capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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extracardiache o cardiache meccaniche ). Ma l indicato meccanismo doveva tenere<br />
conto che dal<strong>la</strong> descrizione autoptica del cuore e dal<strong>la</strong> documentazione<br />
iconografica risultava un dato evidente mai da alcuno valorizzato. Questo dato<br />
consisteva nel<strong>la</strong> presenza al<strong>la</strong> base del cuore, lungo l efflusso ventrico<strong>la</strong>re sinistro,<br />
in partico<strong>la</strong>re in corrispondenza del setto membranoso situato tra cuspide aortica<br />
non coronarica e coronarica destra di un cospicuo ematoma situato proprio nel<strong>la</strong><br />
sede del fascio di His, ovvero del fascicolo che conduce lo stimolo elettrico dagli atri<br />
ai ventricoli .<br />
Su questa base il prof. Thiene proseguiva ricordando che il coinvolgimento del<br />
fascio di His da parte dell ematoma è vistoso e di origine traumatica, da blunt<br />
trauma ( contusione cardiaca da trauma a torace chiuso), oppure ipossico da<br />
insufficienza respiratoria prolungata. Era stata quindi questa con probabilità<br />
molto elevata<br />
<strong>la</strong> causa di <strong>morte</strong> per blocco atrioventrico<strong>la</strong>re da infiltrazione<br />
emorragica del fascio di His, interruzione del<strong>la</strong> conduzione atrioventrico<strong>la</strong>re e<br />
asistolia.<br />
Convergevano con <strong>la</strong> diagnosi formu<strong>la</strong>ta tutti gli altri segni già evidenziati dai<br />
consulenti <strong>delle</strong> parti civili:<br />
- Ledema polmonare acuto;<br />
- Ledema cerebrale per danno ischemico da riduzione <strong>delle</strong> perfusione<br />
cerebrale per bradicardia e asistolia terminale;<br />
- I danni ischemici terminali del miocardio.<br />
La sequenza causale finale era quindi così formu<strong>la</strong>ta: schiacciamento del<br />
torace trauma al cuore impedimento al<strong>la</strong> respirazione con asfissia emorragia<br />
al<strong>la</strong> base nel<strong>la</strong> regione del setto membranoso coinvolgimento del fascio di<br />
His interruzione del<strong>la</strong> conduzione atrioventrico<strong>la</strong>re abbattimento del ritmo<br />
cardiaco con conseguente danno ischemico, edema e perdita di coscienza danni<br />
ischemici col<strong>la</strong>terali nel miocardio documentati dalle ondu<strong>la</strong>zioni <strong>delle</strong><br />
miofibre persistenza di grave bradicardia asistolia irreversibile.<br />
Non escluso che all origine dell ematoma potesse esservi il concorso di una asfissia<br />
per impedita venti<strong>la</strong>zione durante <strong>la</strong> colluttazione .<br />
Nessuna cardiopatia occulta giustificava una <strong>morte</strong> improvvisa. Tanto meno poteva<br />
dirsi verosimile una <strong>morte</strong> improvvisa da agitazione psiocomotoria, mancando<br />
evidenze istologiche nel miocardio di danno da iperincrezione di cateco<strong>la</strong>mine .<br />
Esclusa pure in base al dato circostanziale un arresto del respiro cerebrale da<br />
oppiacei.<br />
Con questa brevissima memoria <strong>la</strong> dinamica del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> assumeva un evidenza<br />
assoluta, innestandosi sul percorso al quale erano pervenuti il prof. Beduschi e<br />
colleghi, arrestatosi al<strong>la</strong> soglie di un effetto definitivo del<strong>la</strong> colta sofferenza da<br />
asfissia. I consulenti di parte civile potevano darsi finalmente una risposta al<strong>la</strong><br />
domanda sul<strong>la</strong> causa dell improvviso precipitare del meccanismo asfittico in <strong>morte</strong><br />
improvvisa, domanda davanti al<strong>la</strong> quale <strong>la</strong> loro <strong>ricostruzione</strong> si era arrestata.<br />
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