28.05.2013 Views

capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fatta questa premessa il prof. Rapezzi conferma le sue precedenti conclusioni ma<br />

con argomenti che appaiono poveri e contraddetti dall accertamento di diverso<br />

contesto storico circostanziale. Quanto all ipotesi Thiene, pur profondendosi in<br />

complimenti per l eleganza del<strong>la</strong> tesi, Rapezzi si riporta agli argomenti già ascoltati<br />

degli altri consulenti di parte e dello stesso Ma<strong>la</strong>guti con riferimento al carattere<br />

postmortale del<strong>la</strong> formazione valorizzata da Thiene. Per il professor Rapezzi <strong>la</strong> causa<br />

del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> è ancora una volta da individuare nell excited delirium syndrome, una<br />

<strong>morte</strong> aritmica, da aritmie ipercinetiche ventrico<strong>la</strong>ri. Il caso sarebbe <strong>la</strong> riproduzione<br />

di casi tipici riscontrati in letteratura. Basta questo accenno per capire che si tratta<br />

di una <strong>ricostruzione</strong> aprioristica e infondata perché priva del necessario vaglio critico<br />

del dato circostanziale che il prof. Rapezzi aveva dato per acquisito ancor prima che<br />

il giudizio sul punto si fosse formato. Sappiamo ora quanto l accertamento in fatto si<br />

sia allontanato dalle premesse presunte dal prof. Rapezzi. Dobbiamo sottolineare <strong>la</strong><br />

differenza sul piano scientifico e metodologico tra l approccio del dr. Varetto,<br />

attentissimo a non invadere il campo dei dati circostanziali incerti, e degli altri<br />

consulenti <strong>delle</strong> parti civili che nel<strong>la</strong> loro analisi, hanno concesso tutto il concedibile<br />

al<strong>la</strong> difesa, fino a tentare di dimostrare <strong>la</strong> tesi del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> asfittica, muovendo dal<br />

delirio eccitato del soggetto, rispetto all approccio degli altri consulenti che hanno<br />

attinto a piene mani ad un quadro circostanziale incerto e sub iudice, investendo<br />

tutto sul<strong>la</strong> verità di parte. La partico<strong>la</strong>re ininfluenza del contributo del prof. Rapezzi<br />

deriva quindi dall assunto aprioristico, secondo cui il caso sul piano storico sarebbe<br />

<strong>la</strong> fotocopia dei casi del<strong>la</strong> letteratura medico forense, senza indicare in alcun modo<br />

cosa potesse legittimare una tale equiparazione, se non l astrazione del caso dalle<br />

sue effettive risultanze storiche. Ma anche l assunto dell equiparabilità in astratto<br />

appare molto dubbio, al<strong>la</strong> luce di ciò che abbiamo detto esaminando <strong>la</strong> letteratura<br />

scientifica. La discutibilità del<strong>la</strong> conclusione è tanto più forte in quanto è proprio il<br />

prof. Rapezzi a dire che <strong>la</strong> diagnosi finale non è basata in modo univoco su un<br />

rilievo vuoi elettrocardiografico, vuoi clinico vuoi anatomopatologico, ma solo su<br />

una <strong>ricostruzione</strong> complessiva, molto credibile, molto esplicativa, che è quel<strong>la</strong> di<br />

una persona che in un determinato contesto di eccitazione personale, amplificato<br />

dal problema <strong>delle</strong> droghe, che già abbiamo avuto modo di analizzare, in partico<strong>la</strong>re<br />

dal<strong>la</strong> chetamina, ha avuto con una coincidenza cronologica, con <strong>la</strong> contenzione da<br />

parte <strong>delle</strong> forze dell ordine un evento che l ha portato al<strong>la</strong> <strong>morte</strong> .<br />

Nessun dato clinico in sostanza supporta <strong>la</strong> tesi ma solo <strong>la</strong> presunzione che il caso<br />

debba essere equiparato a quelli del<strong>la</strong> letteratura medico forense. Per il resto<br />

osservazioni già viste e confutate sul<strong>la</strong> mancanza di prove dell asfissia, di segni di<br />

lesione esterni, sui rilievi istologici deponenti per l esistenza di ondu<strong>la</strong>zioni e quindi<br />

di bande di contrazione, per ribadire <strong>la</strong> <strong>morte</strong> da cateco<strong>la</strong>mine. Lipotesi Thiene di<br />

un <strong>morte</strong> bradiaritmica per assenza di elettricità, è giudicata stranamente<br />

interessante . Ma anche qui argomenti contrari, già ampiamente confutati: <strong>la</strong><br />

mancanza del riscontro istologico, <strong>la</strong> circostanza che il fenomeno sia estremamente<br />

494

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!