capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb
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Luna ipotesi non esclude l altra, anzi l una è preparatoria dell altra, come<br />
sottolineato dallo stesso professor Thiene. La spiegazione è eminentemente tecnica<br />
e corrisponde a quel<strong>la</strong> del prof. Thiene: di fronte ad un infragilimento<br />
dell endotelio, ad una sofferenza dell endotelio, quel<strong>la</strong> che poi dà le petecchie nelle<br />
vari sedi, dovuta all ipossia (ipossia dovuta al<strong>la</strong> posizione prona, all immobilizzazione<br />
toracica, all aumentato consumo di ossigeno) è chiaro che anche una forza, a questo<br />
punto direi un trauma, trovo depistante l immagine che ho letto del trauma acuto,<br />
quale quello che ci può essere quando si rompe un airbag e si è senza cintura, ma un<br />
trauma ripetuto possa lesionare dei vasi che hanno un endotelio smagliato, le<br />
cellule endoteliali sono tenute giustapposte, non sono legate in modo stabile com è<br />
il tessuto connettivo, ci sono dei piccoli esili ponti che si chiamano desmosomi che<br />
tengono unita questa rete, <strong>la</strong> sofferenza ipossica determina un cedimento di questi<br />
desmosomi e quindi <strong>la</strong> maglia diventa in qualche modo permeabile o diventa<br />
lesionabile. Diventa permeabile<br />
come avviene nell edema polmonare<br />
sull endotelio alveo<strong>la</strong>re, sennò può essere anche un punto di minore resistenza alle<br />
sollecitazioni traumatiche. Su questa base si inserisce l ipotesi meccanica, del<br />
professor Thiene che si armonizza perfettamente con il resto.<br />
Per il prof. Beduschi non è necessario pensare ad un trauma esagerato, potrebbe<br />
bastare anche un trauma dovuto ai movimenti naturali dell immobilizzazione, una<br />
serie di schiacciamenti per assicurare una piena immobilizzazione, e per assicurarsi<br />
del<strong>la</strong> non reazione del<strong>la</strong> persona immobilizzata, una condizione assolutamente<br />
compatibile con l effetto, agevo<strong>la</strong>ta accidentalmente nel caso in cui l aumento<br />
pressorio ab estrinseco avvenga nel momento del<strong>la</strong> sistole ventrico<strong>la</strong>re, cioè nel<br />
momento in cui <strong>la</strong> contrazione del ventricolo genera all interno una sua pressione<br />
che poi è <strong>la</strong> pressione arteriosa. In tal caso si verifica una sommatoria di pressione<br />
endoluminale, quindi in parte dall esterno ma anche in parte generata all interno,<br />
che può dare degli effetti lesivi aggiuntivi ad un tessuto a sua volta infragilito<br />
dall ipossia. In questo contesto si ribadisce come gli strati di abbigliamento che<br />
ricoprivano Aldrovandi spiegano ampiamente, in base al<strong>la</strong> casistica, l assenza di<br />
segni lesivi esterni sul<strong>la</strong> cute. Ma anche i tessuti intermedi svolgono un ruolo di<br />
ammortizzatori e quindi di trasmissione di forza senza ledersi. Non necessario<br />
cercare i segni esterni perché il ragazzo era vestito, e pure non necessario cercare i<br />
segni osteocondrali, costali, perché i presupposti fisici facevano sì che <strong>la</strong><br />
compressione trovasse <strong>la</strong> resistenza del suolo e quindi <strong>la</strong> costa era protetta, non è<br />
pensabile che ci fossero lesioni intermedie di tipo ecchimotico sui tessuti molli,<br />
perché i tessuti molli sono proprio così chiamati perché ammortizzano, trasmettono<br />
l urto ma non si <strong>la</strong>cerano se non direttamente attinti ed abbiamo un bersaglio di<br />
minore resistenza dovuto agli antecedenti che ho detto. In conseguenza<br />
un interferenza su quel<strong>la</strong> centralina elettrica produce l arresto cardiaco<br />
immediato. In questo senso l arresto cardiaco è immediato; il colpo, il trauma al<br />
cuore produce l arresto del movimento per effetto del crollo del battito cardiaco.<br />
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