Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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RAV<br />
monastero fu arricchito <strong>di</strong> privilegi, pos-<br />
sessioni, giuris<strong>di</strong>zioni ed esenzioni da mol-<br />
ti Papi, e particolarmente dagl' impera-<br />
tori elle ezian<strong>di</strong>o e ripetutamente lo ri-<br />
ceverono sotto la loro protezione, Inno-<br />
cenzo III privando gli arcivescovi <strong>di</strong> Ravenna<br />
del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> eleggere l'abbate, che<br />
ili vece <strong>di</strong>e ai monaci. Nel i5i 5 per l'in-<br />
salubre clima cagionato dal <strong>di</strong>seccamen-<br />
lo delle palu<strong>di</strong> e dal ritiro del mare , i<br />
monaci camaldolesi furono costretti ri-<br />
parare in Ravenna, in un luogo che pu-<br />
) e prese il nome <strong>di</strong> Classe e <strong>di</strong> s. Romual-<br />
do; ma la basilica non fu lasciata mai sen-<br />
za culto, venendo successivamente da lo-<br />
j o rislaurala, abbellita e sontuosamente<br />
arricchita. 11 detto luogo ove si trasferi-<br />
rono i camaldolesi era 1' antico ospizio<br />
della Misericor<strong>di</strong>a o <strong>di</strong> s. Lazzaro , loro<br />
donalo da Ostasio III ultimo signore <strong>di</strong><br />
Ravenna neh 432 : <strong>di</strong>poi i monaci vi e-<br />
<strong>di</strong>fìcarono il bel monastero e chiesa <strong>di</strong> s.<br />
Romualdo. Avendo la basilica assai sof-<br />
ferto ne'luttuosi tempi del finir del pas-<br />
sato secolo e nel cominciar del corrente,<br />
il conte Carlo Arigoni, capo della raven-<br />
nate magistratura , vero conoscitore dei<br />
pregi delle antichità patrie, chiese ed ot-<br />
tenne dal governo un vistoso sussi<strong>di</strong>o, che<br />
aumentato dalle spontanee offerte de'ra-<br />
vennati, rifece quasi tutto ilsoflilfo e re-<br />
.slitul alla basilica quell'elegante splendo-<br />
re con cui conservata l'aveano i suoi an-<br />
tichi custo<strong>di</strong> e benemeriti monaci camal-<br />
dolesi. Si possono leggere su Classe e su<br />
questa basilica : T etera monumenta ad<br />
Classem Ravennaleni nuper ernia in fi'<br />
ne, Faventiae irSG. Gabriele M.^ Gua-<br />
f,\uzz\, Storia della basìlica <strong>di</strong> Classe^ con<br />
."<br />
la vita e traslazione <strong>di</strong> s. /Apollinare i<br />
vescovo <strong>di</strong> Ravenna, ivi 1775 pel Rove-<br />
ri. Notizie istorielle della vita e martirio<br />
<strong>di</strong> s. /Apollinare i." vescovo e principal<br />
protettore <strong>di</strong> Ravenna, dell'invenzione e<br />
traslazione del <strong>di</strong> lui sagro corpo, e del-<br />
l'antichissima basilica <strong>di</strong> Classe , Forlì<br />
1781. I musaici li descrisse Spreti : Del-<br />
Parie <strong>di</strong> comporre i musaici, con la de-<br />
RAV i85<br />
scrizione de musaici antichi che trovanti<br />
nelle basiliche <strong>di</strong> Ravenna. Inoltre negli<br />
Annali camaldolesi vi è la Descriptio<br />
basilicae, el nionasterii Classensis, t. r.<br />
Tiberio Clau<strong>di</strong>o Germanico circondò<br />
<strong>di</strong> mura Ravenna, la cui ampiezza supe-<br />
rava una lega comune, proseguì poi l'im-<br />
peratore Valentiniano III l'opera, e solo<br />
per cura <strong>di</strong> Odoacre pervenne ad essere<br />
compiuto l'o<strong>di</strong>erno recinto, le cui mura,<br />
che hanno un giro <strong>di</strong> 3 miglia, però sono<br />
oggi basse e <strong>di</strong>roccate, restandovene mol-<br />
ti tratti. L'antico forte e<strong>di</strong>ficato nel i4'37<br />
dai veneti, nel secolo XVI II fu <strong>di</strong>strutto.<br />
Indetto recinto non si comprendono Ce-<br />
sarea e Classe, che quantunque separate<br />
formavano con Ravenna una città sola.<br />
Le strade sono <strong>di</strong>ritte e ampie, ben fab-<br />
bricate e fiancheggiate da superbi palaz-<br />
zi antichi e moderni. Non ha piùii4 rio-<br />
ni, in cui a similitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Roma si <strong>di</strong>vide-<br />
vo; più non esistono il suo Campidoglio,<br />
il Circo, il Teatro, la Porta aurea, il Mi-<br />
liario aureo, i Ragni, i Templi e altri su-<br />
perbi e<strong>di</strong>fizi. Ebbe i Lu<strong>di</strong>i gla<strong>di</strong>atorii o<br />
stabilimenti ove si esercitavano le fami-<br />
glie gla<strong>di</strong>atorie, de'quali uno fecesi ese-<br />
guire da GiuIioCesare, avendolo proget-<br />
tato quando si fermò in Ravenna avanti<br />
<strong>di</strong> passare il memorabile. Rubicone. Vi<br />
fu pure un Linificio o gran fabbrica in<br />
cui lavoravasi il lino, per fare vesti e al-<br />
tro per servigio dell'impero. A Druso Ne-<br />
rone padre <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o imperatore, vi fu<br />
eretto un Cenotafio. Altra opera quanto<br />
grande altrettanto utile venne costruita<br />
d'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Traiano , e fu 1' Acquedotto<br />
che dai lontani colli conduceva un'acqua<br />
purissima; avendo molto sofferto, Teo-<br />
dorico lo fece compiutamente restaurare.<br />
A questo re si attribuisce la fondazione<br />
della basilica detta d'Ercole, e<strong>di</strong>fizio destinato<br />
a profano uso. Decorarono Ra-<br />
venna antica imperiali palazzi e principe-<br />
sche fabbriche, ma solo del Teodoriciano<br />
ne restano vestigia. Ad onta dell' ingiuriedel<br />
tempoedell'incuria degli uomini,<br />
non<strong>di</strong>meno esistono ancora iu Raven-