capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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certezza che <strong>la</strong> discromia al centro del<strong>la</strong> foto sia un ematoma, perché <strong>la</strong><br />
marginazione è netta, <strong>la</strong> fotografia è frontale e quindi abbastanza fedele, e perché il<br />
taglio indica l esistenza dello spessore e <strong>la</strong> consistenza nel<strong>la</strong> fase intermedia è<br />
irrilevante. Per quanto concerne <strong>la</strong> lesione a sinistra, p<strong>la</strong>usibilmente ricongiungibile<br />
al<strong>la</strong> lesione a destra a cuore chiuso, in assenza dei tagli, essa non appare<br />
altrettanto demarcata; pur essendo molto identificata come macchia, in mancanza<br />
del<strong>la</strong> tridimensionalità resa possibile dal taglio avvenuto sull ematoma al centro ma<br />
non sulle formazioni ai <strong>la</strong>ti, non potendosi valutare altrettanto positivamente<br />
l effettiva consistenza e lo spessore, per Beduschi appare preferibile ricondurre<br />
oggettivamente le due lesioni ad un fenomeno di soffusione ecchimotica, a<br />
petecchia, segno d asfissa. Una valutazione che si estende quindi anche al<strong>la</strong> lesione<br />
sul<strong>la</strong> destra, solidale o meno che <strong>la</strong> si voglia ritenere con l altra. Si tratta pur<br />
sempre<br />
è necessario ribadire - di fenomeni vitali. Nessuna contraddizione o<br />
contrasto tra Thiene e Beduschi, come venti<strong>la</strong>to dal<strong>la</strong> difesa. Per il prof. Beduschi è<br />
l ematoma centrale che dà significato all intervento del prof Thiene e che spiega<br />
l evento traumatico che ha inciso sul<strong>la</strong> <strong>morte</strong> di Aldrovandi. La lesione in questione,<br />
visto il taglio e vista <strong>la</strong> marginazione netta, che non si riscontrano nel<strong>la</strong> lesione a<br />
sinistra, pur essendo questa macchia altrettanto ben identificata rispetto al<strong>la</strong><br />
sfumatura vaga <strong>delle</strong> lesioni e <strong>delle</strong> colorazioni aortiche, aventi queste sì ma solo<br />
queste carattere di fenomeni postmortali, è certamente un ematoma. La differenza<br />
tra i tre segni è netta e si desume dal diverso grado di marginazione <strong>delle</strong> tre<br />
formazioni: <strong>la</strong> lesione centrale altamente marginata, individua un ematoma; <strong>la</strong><br />
lesione a sinistra e a destra, mediamente marginate ma ben individuabili,<br />
identificano soffusioni ecchimotiche a carattere vitale. Le soffusioni dell aorta<br />
totalmente sfumate e indistinguibili dal tessuto circostante, esprimono un<br />
fenomeno post mortale. Quindi le lesioni a sinistra e a destra sono, per il prof.<br />
Beduschi, in parziale difformità sul punto da Thiene, petecchie e non ematomi ma si<br />
tratta pur sempre di fenomeni vitali, manifestazione di sofferenza asfittica che si<br />
combinano con il fattore traumatico dell ematoma che incide sul fascio di his, visto<br />
al centro dell immagine del cuore.<br />
7. Il confronto del prof. Thiene con il prof. Rapezzi e con gli altri<br />
contraddittori. La conferma dell ipotesi.<br />
All udienza del 16 marzo 2009 il prof. Rapezzi era chiamato ad esprimere le sue<br />
valutazioni sulle precedenti conclusioni del prof. Thiene. Al<strong>la</strong> stessa udienza si<br />
svolgeva un confronto tra il prof. Rapezzi ed il prof. Thiene che aveva modo di<br />
replicare ai suoi contraddittori, tra i quali il dr. Ma<strong>la</strong>guti.<br />
Il prof. Rapezzi dà atto preliminarmente del<strong>la</strong> fama e del prestigio del prof. Rapezzi<br />
e del<strong>la</strong> necessità dopo l intervento dell illustre interlocutore di riesaminare l intero<br />
quadro analitico.<br />
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