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capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

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permette una <strong>ricostruzione</strong> del percorso causale non solo più aderente alle<br />

risultanze processuali ma più equilibrato e capace di rispecchiare un decorso<br />

realistico degli eventi. Una conclusione che, se da un <strong>la</strong>to esclude, come si deve<br />

ormai dare per acquisito, <strong>la</strong> sussistenza di una sindrome di agitazione delirante,<br />

dall altro non ha bisogno per imporsi di negare una condizione di disagio psicologico<br />

del ragazzo legata alle vicende del<strong>la</strong> notte, che potrebbe avere interferito in termini<br />

di reazione all intervento degli agenti, pur in assenza di prove di un azione<br />

ingiustificata, aggressiva e prevaricatrice degli agenti medesimi. E evidente che<br />

quanto più perde legittimamente peso nel<strong>la</strong> <strong>ricostruzione</strong> dei consulenti <strong>delle</strong> parti<br />

civili <strong>la</strong> condizione di agitazione di Federico, che deve inevitabilmente ridursi al<br />

livello di un notevole impegno fisico nel corso del<strong>la</strong> prima colluttazione,<br />

caratterizzata da un rilevante tasso di violenza reciproca, testimoniata dalle frasi di<br />

Pontani ci è saltato addosso e l abbiamo bastonato di brutto per mezz ora , frasi<br />

che consideriamo del tutto attendibili ed indicative da un <strong>la</strong>to dell aggressività di<br />

Aldrovandi e dall altro <strong>la</strong>to del<strong>la</strong> brutale reazione degli agenti, tanto più deve<br />

acquistarne <strong>la</strong> successiva violenta azione di contenimento, connotata dalle dure<br />

percosse con gli sfol<strong>la</strong>gente, l abbattimento al suolo e <strong>la</strong> compressione, finalizzata<br />

all immobilizzazione e all ammanettamento, incurante del rischio di ipossia che si<br />

faceva correre e soprattutto dei rischi di complicazioni imprevedibili che quel<strong>la</strong><br />

durissima azione poteva fare correre al paziente. In questa prospettiva il malore di<br />

Federico Aldrovandi del quale non era stata individuata fino all intervento del prof.<br />

Thiene <strong>la</strong> causa ultima, era certamente imputabile al<strong>la</strong> prolungata azione a terra,<br />

idonea di per sé a produrre autonomamente <strong>la</strong> <strong>morte</strong> attraverso il meccanismo<br />

ipossico, ben illustrato dai consulenti di parte civili, idoneo ad innescare uno<br />

specifico, finale meccanismo causale letifero attraverso l azione compressiva<br />

prolungata su delicatissime parti del corpo: il dorso, il torace , <strong>la</strong> zona<br />

diaframmatica, i polmoni, l addome.<br />

Escluse le fantasiose ricostruzioni in termini di e.d.s, <strong>la</strong> <strong>ricostruzione</strong> del<strong>la</strong> causa<br />

del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> non può che prendere in considerazione <strong>la</strong> violentissima azione degli<br />

agenti, frutto di errata valutazione dei criteri di necessità e proporzione, incurante<br />

dei rischi connessi ad una immobilizzazione brutale del soggetto resistente, che<br />

avrebbe dovuto essere ridotto al<strong>la</strong> ragione con tecniche meno afflittive in intensità<br />

ed eventualmente con il ricorso ad una maggior forza estensiva, in modo da ridurre i<br />

tempi dell immobilizzazione e senza ricorrere a maltrattamenti non necessari e<br />

comunque non giustificati al<strong>la</strong> situazione. Nessuna stringente necessità imponeva<br />

agli agenti di fermare Aldrovandi ad ogni costo, se nel confronto fisico essi fossero<br />

apparsi soccombenti senza il ricorso ad atti di violenza fisica pericolosi, a partire<br />

dall uso del manganello e per l eccitazione all esca<strong>la</strong>tion del<strong>la</strong> violenza fisica<br />

reciproca per effetto del dolore provocato e del<strong>la</strong> reazione da esso indotta.<br />

Dall altro <strong>la</strong>to un ricorso al<strong>la</strong> violenza del tutto improprio, in una condizione di<br />

evidente superiorità numerica, quali che fossero le <strong>cause</strong> del<strong>la</strong> notevole forza fisica<br />

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