VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO INNOVAZIONE E SVILUPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI dei RSU (rifiuti solidi urbani) prodotti nell’area fiorentina. Si riduce l’onere del trasporto dei rifiuti, la dipendenza da terzi con i relativi costi e l’utilizzo della discarica come richiesta dalla Direttiva UE; si crea occupazione di elevata professionalità. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del progetto, il 17 ottobre 2007 sul n.42 del Burt è stato pubblicato il Piano industriale dell’ATO 6, concludendo così l’iter della pianificazione istituzionale. È stato, inoltre, realizzato uno studio preliminare finalizzato ad individuare l’ipotesi tecnologica progettuale per cui si stima un investimento di circa 130.000 euro. Dal momento in cui si avviano le procedure si stimano necessari 4 anni.
3.5 Coesione sociale La qualità di un territorio deriva da vari fattori, da quelli dello sviluppo, della cultura, della sicurezza, dell’accoglienza, della tutela sociale e sanitaria, del comune sentire dai giovani agli anziani di far parte di una comunità. L’accresciuta importanza dei livelli di governo locale e la riduzione delle risorse disponibili ed i limiti di spesa impongono ai Comuni di fare di più con meno risorse, aspetto che se non affrontato e risolto porta ad un impatto negativo sulla propria capacità di produrre consenso politico. Una città dove si invecchia bene, che viene sempre più utilizzata sotto l’aspetto commerciale, immobiliare e turistico, sempre meno abitata, ed i cui costi dei servizi di manutenzione, pulizia e controllo diventano sempre più alti. Un invecchiamento a cui viene risposto in termini di cura per gli anziani non dando rilevanza al ruolo che essi svolgono nelle reti familiari così come nel rapporto intergenerazionale. Questione, quella intergenerazionale che non è ancora esplosa, a seguito della solidarietà che attraverso la rete familiare le vecchie generazioni (tutelate nel lavoro e nello stato sociale) sostengono con il trasferimento di loro risorse verso le giovani generazioni (che non hanno più le stesse tutele). Una città che al di là degli stereotipi delle polemiche è combattuta fra uno sviluppo basato sulla necessità di interventi infrastrutturali e il vivere sulla rendita del passato. Per questi motivi riteniamo interessanti alcuni dati rilevati da una ricerca (2005), dell’Ufficio Statistica del Comune di Firenze, su come vivono gli abitanti questa città: - il voto dei cittadini (da 0 a 10) sulla soddisfazione media del vivere la città è stato di 7,8; - il tasso di immatricolazione (auto e moto) dal 2000 al 2005 è diminuito del 3%; - la domanda di trasporto pubblico, sempre fra il 2000 e il 2005 è aumentata del 4,62%; - già nel 2005 il 30,78% dei rifiuti solidi urbani è stato raccolto in forma differenziata; - i 4 principali problemi che preoccupano la popolazione, e che sono stati indicati al 1° posto da una ricerca dell’Ufficio di Statistica del Comune di Firenze, sono: 1) 36,2% traffico; 2) 29,7% inquinamento atmosferico; 3) 14,4% degrado urbano; 4) 10,5% inquinamento acustico. Una città fortemente abitata anche da stranieri e non residenti che usufruiscono sia dei servizi sociali che di quelli sanitari (62.513 sono gli stranieri residenti nella provincia di Firenze escluso il circondario Empolese, di cui 52.005 nei Comuni dell’area fiorentina, di cui 34.965 nel solo Comune di Firenze). Nel capoluogo regionale si rileva la presenza di gruppi sociali “che esprimono disagio economico e sociale a Firenze, pur non essendo di Firenze” (Relazione Sociale del Comune di Firenze, 2005). Ne consegue un impatto notevole sui servizi di assistenza, che debbono procedere alla “presa in carico”di soggetti non residenti, tra i quali è marcata la presenza di immigrati dai paesi poveri. La localizzazione di questi gruppi, e soprattutto dei servizi con cui si dà risposta alle esigenze che pongono, è nel territorio urbano fiorentino più che nei comuni contermini. Per quanto riguarda la componente irregolare, stimata dalla Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità per la provincia di Firenze in circa il 16% dell’universo straniero ufficialmente residente, ipotesi prudenziale, da cui deriva che Firenze conterebbe circa 5.000 stranieri non regolarizzati. La maggiore domanda dei servizi che sussiste nel capoluogo e che proviene dalla fascia più povera dell’universo dei migranti è correlata solo in parte alla presenza della componente non in regola. I fattori che contribuiscono alla realizzazione di una politica di integrazione fra le varie etnie e di sostegno alle famiglie sono da noi individuati nelle politiche socio-sanitarie, nella politica della casa, della scuola, del lavoro e dello sport. VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO INNOVAZIONE E SVILUPPO: ASSI, FATTORI E PROGETTI 159
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