Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 56.pdf - Bibliotheca ...
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j<br />
RA V<br />
quanto <strong>di</strong>ssi nel voi. XII, p. 257. Da Ce-<br />
sare Augusto parimenti ebbe origine il<br />
magnifico quartiere che da Ravenna a<br />
Classe si congiungeva, consideratoda ta-<br />
luno quale altra città e tutta formata <strong>di</strong><br />
palazzi, che dal nome del suo fondatore<br />
ricevè quello <strong>di</strong> Cesarea. Per questo rea-<br />
le sobborgo, al cui confronto, nella esten-<br />
sione e magnificenra non potrebbero reg-<br />
gere i più rinomatisobborgbi dellegran-<br />
<strong>di</strong> capitali de'nostri .giorni, e pel milita-<br />
re porto dell'impero romano ,<br />
degne o-<br />
pere della celebre epoca <strong>di</strong> Augusto , si<br />
può agevolmente concepire a quale alto<br />
grade d'importanza e <strong>di</strong> splendore fosse<br />
già pervenuta Ravenna , che più tar<strong>di</strong><br />
dovea farsi emulatrice <strong>di</strong> Roma, onde fu<br />
chiamata la Roma del Basso-Impero.<br />
La basilica <strong>di</strong> s. Apollinare è uno de'più<br />
ragguardevoli templi del cristianesimo,<br />
alle fondamenta del quale-mareggiarono<br />
le onde dell'Adriatico fino alI'VlII seco-<br />
lo, denominata volgarmente Classe dal<br />
luogo ove trovasi. Quando l'antica e celeberrima<br />
basilica e Chiesa <strong>di</strong> s. Paolo<br />
(f^.) <strong>di</strong> Roma esisteva in tutta l'austera<br />
e venerabile sua vetustà, questa <strong>di</strong> Classe<br />
le era inferiore per ampiezza e perchè<br />
e<strong>di</strong>ficata dopo alcuni lustri ; ma poiché<br />
il fuoco quasi tutta la <strong>di</strong>strusse, acquistò<br />
il primato questa <strong>di</strong> S.Apollinare fra quan-<br />
te antiche e magnifiche ne vanta la cristia-<br />
nità, cioè che conservi il sommo pregio<br />
<strong>di</strong> sua primiera integrità. Ed è perciò che<br />
Leone XIl apprezzando il raro pregio<br />
della basilica <strong>di</strong> s. Paolo , ne or<strong>di</strong>nò la<br />
rie<strong>di</strong>ficazione tal quale all' antica, ed eguale<br />
intento si propose Gregorio XVI<br />
che nella maggior parte proseguì la nuo-<br />
va basilica e ne consagrò la navata principale;<br />
laonde e per la santità e magni-<br />
ficenza, perla quale fu celebrato da rino-<br />
matissimi scrittori il superstite nobilissimo<br />
tempio <strong>di</strong> s. Apollinare, ne darò breve<br />
descrizione, potendosi ammirarla meglio<br />
ne'deltagli degli scrittori che la illustra-<br />
rono, come da ultimo fece il mio amore-<br />
vole p. ab. d. AlberliQoBellenghicamal-<br />
RAV i83<br />
dolese, poi arcivescovo <strong>di</strong> Nicosia, che <strong>di</strong><br />
cuore celebrai aFoRLiMPOPOLi,colla Dis-<br />
sertazione sul pregio della basilica Classense<br />
e del suo monastero annesso iti Ravenna^<br />
Roma 1 827. La basilica Classense<br />
fu fatta erigere in Classe circa 3 miglia<br />
da Ravenna, dall'arcivescovo s. Ecclesio,<br />
che occupò lacattedraraveunatedal52 t<br />
al 534, e <strong>di</strong> nuovo rie<strong>di</strong>ficata dal succes-<br />
sore s. Orsicino per opera <strong>di</strong> Giuliano<br />
Argentario tesoriere aicivescovile (altri<br />
pressoZaccaria,iS/or.7eW., locredonouna<br />
specie<strong>di</strong>banchiere,altri questore degl'im-<br />
peratori d'Oriente detti Argentarii), ed<br />
in più magnifica forma ridotta, in<strong>di</strong> nel<br />
549 da s. Massimiano consagrata. Giusta<br />
l'antico costume fu situala all'est, ripar-<br />
tila in 3 navate, sostenirte da 24 colon-<br />
ne <strong>di</strong> finissimo marmo greco graziosamente<br />
venato. Le basi ed i capitelli so-<br />
nod'or<strong>di</strong>ne corintioe<strong>di</strong> squisitissimo la-<br />
voro; il tetto e travatura è a somiglian-<br />
za dell'antica basilica <strong>di</strong> s. Paolo. Aulicamente<br />
aveasi l'ingresso per 9 porte; 5o<br />
e più finestre la illuminavano, ora in gran<br />
parte chiuse. Le mura delle navate era-<br />
no incrostate, <strong>di</strong> finissimi marmi, che nel<br />
1430 furono tolti e trasportali a Rimini<br />
da Sigismondo Malatesta. Ampio quadri-<br />
portico cingeva la basilica, <strong>di</strong> cui ora rimane<br />
la sola parte anteriore, lu mezzo<br />
alla navata principale vi è l'altare della<br />
B. Vergine con baldacchino sostenuto da<br />
4 colonne <strong>di</strong> porfido: ivi nel 672 l'arcivescovo<br />
Mauro vi collocò le spoglie <strong>di</strong><br />
s. Apollinare, levate dall' arca ov' era-<br />
no sepolte. E qui fu da dove s. Apolli-<br />
nare per ben due volte apertosi il sarcofago<br />
apparve all'illustre ravennate s. Romualdo,<br />
e in tal guisa fu egli chiamalo<br />
all'or<strong>di</strong>ne monastico. Ivi rimasero le sa-<br />
gre reliquie, donde neh 173 il<br />
car<strong>di</strong>nal<br />
Grassi le trasferì sotto la tribuna maggiore<br />
nella confessione, finalmente neh 725<br />
si tolsero dall'urna, la quale ora rimane<br />
nella stessa confessiene, e si collocarono<br />
in altra magnifica urna <strong>di</strong> lapislazzuli nel<br />
mezzo del presbiterio, sotto l'altare mag-