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capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

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degli specialisti del<strong>la</strong> violenza fisica e del dolore senza <strong>morte</strong>. Bisogna riconoscere<br />

da questo punto di vista che gli imputati non erano dei torturatori, anche se l asfissia<br />

e <strong>la</strong> conseguente ipossia furono certamente causa di grandissima sofferenza per <strong>la</strong><br />

vittima, idonee a provocare <strong>la</strong> <strong>morte</strong>, anticipata dal colpo mortale al cuore che<br />

spezzò con <strong>la</strong> vita anche <strong>la</strong> sofferenza del ragazzo.<br />

Viene ribadita e precisata l importante deduzione logica già prima esaminata: <strong>la</strong><br />

presenza dell ematoma esclude in ogni caso una <strong>morte</strong> da stress cateco<strong>la</strong>minico da<br />

due punti di vista: uno positivo e l altro negativo. Se infatti si suppone che il<br />

soggetto era morto all arrivo dei rianimatori, con circo<strong>la</strong>zione ferma, l ematoma<br />

aveva evidentemente carattere vitale ed era stato causa di <strong>morte</strong>; se invece si<br />

ritenga che esso sia stato prodotto dai rianimatori in <strong>morte</strong>, <strong>la</strong> constatazione del<br />

blocco atrio ventrico<strong>la</strong>re e non del<strong>la</strong> fibril<strong>la</strong>zione escluderebbe comunque <strong>la</strong> <strong>morte</strong><br />

da stress cateco<strong>la</strong>minico che produce fibril<strong>la</strong>zione, fermo restando che si<br />

tratterebbe di spiegare comunque l asistolia con un fatto traumatico. In realtà il<br />

blocco del<strong>la</strong> registrazione elettrocardiografica dimostrava fondamentalmente<br />

l esistenza di una <strong>morte</strong> per blocco del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione atrioventrico<strong>la</strong>re e non da<br />

fibril<strong>la</strong>zione ventrico<strong>la</strong>re e quindi da iperincrezione di cateco<strong>la</strong>mine.<br />

Si tratta di un paradosso con il quale il prof. Thiene demolisce in ogni caso <strong>la</strong> tesi<br />

difensiva ma che evidentemente nul<strong>la</strong> toglie, trattandosi di un paradosso, al<strong>la</strong> tesi<br />

principale del consulente: <strong>la</strong> <strong>morte</strong> per effetto dell ematoma e del blocco<br />

atrioventrico<strong>la</strong>re, non potendo quest ultimo spiegarsi altrimenti.<br />

Il ragionamento del prof. Thiene non si basa quindi soltanto sul<strong>la</strong> visione <strong>delle</strong> foto<br />

del cuore ma si artico<strong>la</strong> su un complesso ragionamento e su una base di dati che<br />

messi in connessione riconducono univocamente, verso quel<strong>la</strong> causa di <strong>morte</strong>,<br />

riscontrando a valle che le macchie del<strong>la</strong> foto del cuore sono veri e propri ematomi o<br />

soffusione ecchimotiche, secondo altre formu<strong>la</strong>zioni.<br />

Il prof. Thiene ha suffragato che le circostanze del caso, in partico<strong>la</strong>re l azione degli<br />

agenti, risultavano del tutto compatibili con <strong>la</strong> produzione del trauma interno.<br />

Anche l appoggio di due mani sul torace, effettuato con molta forza è idonea a<br />

produrre il blunt trauma , così come efficace è l azione di compressione ripetuta<br />

con appoggio <strong>delle</strong> mani con <strong>la</strong> massima forza come se si trattasse di un azione<br />

rianimatoria ripetuta in re<strong>la</strong>zione alle circostanze dell immobilizzazione<br />

6. La verifica in contraddittorio del<strong>la</strong> consulenza Thiene.<br />

Con l intervento del prof. Thiene il caso Aldrovandi va incontro ad una svolta<br />

decisiva e risolutiva. Il mistero sul<strong>la</strong> causa del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> è sve<strong>la</strong>to con coerenza e<br />

tenendo conto dei dati circostanziali, autoptici e di una rassicurante interpretazione<br />

di tutti gli elementi disponibili. Non residuano zone vuote o aree da integrare<br />

induttivamente. Ciò che era stato intuito e spiegato dai consulenti <strong>delle</strong> parti civili,<br />

trova conferma con l inserimento dell ultimo anello mancante ad una spiegazione<br />

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