capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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può essere segna<strong>la</strong>ta tale condizione come ulteriore causa contributiva o incorporata nel<strong>la</strong><br />
diagnosi descrittiva . Cioè <strong>la</strong> colluttazione, <strong>la</strong> costrizione fisica viene utilizzata come parte<br />
integrante di questa sindrome, indubbiamente, dopodiché tutti i cuori si fermano perché gli manca<br />
l ossigeno, il fatto che qualunque sia <strong>la</strong> causa effettivamente e magari anche per un azione<br />
combinata <strong>delle</strong> cateco<strong>la</strong>mine. Qualsiasi contributo ulteriore che porti ad una riduzione di<br />
ossigeno, a maggiore difficoltà respiratoria e l asfissia meccanica pura, è un mattone in più che si<br />
mette come concausa nel processo che porta poi al<strong>la</strong> <strong>morte</strong>. Non so se ho spiegato.<br />
Il dr. Varetto esorta quindi a non cadere nel<strong>la</strong> truffa <strong>delle</strong> etichette, a non<br />
trascurare sul<strong>la</strong> scorta <strong>delle</strong> analisi più avvedute che lo sforzo nel combattimento, <strong>la</strong><br />
colluttazione, l immobilizzazione sono esse stesse componenti del<strong>la</strong> sindrome e<br />
quindi possibili con<strong>cause</strong> del decesso che è per definizione policausale in quanto<br />
tutti fattori che concorrono a produrre asfissia/ipossia, capace a sua volta in pochi<br />
minuti ( due o tre ) di produrre irreversibili danni cerebrali e di seguito <strong>la</strong> <strong>morte</strong>.<br />
Unico rimedio in questa situazione sarebbe stato rimettere il soggetto in condizione<br />
di respirare prima del prodursi di effetti irreversibili. Una rianimazione tentata dopo<br />
alcuni minuti di interruzione di attività cardiaca per asfissia non può produrre alcun<br />
effetto utile.<br />
La controversia tra <strong>la</strong> capacità del<strong>la</strong> posizione prona con mani legata dietro <strong>la</strong><br />
schiena a produrre o meno asfissia deriva dal<strong>la</strong> differenza, ben presente al<strong>la</strong> stessa<br />
letteratura sperimentale, tra <strong>la</strong> condizione reale e <strong>la</strong> condizione di <strong>la</strong>boratorio<br />
sempre piuttosto lontana dal<strong>la</strong> prima. Lo sforzo fisico, <strong>la</strong> concrezione<br />
cateco<strong>la</strong>minica, le modalità del contatto fisico compressivo non sono mai<br />
riproducibili in <strong>la</strong>boratorio sicchè l ipotesi del<strong>la</strong> mancata saturazione di ossigeno in<br />
posizione prona in condizioni di <strong>la</strong>boratorio non può essere automaticamente<br />
trasferita alle condizioni reali. Il che appare del tutto ragionevole. Importante <strong>la</strong><br />
considerazione secondo cui ogni caso ha storia a sé. Sul<strong>la</strong> base di tale ragionevole<br />
considerazione, vanno valutate con sereno distacco per infine disattenderle le<br />
posizioni dei consulenti del<strong>la</strong> difesa, tutte e soltanto protese nello sforzo di<br />
descrivere un idealtipo di <strong>morte</strong> naturale da e.d.s., costruito in termini<br />
obbiettivamente artificiosi ed estremi, del tutto sganciato dal<strong>la</strong> realtà del fatto,<br />
aprioristicamente ricostruita in modo da render<strong>la</strong> compatibile con il suddetto tipo<br />
ideale, privo di ogni riscontro in letteratura, nei documenti citati dal<strong>la</strong> difesa.<br />
Chiara <strong>la</strong> distinzione tra ipossia e asfissia. La prima è mancanza di ossigeno: <strong>la</strong><br />
seconda è il meccanismo che provoca l ipossia che può essere determinata anche da<br />
insufficienza respiratoria e non da totale asfissia.<br />
La definizione di ipossia:<br />
RISPOSTA Quindi carenza di ossigeno, ipossiemia se vogliamo proprio dire <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> giusta, cioè<br />
ipossia nel sangue ed ipercapnia, cioè aumento dell anidride carbonica, perché normalmente gli<br />
scambi respiratori sono ostaco<strong>la</strong>ti sia nell assunzione di ossigeno sia nell espulsione di anidride<br />
carbonica in modo più o meno pari.<br />
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