Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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278<br />
RE e<br />
lo d'Osirno, che poi Innocenzo IV <strong>di</strong>e in<br />
compenso pel perduto Recanati allachie'<br />
sa <strong>di</strong> Uoinua , ed alla sede <strong>di</strong> Recanati<br />
trasferì il vescovo Raniero o Rinaldo coi<br />
canonici, onde tu questi il i." vescovo <strong>di</strong><br />
Recanati: le bolle corrispondenti che ci-<br />
tai <strong>di</strong> sopra, sono riportate ancora nel<br />
Bull. Rom. t. 3, p. 292. Gra<strong>di</strong>rono son»mamente<br />
i recanatesi questo beneficio e<br />
grande onore, offrendo spontaneamente<br />
alla cattedrale 5ooolibbre comuni o scu-<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>le, e promisero fabbricare l'abitazione<br />
pel vescovo e pel canonici. Da<br />
ciò si può facilmente argomentare quan-<br />
to fosse ricco ilcomune <strong>di</strong> Recanali^ eia<br />
pietà de'suoi citta<strong>di</strong>ni nel concorrere alla<br />
fondazione e stabilimento del loro vesco-<br />
vo con tanta generòsità,come riporta Cal-<br />
cagni : ma Leopar<strong>di</strong> avverte che le dette<br />
libbre <strong>di</strong> moneta <strong>di</strong> rame o lire non<br />
ascendono nel valore a scu<strong>di</strong>, poiché o-<br />
gni lira equivaleva a due paoli d'argen-<br />
to; <strong>di</strong> pih che tal somma fu in capitale,<br />
non in ren<strong>di</strong>ta, nulla<strong>di</strong>meno fu somma<br />
rispettabile perchè allora un rubbio <strong>di</strong><br />
grano appena costava una lira. Di questa<br />
erezione <strong>di</strong> Recanati in vescovato, trat-<br />
tano pure Compagnoni a p. 104, e Girolamo<br />
Baldassini , Memorie <strong>di</strong> Jesi p.<br />
4B, il quale <strong>di</strong>ce che la de<strong>di</strong>zione d'Osi'<br />
mo all'imperatore era seguita 1 2 annipri-<br />
nia, onde Gregorio IX non la obbliò e<br />
poi punì, chiamandoRecanatiTerra prin-<br />
cipale della Marca prima che fosse città.<br />
Poco visse Raniero, imperocché quando<br />
nel 1244 Innocenzo IV provvide la sede<br />
del vescovo Pietro <strong>di</strong> Giorgio canonico<br />
vaticano, si <strong>di</strong>ce che la chiesa recanatese<br />
era rimasta vedova lungamenle,nella bol-<br />
la Dehitum officiiy presso Ughelli: anche<br />
(esso la governò per poco. Innocenzo IV<br />
perchè sempre avesse vigore il privile-<br />
gio <strong>di</strong> Federico II, lo ratificò. Infestando<br />
quest'imperatore più the mai lo sta-<br />
to della Chiesa, narra Compagnoni che<br />
X\e\ 1 247 seguì un gran fatto d' arme<br />
nella Marca contro gl'imperiali, figu-<br />
rando tra i guelfi seguaci del Papa Re-<br />
REC<br />
canali. Nel 1249 era vescovo Matteo,<br />
che esentò dalla giuris<strong>di</strong>zione episcopale<br />
le monache benedettine <strong>di</strong> s. Maria<br />
Maddalena, cui donò la chiesa omonima<br />
col cimiterio e i beni: questo mo-<br />
nastero jstava presso Porta Marina, e restò<br />
poi soppresso. Nel 1253 Innocenzo IV<br />
commise al vescovo <strong>di</strong> Recanati la con-<br />
sagrazione <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> Fermo, ma s'i-<br />
gnora chi fosse, imperocché leggo in Catalani,<br />
Deecclesia Firniniia, che Girardo<br />
governò quella chiesa dali25oal 1272.<br />
Giàeravescovo<strong>di</strong> Recanati nel i256Buo-<br />
nagiunta agostiniano, il quale <strong>di</strong> consen-<br />
so del capitolo esentò dalla giuris<strong>di</strong>zione<br />
vescovile le monache francescane <strong>di</strong> s.<br />
Nicolò osservanti la regola <strong>di</strong>s. Benedet-<br />
to, fuori della Porla Marina, non più esi-<br />
stenti. Nel 1257 Recanali era sotto il giu<strong>di</strong>ce<br />
generale della Marca, secondo Com-<br />
pagnoni : nel 1 258 Osimo riacquistò il suo<br />
vescovo, col titolo d'amministratore. Nel<br />
1 263 avendo Recanati aderito a Manfre-<br />
<strong>di</strong> naturale <strong>di</strong> Federico II, e re <strong>di</strong> Sicilia,<br />
e abbandonate le parti della Chiesa, Urbano<br />
IV con bolla del 27 luglio le tolse<br />
il titolo <strong>di</strong> città, la privò della sede vescovile,<br />
e la sottopose <strong>di</strong> nuovo ad Umana,<br />
allora governata dal domenicano Ar-<br />
nolfo, che poi introdusse i suoi fiati in<br />
Recanati: il vescovo Buonagiunta fu tra-<br />
sferito a Jesi. Nel maggio i 265 Recanati<br />
e altre 34 città e terre della Marca, seguendo<br />
tuttora le parti <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong> per-<br />
secutore della Chiesa e della fede, furono<br />
citate dal car<strong>di</strong>nal Briè legato e poi Mar-<br />
tino IVacomparireinFabriano ove risie-<br />
deva, altrimenti sarebbero <strong>di</strong>chiarate ri-<br />
belli: pare che Recanali ubbi<strong>di</strong>sse, perchè<br />
Clemente IV in un'epistola del 20 giugno<br />
si chiamava conlento <strong>di</strong> Recauali, e si<br />
trattava una tregua recanatese. Compa-<br />
gnoni riferisce clic nel 1266 vi risiedeva<br />
il car<strong>di</strong>nal Paltinieri legato della Marca,<br />
ed essendo morto Manfre<strong>di</strong>» re Carlo 1<br />
fece ritornare nellaMarca i fuorusciti guel-<br />
fi. Nel 1277 un vescovo <strong>di</strong> Recauati do-<br />
menicano fu legalo apostolico, probabil-