capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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Chi sostiene <strong>la</strong> teoria dell excited delirium syndrome sostiene, invece, che i deceduti<br />
devono imputare a loro stessi ed in partico<strong>la</strong>re all uso prolungato del<strong>la</strong> cocaina e<br />
<strong>delle</strong> anfetamine quali <strong>cause</strong> d innesco del<strong>la</strong> sindrome e del<strong>la</strong> conseguente <strong>morte</strong>.<br />
Sta di fatto che nel<strong>la</strong> letteratura favorevole ad ammettere l esistenza del<strong>la</strong> sindrome<br />
<strong>la</strong> <strong>morte</strong> si accompagna ad una ma<strong>la</strong>ttia cardiaca, agli effetti dell abuso di<br />
stupefacenti sul cuore e all eccitazione paranoide che conduce al delirio con un<br />
incremento notevole del battito cardiaco e del<strong>la</strong> temperatura corporea. In<br />
conclusione sarebbe l abuso degli stupefacenti di lungo periodo a determinare il<br />
delirio e l aggressività.<br />
Questa descrizione del<strong>la</strong> controversia sull excited delirium syndrome mostra quanto<br />
il caso del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> di Federico Aldrovandi sia stato artificiosamente ricondotto ad un<br />
sindrome che per esser riconosciuta richiede comunque un condizione di prolungato<br />
ed eccessivo abuso di sostanze stupefacenti che il caso non prevede. In ogni caso <strong>la</strong><br />
descrizione del<strong>la</strong> sindrome si caratterizza per l intervento del<strong>la</strong> polizia come<br />
elemento produttivo di una <strong>delle</strong> condizioni del decesso, uno spartiacque ed un<br />
elemento costitutivo del<strong>la</strong> plurifattorialità del<strong>la</strong> <strong>morte</strong>. In molti casi si tratta di<br />
individuare con perseveranza quale sia stato l elemento decisivo che in re<strong>la</strong>zione<br />
all azione degli agenti abbia innescato il meccanismo causale del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> che non<br />
trova mai un autonoma spiegazione in se stessa. Ne segue l osservazione di buon<br />
senso per cui ogni qual volta si decide di contenere con violenza taluno, bisogna<br />
essere consapevoli di potere contribuire a cagionarne <strong>la</strong> <strong>morte</strong> come effetto <strong>delle</strong><br />
procedure di contenimento. Per questa so<strong>la</strong> ragione, al di là dell individuazione<br />
dell effettivo meccanismo causale del decesso in presenza di soggetti agitati, <strong>la</strong><br />
massima di comune esperienza e <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> di comportamento per l azione di una<br />
polizia responsabile e consapevole dell esigenza primaria di garantire i diritti<br />
fondamentali, deve essere che <strong>la</strong> decisione di usare <strong>la</strong> forza e di procedere ad un<br />
contenimento violento di un eventuale soggetto agitato deve essere guidata dal<br />
principio di assoluta necessità, del minimo mezzo e deve essere una decisione<br />
ragionevole, giustificabile, dovendosi usare <strong>la</strong> forza come estrema risorsa per<br />
prevenire lesioni più gravi. Luso del<strong>la</strong> forza può essere giustificato o ingiustificato<br />
ed in tutti i casi ci si troverà a dovere rispondere al<strong>la</strong> domanda se l uso fosse<br />
realmente necessario, inevitabile e non prematuro. Quando si accede allo scontro<br />
fisico il rischio di innescare processi causali incontrol<strong>la</strong>bili rientra nell area degli<br />
eventi prevedibili sicchè <strong>la</strong> decisione di usare <strong>la</strong> forza e le modalità di impiego<br />
devono diventare oggetto di controllo e verifica in tutti i casi in cui si verifica un<br />
decesso perché compito primario del<strong>la</strong> polizia è di non provocare <strong>la</strong> <strong>morte</strong> <strong>delle</strong><br />
persone sottoposte all uso legittimo del<strong>la</strong> forza pubblica, fuori dai casi di legittima<br />
difesa e di soccorso di necessità.<br />
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