Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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!i8o RE e<br />
I 320, a fulminare l'interdetto a Recana-<br />
ti, a privarla della sede vescovile, che col<br />
vescovo e il capitolo trasferì a Macerata<br />
{P^.}, clie eresse in vescovato e le sotto-<br />
pose nello spirituale Recanali; finalmen-<br />
te a ben<strong>di</strong>le in Europa la crociata con-<br />
tro i ribelli recanatesi, che si trovarono<br />
obbligati a sottomettersi : tremendo ne<br />
fu il castigo, la città arsa dal rettore A-<br />
nielio, per ven<strong>di</strong>care il trucidato nipote<br />
e cugino Ponzio maresciallo della Marca<br />
nel i3 ig. Ciòavvenne a'3 maggio 1822,<br />
dopo aver esso ricevuto il fortesull'Aspio<br />
e ilCastello <strong>di</strong> Monte Fiore, avendo dovu-<br />
to i recanatesi demolire alcune portedella<br />
città, perchè nell'entrarvi il rettore non<br />
dovesse inchinarsi il vessillo <strong>di</strong> s. Chiesa.<br />
II tirannico governo de'ghibellini, contu-<br />
maci della s. Sede, era durato 7 anni, ed aveano<br />
costretto a fuggire i principali guel-<br />
fi in numero <strong>di</strong> 5oo, molte famiglie sta-<br />
bilendosi in Loreto. Capoparte ghibellini<br />
furono due Percivalli^ unCruciani,ZeroIo<br />
tli Corrado ed i suoi fratelli : molti fu-<br />
rono pure rei <strong>di</strong> eresie e <strong>di</strong> idolatria, al<br />
modo che <strong>di</strong>stintamente narra Calcagni,<br />
nel lagrimevole quadro che fa delle loro<br />
orribili scelleiaggini. Tutti gli scrittori,<br />
oltre i recanatesi, molto deplorano gli av-<br />
venimenti, fra' quali Colucci, Treja p.<br />
\ 1 9; Compagnoni, Reggia Picena p. 171,<br />
180, 182, 188; Rinal<strong>di</strong> negli annali, an.<br />
j 820, n. 18, ig, an. 1822, n. 3, 4 J Re*<br />
posati. Della zecca <strong>di</strong> Gubbio t. i,p.g6.<br />
Ili Macerata nel i 828 successe il vesco-<br />
vo Pietro, del quale e successori a quel-<br />
l'articolo parlai. Cacciati i ghibellini da<br />
Recanali, questa <strong>di</strong> buona fede essendo<br />
ritornata alla pontificia ubbi<strong>di</strong>enza, nel<br />
j 824 Giovanni XXI I scrisse al comune<br />
e ne encomiò la fedeltà. Tuttavia i tempi<br />
erano ancora torbi<strong>di</strong> e il furore delleparti<br />
bolliva, per cui nel 1826 furono impic-<br />
cati Massolo e Ciscolo <strong>di</strong> Atto, ed altri<br />
furono condannati in contumacia pera-<br />
derenza cogli osimani ancora ribelli: i giu-<br />
stiziati aveano suonata la campana a stor-<br />
mo, forzate le prigioni, e assalito il pa-<br />
REC<br />
lazzo del podestà, aveano messo la città<br />
a rumore e tentato darla ai nemici <strong>di</strong> s.<br />
Chiesa. Partito il rettore Amelio, tanto<br />
infausto ai recanatesi, ne assunse le veci<br />
Falcone da Pavia, e il Papa mandò Francesco<br />
vescovo <strong>di</strong> Firenze per comporre<br />
le cose della Marca. Con questi Recanati<br />
vennea qualche composizione definitiva,<br />
l'estata sospesa nel 1 822, e ne fu me<strong>di</strong>a-<br />
tore il vescovo Federico ch'era passato<br />
a Sinigaglìa, ch'ebbe libertà <strong>di</strong> dettarne<br />
i patti, onde il i.° <strong>di</strong>cembre 1828, coi<br />
priori e consiglio <strong>di</strong> Recanati si fece l'at-<br />
to pubblico e solenne nella strada pub-<br />
blica. S'inalberò il vessillo <strong>di</strong> s. Chiesa, e<br />
il sindaco del comune confessandone le<br />
colpe domandò assoluzione e perdono, e<br />
la restituzione degli antichi <strong>di</strong>ritti e pri-<br />
vilegi. I commissari del Papa senlenzia-<br />
ronoche il comune pagherebbe 3ooo fiorini<br />
d'oro, in termine <strong>di</strong> 20 mesi, dando<br />
ostaggi; riavrebbe i suoi privilegi e <strong>di</strong>rit-<br />
ti, meno i forti dull'Aspio e Monle Fiore<br />
da restare in potere della Chiesa; procu-<br />
rerebbe il ritorno degli esuli, e promet-<br />
terebbe d'essere obbe<strong>di</strong>ente e fedele, fa-<br />
cendone sicurtà r 2nobili per 20,000 marche<br />
d'argento. Il sindaco accettò tali patti<br />
e genuflesso ricevè l'assoluzione, venendo<br />
imposta al comune una penitenza spi-<br />
rituale. In<strong>di</strong> il sindaco fece venire i fuo-<br />
rusciti principali, i quali abiurate le ere-<br />
sie professate, e domandato assoluzione e<br />
perdono, proporziona tamen te s'imposero<br />
loro pene canoniche, cioè orazioni, <strong>di</strong>giu-<br />
ni e visita de's. Liinini, e <strong>di</strong> abitare per<br />
tempo determinato nel borgo <strong>di</strong> Castelnuovo:<br />
tutti furono assolti e promisero<br />
fedeltà sotto pena <strong>di</strong> 20,000 marche d'ar-<br />
gento, facendosene mallevadori i detti 12<br />
nobili. A questi dolci pattisi perdonaro-<br />
no tante colpe enormissiine, del pubblico<br />
e de'privati. In dettò anno 1828 avendo<br />
Lodovico il Bavaro creato antipapa Nico-<br />
lo f^^F'.), questo fece psqiido vescovo <strong>di</strong><br />
Recanali Andrea recant^tese agostiniano,<br />
ma sembra che i concitta<strong>di</strong>ni l'abbiano<br />
<strong>di</strong>sprezzato. Nel 1 338 Lippo, uno dc'pcr-