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capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

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poi diverse interpretazioni cosiddette fisiopatologiche, io vorrei sottolineare questo aspetto qua,<br />

cioè mostrare le immagini non è scienza è ideografia, è iconografia, <strong>la</strong> scienza viene quando si dà<br />

un interpretazione fisiopatologica dell evento, interpretazione fisiopatologica ai reperti, cioè ai<br />

substrati. Qui abbiamo due cose c<strong>la</strong>morose, quello che c è e quello che non c è. Quello che c è è<br />

l ematoma, quello che non c è sono le bande di contrazione, quindi quell ematoma lì e blocco,<br />

quindi è quello che non c è, bande di contrattura significa che non c è evidenza morfologica che ci<br />

sia stato effetto da iperincrezione da cateco<strong>la</strong>mine. Tenete presente che non sono mica state mai<br />

ricercati i metaboliti <strong>delle</strong> cateco<strong>la</strong>mine, in questi casi qua, ad esempio nelle urine come si<br />

dovrebbe eventualmente fare in caso di situazioni di questo genere, quindi è specu<strong>la</strong>zione. Però<br />

almeno ci fossero le bande di contrattura, non ci sono.<br />

Ma anche il giudizio di uno dei massimi esperti nazionali e internazionali sul<strong>la</strong> <strong>morte</strong><br />

da sforzo, da iperagitazione, e quindi in definitiva sul<strong>la</strong> possibilità di una <strong>morte</strong> da<br />

e.d.s è di estrema rilevanza in questo processo e tronca qualsiasi possibilità di<br />

ipotizzare una causa di <strong>morte</strong>. Il dato anatomopatologico dal quale evidentemente<br />

partire, dimenticato da tutti i consulenti è appunto <strong>la</strong> condizione fisica di Federico<br />

Aldrovandi. Abbiamo osservato come le ricerche americane che hanno introdotto <strong>la</strong><br />

sindrome da <strong>morte</strong> da delirio agitato muovano da una condizione patologica del<br />

soggetto con evidenti riflessi sullo stato del cuore e dell organismo in generale prima<br />

dell agitazione. Le morti improvvise dei giovani, e degli atleti in partico<strong>la</strong>re,<br />

dimostrano sempre un difetto o una patologia intrinseca del cuore che <strong>la</strong> scienza<br />

riscontra ex post. Ma nel caso Aldrovandi si può dire di essere stati di fronte ad un<br />

organismo giovane e integro sotto tutti i punti di vista. La difesa non ha neppure<br />

provato a mettere in discussione questo dato. Il rifiuto dell e.d.s. da parte del prof.<br />

Thiene non è dunque ideologico ma nasce dal<strong>la</strong> sua profonda convinzione che al<strong>la</strong><br />

base di una <strong>morte</strong> improvvisa vi sia sempre una condizione patologica del soggetto,<br />

ricavabile ex post, sul<strong>la</strong> quale poi interviene come causa finale l agitazione. Ma il<br />

caso di cui ci stiamo occupando non presenta alcun elemento indicante una<br />

possibile patologia concausale. Il cuore è integro è perfetto. Del tutto irrilevanti le<br />

fibrosi rilevate dal dr. Testi ma non commentate. Non si tratta di fibrosi sostitutiva<br />

di fibre del miocardio, un reperto assolutamente normale. In queste condizioni, ci<br />

dice il massimo esperto del<strong>la</strong> materia, non si muore di agitazione quale che essa<br />

possa essere; e sappiamo che qui si par<strong>la</strong> di un agitazione di non più di mezz ora da<br />

parte di uno sportivo dal cuore integro:<br />

DOMANDA Ho capito. Ecco, diciamo sull effetto letale del<strong>la</strong> iperincrezione <strong>delle</strong> cateco<strong>la</strong>mine,<br />

professore, ci può dire qual è <strong>la</strong> sua opinione in merito? Se effettivamente<br />

RISPOSTA<br />

Sì, questa è una cosa interessante, perché è stata una teoria degli anni 50, sposata<br />

anche dagli anatomopatologi che si possa morire di spavento o di stress, guardi io ho fatto 10 mi<strong>la</strong><br />

autopsie in vita mia, ho fatto 500 casi di giovani che muoiono improvvisamente, io non ho mai<br />

visto nessuno che possa morire, almeno che non abbia una malformazione congenita, che possa<br />

morire per eccesso di sforzo o per eccesso di stress se ha un cuore nomale e se non ha dei difetti<br />

genetici, che non mi risulta che questo ragazzo avesse dei difetti genetici. Cioè in parole povere,<br />

noi ad esempio, mi consenta signor Giudice di fare un riferimento storico, lo stesso Fidippide del<strong>la</strong><br />

maratona che morì dopo 42 chilometri, abbiamo il dubbio che non avesse un cuore che potesse<br />

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