VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact
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una maggiore richiesta dei cittadini che diventati consapevoli di tale opportunità hanno saputo sfruttarla<br />
meglio.<br />
In conclusione nell’ambito delle politiche ambientali che riguardano la mobilità metropolitana si richiamano i<br />
progetti già avviati o in via di realizzazione quali: il sistema tramviario fiorentino, la rete ferroviaria di area vasta,<br />
le nuove stazioni metropolitane e il sotto attraversamento di Firenze.<br />
Relativamente al sistema tranviario e la rete ferroviaria urbana il progetto prevede il potenziamento del servizio<br />
di trasporto pubblico nell’intera area metropolitana privilegiando i mezzi su rotaia. Si tratta di realizzare un trasporto<br />
rapido e regolare in grado di offrire agli utenti certezze in materia di orari e frequenze, di migliorare la<br />
qualità della vita attraverso la riduzione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico e riorganizzare gli spazi<br />
urbani in maniera più razionale ed ordinata.<br />
Parallelamente a sostegno del riordino del sistema della mobilità sono previsti interventi sulla sosta, sui percorsi<br />
del trasporto pubblico su gomma e delle piste ciclabili.<br />
Per quanto riguarda tutti gli interventi infrastrutturali relativi alla mobilità metropolitana si rimanda al par. 3 cap.<br />
1 di questo volume.<br />
Suolo<br />
il problema-principe è quello dei rifiuti, cui si lega:<br />
- la raccolta differenziata, da incentivare con precise misure economiche<br />
- lo smaltimento<br />
che non può avvenire in discarica (per la natura stessa delle città e perché vietato dalla UE)<br />
che può avvenire per incenerimento, in un contesto in cui siano rispettate le precondizioni di cui sopra (IQA, raccolta<br />
differenziata etc.)<br />
Il sistema agricolo e forestale copre circa l’80% della superficie dell’area fiorentina. In particolare il 28% del totale<br />
sono costituiti dalle aree di più elevato pregio (superfici boscate e ambienti seminaturali). La superficie artificializzata<br />
rappresenta il 19,5%.<br />
Tale dato corrisponde ad una realtà abbastanza differenziata tra i diversi comuni, che vede, come prevedibile,<br />
percentuali di territorio urbanizzato molto più elevate nei comuni della Piana. In particolare, i comuni caratterizzati<br />
dalla maggiore urbanizzazione sono Firenze (48,3%) e Campi Bisenzio (31,9%).<br />
Si evidenzia nell’area considerata un aumento delle aree urbanizzate, a scapito delle aree di tipo agricolo.<br />
L’uso del suolo secondo una nuova elaborazione dei dati del Censimento 2001<br />
Come è noto, il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni rileva la distribuzione della popolazione residente a<br />
livello di sezione di censimento, secondo tre tipologie insediative: i centri abitati, i nuclei abitati e le case sparse. Il<br />
primo termine indica un aggregato di case e servizi, il secondo un aggregato di sole case e la terza la presenza di case<br />
isolate, per cui le tre tipologie possono essere assunte come proxy di livelli decrescenti di urbanizzazione. Con qualche<br />
semplificazione, si possono assumere le superfici delle sezioni di censimento classificate come centri e nuclei come<br />
misure della superficie urbanizzata all’interno dei confini comunali. Questo passaggio consente di stimare il livello di<br />
sfruttamento del territorio disponibile per ciascun comune (% di superficie urbanizzata su superficie totale), di misurare<br />
la densità netta di popolazione (abitanti per Kmq di superficie urbanizzata) e di stimare, attraverso le informazioni<br />
relative alle superfici degli alloggi e alla composizione degli edifici, la quota di superficie urbanizzata destinata ad<br />
uso residenziale.<br />
Tabella 3.33 CARATTERISTICHE DELL’URBANIZZAZIONE DEGLI 11 COMUNI DELL’AREA METROPOLITANA FIORENTINA<br />
Fonte: elaborazioni Irpet su dati Istat, Censimento della Popolazione e delle Abitazioni 2001<br />
<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> INNOVAZIONE E SV<strong>IL</strong>UPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI 151