capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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en funzionanti. Rispetto ad una presunta azione schizofrenica tra <strong>la</strong> ketamina e <strong>la</strong><br />
morfina, <strong>la</strong> risposta è tranciante:<br />
RISPOSTA I meccanismi sono completamente diversi. Non c entra nul<strong>la</strong>. Cioè non è che <strong>la</strong><br />
ketamina sia un antidoto al<strong>la</strong> morfina Comunque un organismo giovane e sano fa una corsa<br />
superiore sicuramente a quel<strong>la</strong> che posso farne io, senza averne nessun tipo di danno.<br />
DOMANDA Non vi è dubbio. Però <strong>la</strong> mia domanda era: se un fisico ha assunto anche altre<br />
sostanze che invece inducono ad avere altro tipo di effetti, bisognerà valutare <strong>la</strong> sinergia che si<br />
crea ?<br />
RISPOSTA Non si crea sinergia tra ketamina e morfina.<br />
Sulle tematiche tossicologiche <strong>la</strong> difesa ha indotto <strong>la</strong> prof. Giovanna Berti Donini<br />
(cultore di tossicologia forense presso l istituto di medicina legale dell Università di<br />
Ferrara )<br />
Una deposizione dal<strong>la</strong> quale non ricaviamo argomenti scientifici idonei a disegnare<br />
un quadro difforme da quello impostosi sul<strong>la</strong> base degli interventi dei diversi<br />
consulenti e dei periti che hanno escluso una qualsiasi efficacia causale <strong>delle</strong><br />
sostanze stupefacenti. La prof. Berti Donini par<strong>la</strong> di notevole aumento del<strong>la</strong> richiesta<br />
di ossigeno da parte del cuore come effetto del<strong>la</strong> ketamina ma anche qui senza<br />
specificare il valore di questo notevole . Un sostanziale recepimento <strong>delle</strong> tesi del<br />
prof. Avato, senza un partico<strong>la</strong>re arricchimento argomentativo: le sostanze<br />
stupefacenti assunte, avrebbero prodotto lo stato di agitazione, con aumento del<strong>la</strong><br />
richiesta d ossigeno e successivo impedimento al rifornimento di ossigeno con<br />
decesso. Tutto molto vago, già valutato e respinto dai periti d ufficio che si sono<br />
posti il problema di trovare una spiegazione alternativa al dedotto stato di<br />
agitazione, che l istruttoria ha poi dimostrato inesistente, nei termini posti a base da<br />
questi ragionamenti.<br />
Anche <strong>la</strong> prof.ssa Donini sostiene, come il suo direttore prof. Avato e come lui senza<br />
approfondire, che per <strong>la</strong> ricerca dell LSD sarebbe stata necessaria una metodica<br />
partico<strong>la</strong>re. Non spiega quale avrebbe dovuto essere; non si confronta con<br />
l affermazione del<strong>la</strong> Righini, secondo cui erano state adoperate tutte le tecniche<br />
disponibili, e oltretutto l affermazione contrasta con <strong>la</strong> strenua difesa che <strong>la</strong> Donini<br />
svolge per dimostrare l attendibilità <strong>delle</strong> indagini ferraresi rispetto a quelle di<br />
Torino e <strong>la</strong> corretta conservazione dei campioni da parte del <strong>la</strong>boratorio ferrarese;<br />
non considera che dopo l esito deludente <strong>delle</strong> prime analisi ne furono svolte<br />
altre per <strong>la</strong> ricerca di sostanze estremamente rare ed eccentriche; non tiene conto<br />
che le analisi sono state svolte proprio dall istituto del prof. Avato, di cui <strong>la</strong> Donini fa<br />
parte, sicchè una rimostranza postuma, da parte di chi appartiene al medesimo<br />
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