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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...

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REC<br />

guardanlì il santuario: <strong>di</strong>ede le <strong>di</strong>sposizio.<br />

Jii opportune perchè nulla mancasse a'coii-<br />

correnli, facendoctislo<strong>di</strong>re l'elemosine da<br />

ilepntati, per erogarle nella fabbrica della<br />

chiesa. Recanati si concordò con Osimo<br />

per la reciproca estra<strong>di</strong>zione de'rei, e Si-<br />

sto IV confermò la fiera con tutti i privi-<br />

legi, ed esentò il comunedall'alloggio dei<br />

soldati; esenzioneche successivamente poi<br />

riconobbero Leone X, Paolo IH e Paolo<br />

IV. Il 1476 f'i luttuo-io per Recanati per<br />

una peste che rapì moltissime vittime,<br />

onde gli abitanti offrirono una corona <strong>di</strong><br />

argento al santuario <strong>di</strong> Loreto. N°l 1 4^ i<br />

i recanatesi s'interposeroconSistol V pel<br />

loro protettore car<strong>di</strong>nal Savelli, rislretlo<br />

in Castel s. Angelo, che poi ne uscì. Es-<br />

sendosi impadronito d' Osimo (f^-) Boc-<br />

colino, Innocenzo Vili or<strong>di</strong>nò <strong>di</strong> casti-<br />

garlo: il car<strong>di</strong>nal Rovere poi Giulio II, es-<br />

sendo legalo della Marca, domandò e ot-<br />

tenne aiuti dai recanatesi, si condusse a<br />

Monte Fiore e poi espugnò Osimo. Al-<br />

lora Recanati, secondo le promesse, domandò<br />

che fosse data Monte Fano, ma<br />

non l'ottenne che per poco tempo. 11 ve-<br />

scovo car<strong>di</strong>nal Basso della /Joi'ere tenne<br />

in Recanati per snffraga:ieo Domenico<br />

Boerio vescovo <strong>di</strong> Savona : quando nel<br />

1488 il car<strong>di</strong>nale si lecò nelle <strong>di</strong>ocesi, giu-<br />

sta il costume si recò prima in Recanati,<br />

che lo fece incontrare a Monte Falco, a<br />

Tolentino e con pompa <strong>di</strong> oratori e4pf'g-<br />

gij in<strong>di</strong> con altri oratori e 1 00 armati ai<br />

confini, e presso la città da molli giovani<br />

a pie<strong>di</strong> e a cavallo con palme e bande-<br />

ruole, accompagnati dai butFuni secondo<br />

l'uso <strong>di</strong> que'tempi (<strong>di</strong> che feci parola a<br />

Gruoco, a Pranzo e altrove). Alla Porta<br />

<strong>di</strong> Monte Morello, nella quale si fanno<br />

gl'ingressi solenni, lo ricevè e complimen-<br />

tò il podestà con allocuzione; i priori lo<br />

accolsero sol lo baldacchino, con l'accompagno<br />

de'palafrenieri e <strong>di</strong> 8 mazzieri, ed<br />

ivi si trovarono il clero e le confraternite,<br />

accompagnandolo processionalmente al-<br />

la cattedrale. Il comune gli donò bacile<br />

e boccale d'argento, cui il vescovo rcali-<br />

R E C 287<br />

tuìco'suoi stemmi incisi, donò ai comune<br />

600 ducati per la fabbrica delle mura,<br />

e nel gran pranzo che <strong>di</strong>e a'principali cit-<br />

ta<strong>di</strong>ni vi convitò le mogli: grato per tanta<br />

accoglienza, volle chiamarsi il car<strong>di</strong>nale<br />

dì Recanati. Il pontificato d'Alessandro<br />

VI fu infausto a Recanali per le <strong>di</strong>scor-<br />

<strong>di</strong>e aumentate tra'nob<strong>di</strong> e il popolo, perchè<br />

i primi fino al i453 aveano domi-<br />

nato, nel quale anno un decreto del con-<br />

siglio escluse i dottori, cavalieri e nobili<br />

che fossero prepolenti. Perciò frequenti<br />

furono i conflitti fra'<strong>di</strong>versi or<strong>di</strong>ni della<br />

città, quando la fazione popolare a mezzo<br />

del concitta<strong>di</strong>no me<strong>di</strong>co d'Alessandro VI<br />

ottenne una bolla in pregiu<strong>di</strong>zio del ceto<br />

nobile con l'esclusione d'alcuno delle prin-<br />

cipali famiglie, onde per nuovi accor<strong>di</strong><br />

si formò un governo <strong>di</strong> 200, misto <strong>di</strong> po-<br />

pola ri e nobili. Insorte al tre <strong>di</strong>scord ie,Per-<br />

civalli, benché nobile, per signoreggiare<br />

la patria si pose nell'altro parlilo; quin<strong>di</strong><br />

seguirono violenze e gravissimo tumulto<br />

che pose in fuga i priori, restando i po-<br />

polari superiori, e conservarono il gover-<br />

no misto. La peste del i 5o3 avendo mie-<br />

tuto molli popolani, si ristabilì del tutto<br />

il governo de'nobili e aristocratico. Del<br />

governo e magistrature municipali <strong>di</strong> Re-<br />

canati, parlai ancora nel voi. L V,p. i q5 e<br />

247. Alla morte del vescovo Rovere enei<br />

i5o7 Giulioll tolse il sanluarioLauietano<br />

alla giuris<strong>di</strong>zione del vescovo <strong>di</strong> Reca-<br />

nali, destinandovi un governatore <strong>di</strong>pendente<strong>di</strong>rettarnentedallas.<br />

Sede: però Lo-<br />

reto restò come prima in proprietà del<br />

comune recanatese, sbagliando Tursel-<br />

lino scrivendo il contrario, come <strong>di</strong>chia-<br />

ra Leopar<strong>di</strong>. Prinia <strong>di</strong> questo tempo e<br />

nel 1496» '3 peste infierì in Recanali e<br />

in tutto il Piceno, lo che notai nel voi.<br />

XXXIX, p. 208, coll'autorità del celebre<br />

Vogel, parlando dell'annua processione<br />

che fanno il clero e magistrato recana-<br />

tese alla basilica Lauretana: gli osimani<br />

<strong>di</strong>erono cortese ricetto ai recanatesi; al-<br />

trettanto questi fecero quando quelli alla<br />

loro volta ne furono molestati. Nella guer-

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