capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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Questa è l idea che io mi sono fatto di questa sindrome, per sé, da so<strong>la</strong>, questa<br />
sindrome non porta a <strong>morte</strong> improvvisa, ci deve essere qualche fattore associato. (<br />
55-56).<br />
Malgrado questa conclusiva battuta, il dibattito tra i due professori è andato ancora<br />
avanti, ribadendo il prof. Rapezzi l attendibilità scientifica dell excited delirium<br />
syndrome come causa di <strong>morte</strong>. Va detto come l approccio del prof. Thiene sul<br />
punto appaia più rigoroso. Non si tratta di dubitare del<strong>la</strong> sindrome ma di verificare<br />
l esistenza di altre <strong>cause</strong> concorrenti o di con<strong>cause</strong>. Laspetto c<strong>la</strong>moroso del caso in<br />
esame è che nessuno dei fautori del<strong>la</strong> tesi dell e.d.s. ha potuto dimostrare<br />
l esistenza di un caso analogo a quello qui in discussione, un caso nel quale, al di là<br />
dell agitazione, non si riscontra nemmeno uno degli aspetti anamnestici in genere<br />
associati al<strong>la</strong> sindrome.<br />
Senza considerare che <strong>la</strong> stessa premessa di base, storico-circostanziale, dal<strong>la</strong> quale<br />
muove il prof. Rapezzi è stata dimostrata in concreto falsa.<br />
Ma a confutare <strong>la</strong> teoria dell autocombustione del soggetto agitato, sostenuta da<br />
ultimo da Rapezzi, ultimo del<strong>la</strong> serie dei consulenti del<strong>la</strong> difesa, bastano pochi<br />
passaggi del<strong>la</strong> replica del prof. Thiene:<br />
Quelle del professor Rapezzi sono chiarissimamente specu<strong>la</strong>zioni, nel senso che non c è niente di<br />
concreto, di prova, qui c è un fatto, <strong>la</strong> mia esperienza personale vi dice che 500 casi di <strong>morte</strong><br />
improvvisa giovanile naturale, perché se non fosse stato costretto e sarebbe morto lo stesso<br />
significava che sarebbe morto naturalmente, bene, <strong>la</strong> mia in esperienza, che è <strong>la</strong> più al mondo che<br />
esista, non ce ne è un caso di questi, che sia potuto morire per ipereccitazione o per spavento e<br />
via dicendo.<br />
E d altra parte evidente, come ha ricordato a lungo e più volte, <strong>la</strong> difesa di parte<br />
civile, cheindicare i casi di <strong>morte</strong> per presunto delirio eccitato, senza ricordare le<br />
specifiche circostanze di ciascuna singo<strong>la</strong> <strong>morte</strong>, e senza potere valutare in quali<br />
condizioni e in quali circostanze concomitanti, oltre all intervento del<strong>la</strong> polizia, <strong>la</strong><br />
<strong>morte</strong> sia avvenuta, è operazione scientificamente scorretta. E del tutto evidente<br />
come <strong>la</strong> <strong>morte</strong> agitata di un soggetto, avanzato negli anni, con una storia di<br />
tossicodipendenza o di conc<strong>la</strong>mate patologie mentali, non può essere posta sullo<br />
stesso piano del<strong>la</strong> <strong>morte</strong> di un diciottenne sano, senza alcuna patologia fisica,<br />
mentale o da assunzione di sostanze stupefacenti, nel quale viene accertata una<br />
dubbia dose di 0,04 mg/ml di ketamina, una volta e mezzo inferiore al minimo per<br />
qualche modesto effetto.<br />
Sul piano oggettivo e scientifico il confronto tra il prof. Rapezzi ed il prof. Thiene ha<br />
avuto una svolta definitiva quando il prof. Thiene ha dimostrato l inesistenza di<br />
bande di contrazioni nei reperti istologici. E evidente come il fenomeno<br />
dell agitazione incontenibile, con battiti cardiaci a 180, di soggetto in ipercinesi<br />
dinamica con comportamenti autolesionisti, pressione alle stelle e consumo di tutto<br />
l ossigeno che il cuore può provocare, deve inevitabilmente imprimere i suoi effetti<br />
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