Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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176 RA V<br />
<strong>di</strong>giosamenfe questo sangue,clicerUghel-<br />
]i, si liquefa ogni anno nel giorno prece-<br />
dente la festa ed in quello <strong>di</strong> questa, con<br />
<strong>di</strong>voto stupore degli ammiratori. Il ca-<br />
nonico tesoriere Pepe della cattedrale ne<br />
feceminuta descrizione. I Bollan<strong>di</strong>sti fanno<br />
menzione delie varie ampolle del sangue<br />
<strong>di</strong> s. Pantaleone, <strong>di</strong>cendo che in Ra-<br />
vello si venera in prezioso e grande reli-<br />
quiario, che nel dì della sua festa al co-<br />
minciar de'primi vesperi si liquefaceva,<br />
parlando ancora <strong>di</strong> altra ampolla dello<br />
stesso sangue, che con parte del cranio<br />
venerasi in Roma nell.i chiesa Ac Filippi-<br />
ni (V)- Il vescovo <strong>di</strong> Ravello de Curtis,<br />
avendo preso dall'ampolla <strong>di</strong> sua catte-<br />
drale parte del sangue <strong>di</strong> s. Pantaleone,<br />
e versatala in altra ampolla, questa donò<br />
al car<strong>di</strong>nal Cusanì seniore, che morendo<br />
nel r 598 la lasciò a Clemente VI II, il qua-<br />
le la regalò al suo <strong>di</strong>letto confessore car<strong>di</strong>nal<br />
Baronio filippino, che ne'suoi An-<br />
nali descrisse la celebre traslazione del<br />
capo <strong>di</strong> s. Pantaleone, fatta in Lione nelr8o2.<br />
II car<strong>di</strong>nal Baronio con istromen-<br />
to che si conserva nell'archivio <strong>di</strong> detta<br />
congregazione, con altre assai insigni re-<br />
liquie lasciò l'ampolla col pro<strong>di</strong>gioso san-<br />
gue, essendovi pure fede autentica <strong>di</strong> de<br />
Cin-tis, all' accennata chiesa <strong>di</strong> s. Maria<br />
in Vallicella. Nella Vila <strong>di</strong> s. Pantaleo-<br />
ne, Roma 1694, del p. Ridolfo scolopio,<br />
si legge che un tempo questo sangue che<br />
posseggono i filippini, congelalo fra l'an-<br />
no, scioglievasi comein Ravello nel dì della<br />
festa del santo, ma che da lungo tempo<br />
più non avveniva, restando solo il san-<br />
gue più fosco dal resto dell'anno. E però<br />
certo che anco questo sangue <strong>di</strong> Roma si<br />
mantiene sempre fluido, e che<strong>di</strong>rebbesi<br />
rassomigliare ad un limpi<strong>di</strong>ssimo alcool,<br />
se non vi si scorgesse alcun poco <strong>di</strong> grasso.<br />
Il pro<strong>di</strong>gio fu venerato in Roma più vol-<br />
te, ed i fogli pubblici ne parlarono con<br />
religioso entusiasmo nel 1848, per quello<br />
che si rinnovò. 11 capitolo delia cattedra-<br />
le <strong>di</strong> Ravello si componeva <strong>di</strong> 4 <strong>di</strong>gnità,<br />
i." delle quali è l'arci<strong>di</strong>acono, con 1 2 sa-<br />
RA V<br />
cerdoti capitolari. Aveva nella città 12<br />
parrocchie, ora contandosi 7 altre chie-<br />
se, monastero <strong>di</strong> monache, convento <strong>di</strong><br />
frati e <strong>di</strong>versi pii stabilimenti. Fu patria<br />
<strong>di</strong> Francesco d'Andrea giureconsulto, so-<br />
prannominato il Pericle e il Tullio del<br />
foro napoletano. Fu già cinta <strong>di</strong> mura e<br />
guernita <strong>di</strong> alle torri, delle quali ancora<br />
si vedono le vestigia. Abbonda il territo-<br />
rio <strong>di</strong> viti, d'ulivi e d'alberi fruttiferi <strong>di</strong><br />
ogni specie, riuscendovi poi verso la ma-<br />
rina eccellentissime le carobbe o guai-<br />
nelle. Ravello volgarmente si chiama /?(!•<br />
i'iello, ed anticamente Ribelle e Rabello.<br />
In questa colonia de' celebri amalfitani,<br />
verso il TOGO Roberto Guiscaido nel luo-<br />
go detto Thorus e<strong>di</strong>ficò una chiesa, nella<br />
quale Vittore III nel 1086 eresse la sede<br />
vescovile, quando vi <strong>di</strong>morò coi car<strong>di</strong>na-<br />
li, nel cui tempo era cosi florida che <strong>di</strong>-<br />
cesi contasse circa 36,ooo abitanti.<br />
Il I ." vescovo <strong>di</strong> Ravello fu Orso Papi-<br />
ciò monaco benedettino <strong>di</strong> famiglia illu-<br />
stre, che lo stesso Vittore III nelio86con-<br />
sagrò in Capua, e con <strong>di</strong>ploma abilitò lui<br />
ed i successori a fare acquisti , possedere<br />
ed esercitare la giuris<strong>di</strong>zione : Urbano II<br />
nel 1090 in considerazione della <strong>di</strong>mora<br />
fattavi da Vittore III, con <strong>di</strong>ploma lo <strong>di</strong>-<br />
chiarò imme<strong>di</strong>atamente soggetto alla s.<br />
Sede, confermando la sua giuris<strong>di</strong>zione<br />
e privilegi. Nel 1094 Urbano II consagrò<br />
il 2." vescovo Costantino Rogadeo<strong>di</strong> Ravello,<br />
al quale Pasquale II neh 102 eoa<br />
<strong>di</strong>ploma confermò il vescovato e le pre-<br />
rogative. Costantino per lesue virtù, do-<br />
po 36 anni <strong>di</strong> vescovato, meritò d'essere<br />
acclamato dal clero epopolod'Amalfl per<br />
loro arcivescovo, ma avendogli Innocen-<br />
zo Il negato il pallio, ritornò a Ravello<br />
e vi morì neh i 5o. Gli successe Giovan-<br />
ni RuffulijChe ottenne <strong>di</strong>plomi <strong>di</strong> conferma<br />
ai privilegi <strong>di</strong> sua chiesa da Adriano<br />
IV, Lucio III e Clemente IH. Altrettan-<br />
to ottenne da Innocenzo IH Pantaleone<br />
Pironli <strong>di</strong> Ravello, fatto vescovo nel 1 2 i o<br />
circa. Il simile conseguì da Onorio III nel<br />
1 222 il successore Leone Rogadei <strong>di</strong> Ra-