Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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PUC<br />
do l'inviò ai floreDlini percotlegarli con*<br />
tio i francesi, nella qual circostanza pronunziò<br />
in senato eloquente orazione. Lo<br />
stesso praticarono Leone X e Clemente<br />
VII, i quali sene prevalsero negli atiari<br />
i pi il gelosi della s. Sede, e per giu<strong>di</strong>care<br />
e decidere le cause più ardue e interes-<br />
santi della curia romana, onde alcuni lo<br />
tacciarono <strong>di</strong> avere abusato del potere<br />
sotto kI I .°, quin<strong>di</strong> venne incolpato ad A-<br />
<strong>di</strong> iano VI <strong>di</strong> venalità e peculato, per cui<br />
esigendo il Papa che rendesse conto del<br />
MIO ministero, lo giovò col suo cre<strong>di</strong>to il<br />
rar<strong>di</strong>ual Me<strong>di</strong>ci, che <strong>di</strong>venuto Clemente<br />
\ II Io ristabilì nel primiero cre<strong>di</strong>to e au-<br />
torità. La specchiata sua innocenza, le al-<br />
trui testimonianze e il tempo <strong>di</strong>leguaro-<br />
no le calunnie. Fu a due conclavi. Erasmo<br />
gli de<strong>di</strong>cò le sue annotazioni sulle<br />
opere <strong>di</strong> s. Cipriano, e Battista Piantovano<br />
la vita <strong>di</strong> s. Basilio. Mori in Roma<br />
nel 1 53 1, <strong>di</strong> ySannijC fu sepolto nella ba-<br />
silica Vaticana, donde fu trasferito nella<br />
chiesa <strong>di</strong> s. Maria sopra Minerva presso<br />
il mausoleo <strong>di</strong> Leone X, con raagnilìco<br />
elogio. Del suo palazzo feci parola nei<br />
voi. LUI, p. 83.<br />
PUCCI Anto.mo, Car<strong>di</strong>nale. Paliizio<br />
fiorentino, nipotedel precedente, ne'ver-<br />
<strong>di</strong> anni compose egregiamente in versi.<br />
Alla poesia aggiunse la letteratura, e <strong>di</strong>-<br />
venne profondo nelle facoltà legali, teo-<br />
logiche e nelle sagre scritture in cui si<br />
<strong>di</strong>ce non avesse pari nell'età sua, e che<br />
essendo canonico della metropolitana <strong>di</strong><br />
Firenze, con somma lode pubblicamente<br />
interpretò: fu al concilio <strong>di</strong> Laterano V<br />
e nella sessione IX pronunziò un'orazione<br />
avanti Leone X. Questi nel i5i8 lo<br />
fece chierico <strong>di</strong> camera, e vice legato con-<br />
tro i francesi che occupavano lo stato <strong>di</strong><br />
Modena e altri luoghi, con l'incarico d'in-<br />
trodurre le milizie svizzere negli stati pon-<br />
tificii, ove vennero in servigio della Chie-<br />
sa. Nello stesso anno ebbe il ves^covato<br />
<strong>di</strong> Pistoia, per rinunzia dello zio Lorenzo.<br />
Né minor stima ebbe <strong>di</strong> lui Adriano<br />
VI, che si prevalse della sua opera e con-<br />
VOL. IVI.<br />
PUC 8i<br />
sigilo nel governo della Chiesa. Nel fu-<br />
nesto sacco <strong>di</strong> Roma poco mancò che i fu-<br />
riosi soldati non l'impiccassero, poiché ca-<br />
rico <strong>di</strong> catene co'suoi colleghi veniva con-<br />
dotto alla forca in Campo<strong>di</strong>fìore, quando<br />
lo liberò con uno strattagemma il car-<br />
<strong>di</strong>nal Pompeo Colonna. Poco dopo Clemente<br />
VII lo spe<strong>di</strong> nunzio agli svizzeri,<br />
all'imperatore e al re<strong>di</strong> Francia per pacificarli.<br />
Nel i528 lo fece vescovo <strong>di</strong>Rapolla,<br />
che però subito rassegnò a Gian-<br />
nozzo suo nipote. Le sue rilevanti fatiche<br />
Clemente VII premiò a'25 settembre<br />
1 53 I creandolo car<strong>di</strong>nale prete de'ss.<br />
Quattro, colla carica<strong>di</strong> penitenzieremag-<br />
giore e la protettoria de'minimi. Paolo<br />
111 nel I 536 lo <strong>di</strong>chiarò vescovo<strong>di</strong> Vao-<br />
nes per nomina del re<strong>di</strong> Francia (che poi<br />
nel i54i cede al nipote Lorenzo) e nel<br />
I 537<br />
gli <strong>di</strong>e in amministrazione Melfi,<br />
che rinunziò ad Acquaviva poi car<strong>di</strong>na-<br />
le. Ricevè nella sua villa <strong>di</strong> Toscana il<br />
Papa, reduce da Lucca, e scrisse alcune<br />
dotte ed eru<strong>di</strong>te omelie, ed altre opere<br />
in verso e in prosa. Morì a Bagnorea o<br />
in Roma nel i544j essendo vescovo<strong>di</strong> Sa-<br />
bina; certo è che fu sepolto nel coro <strong>di</strong><br />
s. Maria sopra Minerva, con isplen<strong>di</strong>do<br />
elogio postovi dal zio car<strong>di</strong>nal Roberto.<br />
PUCCI Roberto, Car<strong>di</strong>na le. Dì fami-<br />
glia patrizia fiorentina, fratello del car-<br />
<strong>di</strong>nal Lorenzo, dopo aver amministrato<br />
con lode <strong>di</strong> giustizia, pietà e prudenza<br />
nella repubblica <strong>di</strong> Firenze i più splen-<br />
<strong>di</strong><strong>di</strong> carichi, come <strong>di</strong> gonfaloniere e prio-<br />
re, tolta in moglie Eleonora Lesia, nobile<br />
e onoratissima, riportò numerosa prole.<br />
Rapita quella dalla morte, abbracciò lo<br />
stalo ecclesiastico, quin<strong>di</strong> Paolo III am-<br />
miratore <strong>di</strong> sue singolari doti, gli conferì<br />
il vescovato <strong>di</strong> Pistoia che nel i54i avea-<br />
gli rinunziato il nipote car<strong>di</strong>nal Antonio,<br />
in grazia del quale, che col suo sutFragio<br />
avea contribuito alla sua esaltazione, ai<br />
1 7, <strong>di</strong>cembre i 539 Io creò car<strong>di</strong>nale pretede'ss.<br />
Nereo ed Achilleo, e poi nel ì5^6<br />
amministratore <strong>di</strong> Melfi e Rapolla, colla<br />
cospicua carica <strong>di</strong> penitenziere maggiore<br />
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