Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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RAV<br />
quel fiiiine , e Gallia Cisalpina la parte<br />
ov'è Ravenna. Non<strong>di</strong>metio vi è chi opina<br />
che non soggiacque alla dominazione<br />
tle'galli, che restò umbra, anzi <strong>di</strong>e tran-<br />
quillo rifugio alle genti che abbandona-<br />
rono il proprio paese ai conquistatori.<br />
ISell'anno 52o<strong>di</strong> Roma i consoli M. Mar-<br />
cello e M.Scipione, avendo vinto i galli<br />
])oi, s'impadronirono della regione e <strong>di</strong><br />
Ravenna, ma le lasciarono libero muni-<br />
cipale reggimento, l'esenzione da ogni<br />
tiibulo, il go<strong>di</strong>mento delle romane pre-<br />
jogative col gius del sulTragio, e l'osser-<br />
vanza delle romane leggi. Oltre la liber-<br />
tà, godeva Ravenna il dominio su Budrio<br />
e su multi altri castelli. Nobilissima città<br />
della provincia della Gallia Cisalpina e<br />
capo della Marca Anconitana, il cui po-<br />
polo era confederato coi romani , Cice-<br />
rone la chiamò fiore d'Italia e firmamento<br />
della repubblica romana, comechè<br />
metropoli e'capo delle dueprovincie<br />
Flaminia ed Emilia, e nobilissimo muni-<br />
cipio. Ogni anno Giulio Cesare veniva<br />
d.ille Gallie a Ravenna a fare le assem-<br />
blecj nelle quali o il console o il piocon-<br />
sule o il pretore dava leggi alle provin-»<br />
eie. Essendo potentissima , quando Giu-<br />
lio Cesare si decise elFettuare l'occupa-<br />
zione della repubblica romana, partì oc-<br />
cultamente <strong>di</strong> notte dalla città colle sue<br />
9 legioni, senza manifestare ai ravenna-<br />
ti l'ar<strong>di</strong>to suo <strong>di</strong>visamento, temendone<br />
opposizione; la città era cresciuta tanto,<br />
<strong>di</strong>e non essendovi più luogo a fabbricar<br />
case <strong>di</strong> pietra , incominciò a farle <strong>di</strong> le-<br />
gno, al <strong>di</strong>re <strong>di</strong>Tonduzzi, Historit <strong>di</strong>Faenza.<br />
Riporta Rossi, Histor. Ravennaluin,<br />
che a vendo Giulio Cesare posto sulla Por-<br />
ta Assiaua una porta e cassetta d'oro ,<br />
colla sua preziosastatua sedente in se<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> tal metallo, prese il nome <strong>di</strong> Aurea.<br />
Divenuto imperatore il nipote Cesare A ui<br />
gusto, a <strong>di</strong>fesa del mare Adriatico e io-<br />
nio nel Porto Can<strong>di</strong>ano collocò formida-<br />
bile fiotta, ed e<strong>di</strong>ficò comegiànotai ClaSf<br />
se e Cesarea, in queste e in Ravenna so-<br />
lendo talvolta abitare, <strong>di</strong>chiarando Ra-<br />
RAV 2o3<br />
venna metropoli della Gallia Cisalpina:<br />
veramente e come <strong>di</strong>ssi nel voi. XXV ,<br />
p. iQ'a, la provincia dopo tal nome avea<br />
preso quello <strong>di</strong> Flaminia, poi l'altro <strong>di</strong><br />
Emilia che prevalse, come meglio notai<br />
altrove, così ad Esarcato. Di più si vuole<br />
che per la costruzione delle navi facesse<br />
seminar la Pineta 3o4 miglia lunge dal-<br />
la città vicino al mare , e tra le foci del<br />
Savio e dell'Amene; altri la <strong>di</strong>cono nata<br />
naturalmente come terreno adatto a pro-<br />
durre i pini. Mancando Ravenna <strong>di</strong> por-<br />
te o essendo <strong>di</strong>roccate, Tiberio l'e<strong>di</strong>ficò,<br />
e presso Porta Aurea fabbricò un palaz-<br />
zo che abitò nel recarsi a Pvavenna, da lui<br />
amata e beneficata in più mo<strong>di</strong>. Eresse<br />
pure il tempio d'Ercole e innanzi collo-<br />
cò una colonna colla statua del Sole con<br />
emisfero che coll'ombra in<strong>di</strong>cava le ore,<br />
perciò fu detto Ercole Orario e quella<br />
parte Ercolana. Egualmente presso det-<br />
ta porta fu eretto un tempio a Mercurio,<br />
meraviglioso per molte statue e altari d'a-<br />
labastro. Celebre fu il Campidoglio, e<br />
nel tempio <strong>di</strong> Giove sagrificavano i pon-<br />
tefici gentili. Riporta Pasolino ne'Ltislri<br />
ra%'ennalì, che Ravenna ebbe due or<strong>di</strong>-<br />
ni <strong>di</strong> nobiltà^ senatori e patrizi col gius<br />
del voto nel consiglio de' romani. La mi-<br />
lizia ravennate era la più florida che a-<br />
vesse l'impero, con collegio de' fabri, su-<br />
perbo arsenale, bellissima armeria e l'e-<br />
rario per pagar le milizie. L' anfiteatro<br />
era <strong>di</strong> forma ovale, altissimo, con porti-<br />
co e decorazioni <strong>di</strong> statue; vi si facevano<br />
combattimenti con gla<strong>di</strong>atori e fiere.<br />
Come città fortissima e sicura, nell'anno<br />
i6 <strong>di</strong> nostra era, fu dai romani rilegata<br />
in Ravenna la moglie del famoso Armi-<br />
nio germano, e poi Marobdovo re degli<br />
svevi. Nell'anno •''• 44 Apollinare incominciò<br />
a pre<strong>di</strong>car 1' evangelo e la fede<br />
cristiana, il cav. Camillo Spreti coi tipi<br />
<strong>di</strong> Faenza nel 1823 ci <strong>di</strong>e: Memorie in-<br />
torno i dominii e governi della cillà <strong>di</strong><br />
Ravenna, che seguirò come quello che<br />
giunge a detta epoca e perciò in questo<br />
argojuenlo il più compilo. Pertanto <strong>di</strong>»