capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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nelle congiuntive e lì ha <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> sua fotografia, come l autovelox, è passato e ha <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> sua<br />
testimonianza indelebile, al di là del fatto che poi dopo ci possa essere un interpretazione al tipo di<br />
macchia costatica o al tipo di congestione del colorito cutaneo. ( p.118).<br />
Per Varetto il quadro interpretativo è complesso perché è un quadro di segni<br />
aspecifici che si riscontrano peraltro in casi di asfissia meccanica pura come quelli<br />
dell impiccagione con un lenzuolo con rapido prelievo del cadavere. I segni rilevabili<br />
in questo caso non sarebbero diversi da quelli osservati su Aldrovandi. Ma i<br />
meccanismi che possono produrre ipossia non sono rilevabili dall indagine autoptica<br />
a differenza da altre <strong>cause</strong> di <strong>morte</strong>. Pur disponendo del<strong>la</strong> prova del<strong>la</strong> causa<br />
violenta, in assenza del filmato dell azione, non si ha modo di sapere se l azione<br />
abbia agito per il tempo necessario. Tuttavia l analisi <strong>delle</strong> circostanze consente di<br />
ottenere risposte. Tra i dati che possono indirizzare utilmente nel senso indicato, si<br />
segna<strong>la</strong> il complesso di escoriazioni e le ecchimosi sul viso che si adattano ad una<br />
compressione esercitata sugli orifizi respiratori con modalità e per un tempo<br />
abbastanza lungo da creare quanto meno una difficoltà al<strong>la</strong> respirazione in questa<br />
sede. Dai dati storici risulta che<strong>la</strong> posizione prona con le mani ammanettate dietro <strong>la</strong><br />
schiena, in presenza di altre <strong>cause</strong> che non facilitano <strong>la</strong> respirazione, può dare un<br />
contributo nel crearsi del processo che conduce a <strong>morte</strong>. Con l aggiunta di pesi<br />
sopra al corpo, l ostacolo al<strong>la</strong> respirazione aumenta. La valutazione del<strong>la</strong> non<br />
rilevanza dei <strong>la</strong>vori sperimentali è convincente:<br />
In questo senso i <strong>la</strong>vori sperimentali bisogna prenderli un pochino con le molle perché il soggetto<br />
che si sottopone al<strong>la</strong> sperimentazione, sa di sottoporsi a quel<strong>la</strong> sperimentazione è preparato<br />
anche se ha fatto un po di pugi<strong>la</strong>to prima o se è stato strapazzato per finta o un po per davvero<br />
anche, però è un soggetto conscio del fatto che fa tutte queste cose in condizioni di sicurezza, non<br />
è una persona per <strong>la</strong> quale siano riconoscibili altre <strong>cause</strong>, è un po <strong>la</strong> differenza che si può<br />
immaginare tra un subacqueo che fa apnea e che in tutta calma, come viene insegnato, si prepara<br />
all immersione e si immerge risparmiando il più possibile le sue energie e raggiunge determinate<br />
profondità in una situazione che si può definire quasi di asfissia control<strong>la</strong>ta, nel senso che può<br />
stare ben più di un minuto sott acqua, rispetto ad una persona che colta al<strong>la</strong> sprovvista precipita in<br />
acqua ed annega magari nel giro di 5 minuti perché non è in grado di difendersi, perché ha <strong>delle</strong><br />
reazioni inconsulte a questo pericolo a cui viene esposto. (p. 121)<br />
Una citazione da un libro richiamato dallo stesso dr. Ma<strong>la</strong>guti permette al prof.<br />
Varetto di descrivere con assoluta chiarezza il concetto complesso di causa di <strong>morte</strong><br />
plurifattoriale, con un analisi che pure non può ancora tenere conto dell intervento<br />
del prof. Thiene :<br />
Cè il libro Canuto - Tovo, già citato nel<strong>la</strong> scorsa udienza che il dottor Ma<strong>la</strong>guti ha detto che gli<br />
piaceva moltissimo, che porta alcuni dati che non sono sperimentali, derivano da osservazioni sia<br />
da esperimenti su animali e sia da osservazioni in caso di disgrazie, leggo una frase, anzi un intero<br />
capoverso Esperimenti su animali ed osservazioni in casi di disgrazia hanno permesso di stabilire<br />
che basta un peso pari al<strong>la</strong> metà di quello del corpo per provocare l asfissia, questa è più lenta se<br />
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