capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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l e.d.s. considerata, dagli stessi Testi e Bignamini come fattore scatenante<br />
l agitazione e causa di <strong>morte</strong> in combinazione con altri fattori.<br />
Sappiamo come l LSD non sia stato trovato nei reperti analizzati dal<strong>la</strong> tossicologa<br />
Righini malgrado esso sia stato cercato. Si è detto che <strong>la</strong> ricerca dell LSD in basse<br />
concentrazioni avrebbe richiesto una specifica e mirata analisi. Tale affermazione<br />
non credibile ed è in contraddizione con <strong>la</strong> seconda indagine tossicologica<br />
commissionata al<strong>la</strong> Righini e allo stesso istituto diretto dal prof. Avato, che pure si è<br />
reso inspiegabilmente interprete di questa doglianza, che ha proceduto ad accurata<br />
ricerca di ogni possibile sostanza in grado di giustificare il comportamento di<br />
Federico Aldrovandi. Gli esiti sono stati sempre negativi, finendo con il convalidare<br />
<strong>la</strong> tesi del<strong>la</strong> dr.ssa Licata che ha escluso, in base al<strong>la</strong> sua esperienza, che in Emilia<br />
Romagna nel corso del 2005 fossero messe in circo<strong>la</strong>zione tra il <strong>la</strong>rgo pubblico<br />
giovanile dosi di LSD per qualità e quantità in grado di spiegare le modifiche<br />
comportamentali estreme attribuite dal<strong>la</strong> difesa a Federico Aldrovandi.<br />
Va ribadito come il dato circostanziale che l ipotesi di assunzione di LSD dovrebbe<br />
giustificare, e cioè l e.d.s. non trova in realtà fondamento nelle acquisizioni<br />
istruttorie dalle quali non risulta un comportamento agitato di Aldrovandi, iniziato<br />
prima dell intervento del<strong>la</strong> polizia.<br />
Questa conclusione trova ulteriore fondamento nel<strong>la</strong> verifica, attraverso i<br />
documenti e <strong>la</strong> discussione, che le sostanze effettivamente rilevate sul<strong>la</strong> persona di<br />
Aldrovandi non fossero tali da giustificare l e.d.s, in considerazione del<strong>la</strong> loro<br />
qualità, quantità, storia personale del soggetto, tempi e modalità di manifestazione<br />
del delirio<br />
che <strong>la</strong> letteratura scientifica associa all assunzione di altre sostanze<br />
(cocaina ed anfetamine ), del collegamento dei casi studiati con storie personali<br />
completamente diverse e con una preesistente condizione di intossicazione nel<strong>la</strong><br />
specie insussistente.<br />
In effetti dall esame degli articoli scientifici prodotti dal<strong>la</strong> parte civile e utilizzati da<br />
alcuni dei consulenti del<strong>la</strong> difesa per sostenere le proprie tesi si ricavano<br />
informazioni che supportano le contrarie opinioni espresse da tutti gli altri<br />
consulenti.<br />
Linformazione fondamentale che risulta acc<strong>la</strong>rata dal<strong>la</strong> lettura di detti articoli è che<br />
<strong>la</strong> ketamina, a differenza del<strong>la</strong> eroina, è una sostanza stupefacente i cui effetti<br />
tossici sono dose-dipendenti; crescono al crescere del<strong>la</strong> quantità di sostanza<br />
assunta. Inoltre, nessun effetto tossico del<strong>la</strong> ketamina nell esperienza scientifica è<br />
registrata a dosi pari a quelle riscontrate su Aldrovandi, pari a 0,04 mg/ml., peraltro<br />
solo nelle analisi ferraresi.<br />
I testi scientifici citati dai periti d ufficio Testi-Bignamini, prodotti dal<strong>la</strong> difesa di<br />
parte civile e acquisiti al fascicolo, in partico<strong>la</strong>re quello di Corlett ed altri, testo<br />
ripubblicato 2006, indicano in non meno di 0,1 mg/ml <strong>la</strong> dose minima di ketamina,<br />
idonea a produrre effetti negativi, nel<strong>la</strong> specie sullo studio e sull apprendimento.<br />
Un alta dose è effettivamente indicata come produttiva di aberrazioni percettive e<br />
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