Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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36 PRO<br />
quando erati colà un console essi non aveano<br />
autorità alcuna, e la loro autorità<br />
non eslenclevasi fuori del loro governo,<br />
quando che i consoli aveano un'autorità<br />
assoluta in tutte le provincie dell'impe-<br />
ro romano. Allorché i consoli erano lon-<br />
tani da Roma^ nella loro assenza i pro-<br />
consoli aveano l'autorità <strong>di</strong> convocare il<br />
senato e il popolo. I proconsoli avanti <strong>di</strong><br />
par li re per le Provincie olFri vano nel Campidoglio,<br />
e poi vestiti col paludamento,<br />
ch'era la veste imperatoria, si accingevano<br />
al viaggio accompagnati dai littori<br />
coi fasci e dagli amici che li corteggiavano<br />
per qualche spazio fuori della cit-<br />
tà. L'annuo ufficio computandosi dal<br />
giorno dell'ingresso nella provincia, terminato<br />
che fosse, il proconsole consegnava<br />
al successore la provincia e l'esercito;<br />
se il successore non era giunto, partiva<br />
lasciando il questore che suppliva sino<br />
alla venuta del nuovo proconsole. La par-<br />
tenza onninamente doveasi effettuare<br />
dentro il termine <strong>di</strong> 3o giorni, deponendo<br />
il proconsole in due città della pro-<br />
vincia tutte le ragioni <strong>di</strong> essa. Giunto in<br />
Roma vi entrava privatamente, se non<br />
richiedeva il trionfo,nel qual caso restando<br />
fuori della città, convocato il senato<br />
nel tempio <strong>di</strong> Bellona o in altro luogo,<br />
gli esponeva tutto quello che avea ope-<br />
rato nella provincia. Se aveano ben governato,<br />
venivano molto onorati, fino ad<br />
innalzar loro statue e trofei. Avendo Au-<br />
gusto <strong>di</strong>viso l'impero romano in due par-<br />
ti, ritenne per se le provincie più forti,<br />
le altre affidò al governo del senato e po-<br />
polo romano. Le provincie imperiali fu-<br />
rono<strong>di</strong>viseinaS<strong>di</strong>ocesi, in 1 4 delle quali<br />
Augusto mandò procuratori o Rettori,<br />
i quali nell'assenza, impotenza o morie<br />
de'proconsoli li supplivano per interim;<br />
le più importanti erano la Spagna, con<br />
Tarragona e la Lusitania, tutta la Gal-<br />
lia, con Narbona, Lione, Aquitania, Cel-<br />
tica co'loro popoli e colonie, la cui <strong>di</strong>-<br />
visione si può vedere ai loro articoli: più<br />
la Celisiria, Cilicia, Cipro,£gitto. Le prò-<br />
PRO<br />
vincie senatorie o del popolo erano A-<br />
frica, Numi<strong>di</strong>a, Asia, Epiro, (irecia, Dal-<br />
mazia, Macedonia, Sicilia, Creta, Cirene,<br />
Bilinia, Ponto, Sardegna e la Spagna<br />
Betica. In seguilo crebbe e variò il nu-<br />
nièro e la <strong>di</strong>visione delle provincie: furono<br />
<strong>di</strong>stinte in gran<strong>di</strong> e piccole; deno-<br />
minate I.' 2.* e 3.% orientale ed occi-<br />
dentale, maggiore e minore, citeriore ed<br />
ulteriore, esterna ed interna : alcune fu-<br />
rono chiamate salutari, per le acque me-<br />
<strong>di</strong>cinali che contenevano. Si <strong>di</strong>ssero pro-<br />
vincie fruméntarie quelle fertili <strong>di</strong> biade<br />
che ne provvedevano Roma, come Sicilia,<br />
Africa, Sardegna, Spagna, Beozia, Ma-<br />
cedonia, Chersoneso, Asia, A.ssiria, Egit-<br />
to. Suburbane furono dette le provincie<br />
d'Italia (A'.), ed anche Annonarie per<br />
contribuire veltovagHeall'Annona<strong>di</strong>Roma:<br />
a PlCE^o parlai dell'Annonai-io e del<br />
Subuibicario. Ai Prefelli del Pretorio<br />
(f^-) erano subor<strong>di</strong>nati i vicari dello sles-<br />
so prefetto ed i proconsoli. Adriano per<br />
l'Italia destinò 4 proconsoli con pienis-<br />
sima giuris<strong>di</strong>zione, anche sopra le cose<br />
sagre, anzi la prima cosa loro era visi-<br />
tare d'ufficio i sagri templi, onde per-<br />
seguitarono crudelmente i cristiani, an-<br />
che senza e<strong>di</strong>tto dell'imperatore. Si chia-<br />
maronoatti proconsolari de' Martiri^ F.)^<br />
quelh ch'erano fatti dai proconsoli, pre-<br />
sidenti, procuratori o prefetti nelle pro-<br />
vincie. Sarnelli, ZrC/^ eccl. t. 7, lett. 53:<br />
Degli alti proconsolari de santi martiri.<br />
Questi atti li scrivevano e raccoglievano<br />
i Notari i^V.) cristiani^ istituili in Roma<br />
da s. Clemente I e poi propagati nelle<br />
altre chiese. Eranvi anche i notari gen-<br />
tili che scrivevano gli atti avanti il giu-<br />
<strong>di</strong>ce che esaminava i Confessori della fede<br />
e\\ condanxìava a\ tormenti e alla mor-<br />
te; e siccome nelle provincie questo giu-<br />
<strong>di</strong>zio spettava ai proconsoli, così questi<br />
atti si denominarono proconsolari. Que-<br />
sti atti de'nolari gentili erano verissimi,<br />
perchè lo scrivere falsità sulle pubbliche<br />
tavole era delitto <strong>di</strong> lesa maestà, e siccome<br />
tornavano a gloria de'cristiaui,mol-