica del turismo, 2005-2006-2007 I paesi di origine più rilevanti per le presenze registrate a Firenze nel 2007 appartengono alle economie che si sono rivelate più dinamiche (graf. 3.3): per il 50% a paesi dell’Unione Europea, per un buon 15% ai nuovi aderenti UE le cui economie stanno crescendo a ritmi sostenuti (ricompresi nel settore “Altro”), per il 18,3% agli Stati Uniti che, dopo l’Italia, costituiscono la seconda grande fonte di visitatori ma che appaiono in rallentamento progressivo nel corso degli anni. La frenata del turismo statunitense è fortemente legata al processo di apprezzamento dell’euro sul dollaro che ha reso meno “attrattiva”da un punto di vista di convenienza economica non solo Firenze ma l’Italia in generale; gli altri stranieri sono invece risultati meno vincolati alla dinamica dei prezzi, presentando infatti tassi di incremento delle presenze più dinamici. Discorso a parte merita il turismo dei cittadini italiani che, a fronte di una sostanziale stazionarietà del livello di reddito disponibile, hanno finanziato le spese turistiche riducendo i propri risparmi. Grafico 3.3 COMPOSIZIONE % DELLE PRESENZE TURISTICHE ITALIANE E STRANIERE NEGLI ESERCIZI RICETTIVI ALBERGHIERI ED EXTRA- ALBERGHIERI DEL COMUNE DI FIRENZE, 2007 Fonte: Provincia di Firenze - Servizio Turismo. U.O. Strutture ricettive-Statistica, 2007 Le ricadute economiche del turismo sul territorio possono essere rilevate tramite una serie di indicatori diretti e indiretti, tra i quali si collocano le imprese operanti nel settore turistico: tra queste vi sono strutture (come gli alberghi) che risultano direttamente legate al turismo, mentre altre (come bar e ristoranti), oltre a servire una clientela turistica, servono anche residenti, per cui il loro legame con il turismo si fa più diluito. Comunque l’analisi della consistenza degli alberghi e dei pubblici esercizi può costituire una misura abbastanza attendibile sulla qualità dell’annata turistica: a conferma dell’andamento un po’ sottotono del turismo nel 2007, il complesso delle attività turistiche dirette e indirette attive sul territorio provinciale è rimasto sostanzialmente stabile (0,1%). Gli incrementi più sostenuti sono stati quelli delle strutture extra-alberghiere (7,3%, con punte negli agriturismi che hanno registrato un’impennata di aperture e di affluenze) e dei servizi legati alla ristorazione (4,5%). In flessione sono risultate le strutture alberghiere, i bar e le altre strutture e le agenzie di viaggio. La capacità di “ricambio” delle imprese turistiche provinciali appare in difficoltà in quanto, negli ultimi tre anni considerati, il cui tasso di natalità si è sempre collocato al di sotto del relativo tasso di mortalità, con un aumento del differenziale nel corso del 2007. VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO INNOVAZIONE E SVILUPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI 143
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