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Italy Yearbook - 2008

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Annuario statistico italiano <strong>2008</strong><br />

In tutti i casi in cui si passa dagli indici provinciali a quelli nazionali si utilizzano<br />

medie aritmetiche ponderate e i pesi sono proporzionali agli investimenti<br />

regionali in abitazioni effettuati nel triennio a cavallo dell’anno base.<br />

Indice del costo di<br />

costruzione di un<br />

capannone per uso<br />

industriale<br />

L’indice misura le variazioni nel tempo dei costi diretti che occorre sostenere<br />

per la costruzione di un capannone ad uso industriale.<br />

Tra le varie tipologie di capannone industriale è stato individuato un capannone<br />

tipo che misura metri 40x50 e ha tra le altre caratteristiche una chiusura<br />

perimetrale realizzata in cemento con interposto isolamento termico.<br />

I prezzi e i costi degli elementi sono rilevati in 20 capoluoghi di regione<br />

(con l’esclusione di Aosta e l’inclusione di Trento e Bolzano) nei mesi di febbraio,<br />

maggio, agosto e novembre.<br />

Gli indici nazionali sono ottenuti per medie aritmetiche ponderate degli indici<br />

dei comuni capoluoghi: i pesi attribuiti a questi ultimi sono proporzionali al<br />

valore degli investimenti fissi regionali in edifici industriali nell’anno 1995.<br />

Indice del costo di<br />

costruzione di<br />

tronchi stradali<br />

Gli indici misurano le variazioni nel tempo dei costi per la costruzione di 100<br />

metri di strada per quattro diverse tipologie (strada all’aperto in rilevato,<br />

strada all’aperto in trincea, strada su viadotto, strada in galleria) e per due<br />

tronchi stradali a percorso misto (tronco stradale senza galleria e tronco stradale<br />

con galleria).<br />

Le tipologie di lavori prese in considerazione sono raggruppate nelle seguenti<br />

cinque categorie: movimenti di materie (scavi di sbancamento); opere<br />

d’arte stradali (scavi delle fondazioni); lavori in sotterraneo (scavi in galleria);<br />

lavori diversi (opere di sostegno); sovrastrutture (fondazione stradale).<br />

I prezzi e i costi degli elementi che occorrono alla costruzione delle diverse<br />

tipologie di strade sono rilevati in 20 capoluoghi di regione (con l’esclusione di<br />

Aosta e l’inclusione di Trento e Bolzano) e si riferiscono alla mano d’opera (rilevata<br />

direttamente dall’Istat), ai materiali, ai trasporti e ai noli (rilevati dai<br />

listini bimestrali o semestrali dei Servizi integrati, infrastrutture e trasporti,<br />

già Provveditorati regionali alle opere pubbliche).<br />

Gli indici nazionali sono ottenuti per medie aritmetiche ponderate degli<br />

indici dei comuni capoluogo e i pesi attribuiti a questi ultimi sono desunti dal<br />

valore delle opere eseguite in ciascuna regione nell’anno 1995.<br />

Indici dei prezzi al<br />

consumo<br />

Gli indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi<br />

che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi di consumo scambiati<br />

tra gli operatori economici e i consumatori privati finali. Essi si riferiscono<br />

ai beni e servizi acquistabili sul mercato interno dalla popolazione presente<br />

sul territorio nazionale. Non comprendono, perciò, i beni e i servizi acquistati<br />

all’estero, gli autoconsumi, gli affitti figurativi e altri casi simili.<br />

Attualmente il sistema degli indici dei prezzi è costituito dall’indice nazionale<br />

per l’intera collettività (Nic), che assume il ruolo di indice centrale, dall’indice<br />

dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (Foi) e dall’indice<br />

dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea<br />

(Ipca) che assumono il ruolo di indici satellite.<br />

I tre indici adottano il sistema di classificazione dei prodotti proposto in<br />

ambito comunitario e denominato Coicop (Classification of Individual Consumption<br />

by Purpose) che si articola in 12 capitoli di spesa.<br />

I diversi indici dei prezzi al consumo nascono da una unica rilevazione<br />

svolta in massima parte dagli Uffici comunali di statistica dei comuni capoluogo<br />

di provincia, secondo metodi e norme stabiliti dall’Istat, presso un campione<br />

di punti di vendita da essi stessi selezionato in base a criteri fissati dall’Istat.<br />

Il campione rappresenta le principali tipologie di vendita: negozi tradizionali<br />

specializzati, grandi magazzini, supermercati, ipermercati, hard-discount,<br />

distribuzione commerciale su aree pubbliche. La gamma dei beni e<br />

servizi per i quali si rilevano i prezzi (il paniere è costituito da circa mille pro-<br />

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