capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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valutare come altrettanto p<strong>la</strong>usibile l ipotesi dello stesso consulente secondo cui<br />
l origine dell agitazione di Federico Aldrovandi, anziché fondata su <strong>cause</strong> endogene,<br />
fosse al contrario l effetto di un iniziale diverbio con <strong>la</strong> polizia. Niente impedisce di<br />
affermare e, anzi, dopo <strong>la</strong> precedente <strong>ricostruzione</strong> del fatto questa deve essere<br />
ritenuta <strong>la</strong> spiegazione ragionevolmente ricavabile dagli atti, che l agitazione<br />
psicomotoria di Federico Aldrovandi sia insorta per effetto <strong>delle</strong> modalità del<br />
contatto con <strong>la</strong> polizia anche se su questo punto resta da considerare, ma <strong>la</strong><br />
posizione negativa degli imputati lo impedisce, quanto <strong>la</strong> risposta di Federico possa<br />
essere stata influenzata dal suo stato fisico, che va tuttavia esattamente legato al<strong>la</strong><br />
realtà <strong>delle</strong> quantità e qualità <strong>delle</strong> droghe assunte.<br />
Lestremo bisogno di ossigeno del<strong>la</strong> persona nel<strong>la</strong> fase finale del<strong>la</strong> sua vita, una<br />
necessità riconosciuta anche dai fautori del<strong>la</strong> tesi dell e.d.s., comporta che <strong>la</strong><br />
condizione di squilibrio determini un fenomeno convulsivo finale che connota<br />
appunta le fasi terminali prima del decesso. Posto il comune denominatore di tutte<br />
le ricostruzioni medico-legali di un<br />
insufficiente capacità dell organismo di<br />
soddisfare il fabbisogno di ossigeno, <strong>la</strong> crisi convulsiva ne rappresenta l<br />
epifenomeno. E quindi il soggetto muove braccia e gambe e cerca di liberarsi in tutti<br />
i modi. 11 La violenta agitazione <strong>delle</strong> gambe, il tentativo disperato di liberarsi,<br />
attuando uno sforzo estremo rilevabile dal complesso ecchimotico-escoriativo al<br />
volto, segni di una volontà di muovere ad ogni costo <strong>la</strong> testa, sono indicativi del<strong>la</strong><br />
situazione di un soggetto che cerca di liberarsi perché soffoca e di un altro che lo<br />
impedisce. Una condizione sussistente già al momento del<strong>la</strong> posizione supina, al<br />
momento del primo atterramento, rispetto al quale <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione di servizio For<strong>la</strong>ni-<br />
Segatto par<strong>la</strong> di una caduta a terra di schiena del ragazzo, seguita da una caduta<br />
sopra lo stesso del corpulento assistente For<strong>la</strong>ni. E<br />
ovvio che quanto più questa<br />
condizione determina un fabbisogno di ossigeno crescente sia per l agitazione che<br />
per lo sforzo compiuto durante <strong>la</strong> colluttazione sia per <strong>la</strong> compressione <strong>delle</strong> vie<br />
respiratorie, tanto più il soggetto continua ad agitarsi e a scalciare ferocemente,<br />
come è ovvio che sia essendo in gioco <strong>la</strong> partita del<strong>la</strong> vita, tanto più <strong>la</strong> reazione degli<br />
agenti accentua quel<strong>la</strong> condizione, secondo una spirale perversa.<br />
Questi rilievi del dr. Gua<strong>la</strong>ndri devono ritenersi indiscutibili ed il loro<br />
disconoscimento e, soprattutto, l ottusa interpretazione che ne diedero gli imputati<br />
in termini di perpetuazione di volontà di resistenza, costituisce un dei profili più<br />
gravi ed evidenti di responsabilità, per non avere riconosciuto l affanno del soggetto,<br />
le manifestazioni di fame d aria, <strong>la</strong> difficoltà respiratoria ( rantoli, conati, emissioni<br />
sonore o richieste di aiuto strozzate, che progressivamente si affievolivano ), tutto<br />
appiattendo nel<strong>la</strong> cieca convinzione di avere a che fare soltanto con un nemico che<br />
si dibatteva per offendere e non perché, in difficoltà, reagiva violentemente per<br />
assecondare l istinto di sopravvivenza.<br />
11<br />
Per spiegare <strong>la</strong> condizione, il dr. Gua<strong>la</strong>ndri introduce un efficace quanto macabro richiamo al ruolo del<br />
tirapiedi , ausiliare del boia di Roma nelle esecuzioni per impiccagione.<br />
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