capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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Ma<strong>la</strong>guti dell autorevolezza per potere contestare <strong>la</strong> diversa argomentata opinione<br />
del prof. Thiene e del prof. Beduschi.<br />
Il dr. Ma<strong>la</strong>guti non può che riconoscere che l indagine microscopica avrebbe dovuto<br />
accompagnare <strong>la</strong> macroscopica; ma dovendosi imputare a lui stesso <strong>la</strong> mancata<br />
esecuzione dell indagine microscopica, ciò evidentemente non gli consente di<br />
rendere credibili le sue osservazioni sul fatto che <strong>la</strong> presenza di eritrociti non<br />
garantisce il carattere vitale dell infiltrazione. Il solo fatto che il dr. Ma<strong>la</strong>guti<br />
ammetta <strong>la</strong> necessità di un indagine più approfondita, priva di qualsiasi valore <strong>la</strong><br />
reiterata affermazione contraria al<strong>la</strong> natura vitale del fenomeno considerato.<br />
Sul carattere non decisivo del<strong>la</strong> presenza degli eritrociti <strong>la</strong> replica di Thiene è<br />
comunque convincente ed incontestabile:<br />
No, assolutamente no, le ripeto, è una questione di gravità, ma soprattutto perché sono stati visti<br />
negli interstizi. Guardi, signor Giudice, se non c è <strong>la</strong> forza del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione più di tanto gli eritrociti<br />
non fuoriescono e <strong>la</strong> forza del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione è in una persona che vive, non in una persona che è<br />
morta, voglio dire, per fuoriuscire bisogna che il rubinetto sia aperto, il rubinetto è <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione<br />
del sangue, è chiaro che una persona che è morta ha il rubinetto del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione che è chiuso e<br />
quindi non spande neanche a gocce.<br />
MALAGUTI La presenza di rari eritrociti nell interstizio è evenienza abbastanza comune in casi di<br />
<strong>morte</strong> agoniche, come quel<strong>la</strong> che potrebbe essere stata questa qui, sicuramente con crisi<br />
ipertensive e vari spandimenti eritrocitari nell interstizio.<br />
RISPOSTA<br />
Sono perfettamente d accordo, difatti <strong>la</strong> <strong>morte</strong> è stata proprio agonica perché si è<br />
avuta un insufficienza respiratoria accompagnata dal non è istantanea, è una questione di<br />
minuti. (34)<br />
Il prof Thiene spiega quindi che a livello del cuore, negli interstizi, si riscontrano<br />
emazie, segni di stravasi di sangue fuoriuscito dall endotelio, dai vasi, il che<br />
comporta che gli endoteli siano danneggiati; ma gli endoteli possono essere<br />
danneggiati per due <strong>cause</strong>: o per un trauma o per un asfissia. Tutte le petecchie<br />
emorragiche che si osservano in corso di asfissia rive<strong>la</strong>no <strong>la</strong> fuoriuscita degli<br />
eritrociti, cioè di sangue, dai vasi per rottura dei capil<strong>la</strong>ri, ovvero degli endoteli che<br />
ricoprono, <strong>la</strong> materia sottile che ricopre appunto i vasi. Ma<strong>la</strong>guti non contesta il<br />
dato ma lo riconduce al tipo di asfissia riconducibile al meccanismo di <strong>morte</strong> da lui<br />
individuato ( azione <strong>delle</strong> cateco<strong>la</strong>mine per lo spiccatissimo sforzo esercitato ).<br />
Questo gli consente di escludere il trauma ma in modo del tutto aprioristico perché<br />
<strong>la</strong> sua <strong>ricostruzione</strong> non prevede <strong>la</strong> colluttazione, l immobilizzazione e <strong>la</strong><br />
compressione che conseguono, anche nel<strong>la</strong> dinamica del dr. Ma<strong>la</strong>guti, all agitazione.<br />
Quando egli afferma che le rare emazie interstiziali non possono essere<br />
indicative di un infiltrato emorragico post traumatico, ciò può fare, come gli<br />
contesta il prof. Thiene, perché egli esclude e non considera in quel contesto di<br />
manifesta presenza di infiltrati emorragici l evidenza macroscopica del<strong>la</strong><br />
soffusione emorragica localizzata sul fascio di his che è come un pugno su un<br />
occhio .<br />
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