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capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

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Ma vi è di più . In controesame, e in precisa contestazione degli assunti del prof.<br />

Avato, il prof. Beduschi ha testualmente osservato:<br />

le caratteristiche morfologiche nette e lievemente sopraelevate di quelle formazioni nerastre che<br />

sono state attribuite dal professor Avato a fenomeni post mortali, non possono essere post<br />

mortali perché rappresentano un grumo che deve essere stato caricato da pressione arteriosa<br />

efficiente e hanno i caratteri dell ematoma, proprio per <strong>la</strong> loro demarcazione, <strong>la</strong> loro volumetria e<br />

ho chiamato a confronto quello che è l iniziale, inizialissimo fenomeno putrefattivo che ha sempre<br />

i caratteri del<strong>la</strong> soffusione. Ecco, vorrei precisare che nel<strong>la</strong> mia esperienza autoptica, non so quel<strong>la</strong><br />

del professor Avato, io non ho mai visto putrefazioni a chiazze demarcate o a macchia di leopardo,<br />

mi spiego, non le ho mai viste, qui sarebbe una situazione assolutamente anoma<strong>la</strong>, che per lo<br />

meno non rientra nel<strong>la</strong> mia esperienza. ( p.20)<br />

Del tutto singo<strong>la</strong>re poi il fatto i periti settori abbiano tagliato l ematoma e non<br />

abbiano espresso nessuna valutazione su di esso. Una sottovalutazione c<strong>la</strong>morosa.<br />

Ancora Beduschi:<br />

Però ripetendo un po quello che ho già detto, per mio personale avviso, che solo incidentalmente<br />

coincide con quello del professor Thiene che in termini di cardiopatologia non è uno sciocco, ma a<br />

mio personale avviso <strong>la</strong> demarcazione, questi noduli, ripeto, <strong>la</strong> putrefazione non avviene a chiazze,<br />

quindi in questi noduli non c è soffusione, questi noduli hanno, e lo si vede al taglio che hanno<br />

fatto, hanno una loro volumetria. Nel<strong>la</strong> putrefazione io passo <strong>la</strong> <strong>la</strong>ma e vedo che il colore imbibisce<br />

i tessuti <strong>la</strong>sciandoli topograficamente integri, non c è formazione di neospazi come c è qui. Ora il<br />

neospazio, io qui non me lo invento, vedo un taglio esplorativo che mi dice: quel<strong>la</strong> è una raccolta<br />

ematica, è una bol<strong>la</strong> e nel<strong>la</strong> bol<strong>la</strong>, innanzitutto non riconosco putrefazione, anche dal punto di<br />

vista cromatico, ma nel<strong>la</strong> bol<strong>la</strong> presuppongo una pressione che l abbia alimentata. ( p.23)<br />

Stesso concetto ripetuto più volte:<br />

Allora lei, signor Giudice, vede che nel<strong>la</strong> macchia centrale è circoscritta e sembra un cece,<br />

sottolineo sembra un cece, quindi con una volumetria, c è questo cuneo, che è un cuneo di taglio,<br />

un cuneo di taglio esplorativo che ci dimostra lo spessore e quindi <strong>la</strong> raccolta e quindi il cumulo di<br />

sangue che Ecco, qui abbiamo questo cece che praticamente qui e qui è tagliato. P. 25)<br />

Il taglio effettuato sul grumo rispecchia l incertezza, l anomalia, l inspiegabilità del<strong>la</strong><br />

situazione. Il risultato avrebbe dovuto rendere edotti Ma<strong>la</strong>guti e Lumare che in<br />

quel punto c era un ematoma. Invece ne era seguito un assoluto silenzio.<br />

Limbibizione emoglobinica è talmente chiara ed evidente per chi svolge il mestiere<br />

di perito settore da non esigere sondaggi o tagli; non vi è nul<strong>la</strong> da esplorare; si<br />

esplora invece un qualcosa che appare come una neoformazione, una lesione<br />

ulcerata; una putrefazione non si va a tagliare, si diagnostica de visu.<br />

La terza questione che il prof. Beduschi affronta concerne <strong>la</strong> piena compatibilità tra<br />

l ipotesi asfittica, sostenuta fino all avvento del prof. Thiene, e l ipotesi traumatica<br />

postu<strong>la</strong>ta da Thiene. Nessuna incompatibilità ma complementarità dei due approcci.<br />

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