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capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

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4. Dall assenza di ogni determinismo fra agitazione psicomotoria, condizione di<br />

contenimento e <strong>morte</strong>, secondo i dati statistici presentati dallo stesso prof<br />

Rapezzi a dire del quale le morti improvvise in fase di contenimento sono una<br />

minoranza .<br />

5. Dal<strong>la</strong> unicità, peculiarità, inconfrontabilità del caso Aldrovandi con qualsiasi<br />

altro esempio di <strong>morte</strong> improvvisa in contesto di agitazione psicomotoria:<br />

soggetto giovane, sano, senza scompensi psichiatrici, con modestissime, al limite<br />

dell irrilevante, quantità di stupefacenti assunte, che si assume agitato per<br />

pochissimi minuti da un massimo di 30- 35 ad un minimo di 10-15 con pausa di<br />

alcuni minuti, atta al recupero.<br />

In ogni caso <strong>la</strong> colluttazione, l immobilizzazione, i traumi violenti e <strong>la</strong> costrizione a<br />

terra avrebbero avuto decisivo rilievo concausale in un contesto di agitazione<br />

psicomotoria, secondo quanto accertato in esito all esame dei periti d ufficio.<br />

Le.d.s. non è patologia clinica riconosciuta. E una sindrome nel<strong>la</strong> quale si collocano<br />

morti improvvise in fase di contenzione e restrizione da parte di agenti di polizia. In<br />

questi casi le morti si verificano o per una concorrente patologia, di per sè idonea a<br />

cagionare <strong>la</strong> <strong>morte</strong> nell irrilevanza del contributo causale degli agenti; o per l azione<br />

imperita e imprudente (esagerata, eccessiva, ingiustificata, smodata,<br />

gratuitamente violenta) o per un concorso di entrambi fattori.<br />

Le.d.s. non è dunque una causa di <strong>morte</strong>; è semplicemente una sindrome nel<br />

contesto del<strong>la</strong> quale va individuata <strong>la</strong> specifica causa del<strong>la</strong> <strong>morte</strong>. Tra queste <strong>cause</strong><br />

va esclusa l agitazione del soggetto in sé e per sé, essendo rimasto smentito lo<br />

pseudo meccanismo causale che dall agitazione avrebbe condotto al<strong>la</strong> <strong>morte</strong>, per <strong>la</strong><br />

assoluta assenza di bande di contrazione nel cuore che di quel meccanismo sono il<br />

precipitato necessario e imprescindibile.<br />

Escluse tutte le possibili <strong>cause</strong> di <strong>morte</strong> che prescindano dall azione degli imputati, il<br />

meccanismo causale proposto dall accusa pubblica e privata a dibattimento ha<br />

ricevuto, per le ragioni più volte indicate, piena conferma logica e clinica, fondandosi<br />

su dati incontrovertibili e oggettivi che nul<strong>la</strong> devono concedere ad interpretazioni di<br />

comodo dei presupposti circostanziali. Questo meccanismo abbiamo visto nasce<br />

dall integrazione dell iniziale impostazione dei consulenti intervenuti nel<strong>la</strong> fase<br />

dell indagine con il contributo, a chiusura del cerchio, del massimo esperto<br />

nazionale in materia di morti improvvise, il prof. Thiene, scienziato di fama<br />

internazionale.<br />

Abbiamo rilevato come nel corso del confronto con il dr. Ma<strong>la</strong>guti questi abbia<br />

progressivamente acceduto alle posizioni del prof. Thiene circa il carattere vitale<br />

degli ematomi individuati dallo stesso Thiene e confermati dai consulenti di parte<br />

civile. Il dr. Ma<strong>la</strong>guti non è stato assolutamente in grado di giustificare come sia<br />

stato possibile incidere in profondità un deposito di sangue raggrumato, giudicato<br />

fenomeno putrefattivo. Tutti gli argomenti a sostegno del carattere non vitale <strong>delle</strong><br />

discromie rosso-nerastre descritte in re<strong>la</strong>zione autoptica, sono stati confutati e<br />

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