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capitolo settimo la ricostruzione delle cause della morte ... - Kataweb

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imposte dal dover giustificare <strong>la</strong> sussistenza del<strong>la</strong> sindrome. Un ragionamento che si<br />

ripete più volte, quasi che <strong>la</strong> ripetizione ne agevo<strong>la</strong>sse l attendibilità.<br />

Interessante è piuttosto l indicazione del consulente con riferimento alle tecniche da<br />

adottare per fermare persone fortemente agitate. Reduce dall esperienza dei centri<br />

di salute mentale di Bologna, il consulente ha ribadito come <strong>la</strong> direttiva<br />

fondamentale in tali casi consista nell agire in presenza di una forza soverchiante,<br />

tale da far comprendere al soggetto che non ha possibilità di vincere e lo induce a<br />

desistere. Il consulente ha ribadito che in tutti i protocolli si afferma che se c è una<br />

forza soverchiante questa circostanza può bastare a dissuadere, perché anche una<br />

persona nello stato descritto, a parte i casi più estremi, riesce a percepire che non<br />

ha possibilità di sfuggire all immobilizzazione. Il rilievo ha consento di muovere una<br />

contestazione al consulente che aveva affermato come condizione assoluta e<br />

generale uno stato di incoscienza del soggetto, del tutto insensibile al<strong>la</strong> fatica e al<br />

dolore, che non si combinerebbe con questa capacità di comprendere il rapporto di<br />

forze. L eccezione dei casi estremi non si connetterebbe con il fatto che <strong>la</strong> situazione<br />

di assoluta incoscienza non appariva riferita in precedenza solo ai casi estremi .<br />

Contraddicendo le precedenze affermazioni, il consulente ha descritto le moderne<br />

tecniche di contenimento come molto morbide e tendenzialmente col<strong>la</strong>borative:<br />

nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi quando non si arriva a <strong>delle</strong> situazioni così compromesse come quel<strong>la</strong> in<br />

specie generalmente il paziente se ne rende conto. Comunque <strong>delle</strong> volte bisogna contenere con <strong>la</strong> forza,<br />

questo ci succede, allora <strong>la</strong> presenza dei Vigili per noi è di grande sollievo anche perché mentre in passato<br />

in psichiatria si prendevano degli infermieroni che erano scelti sul<strong>la</strong> taglia, oggi abbiamo <strong>delle</strong> belle ragazze<br />

che sono scelte sul<strong>la</strong> competenza tecnica professionale e quindi <strong>la</strong> presenza dei Vigili ci può essere d aiuto.<br />

Delle volte, come dicevo prima, piuttosto che i Vigili noi del reparto siamo costretti a chiamare <strong>la</strong> Forza<br />

Pubblica per pazienti magari ricoverati che in una prima fase sembrava che si riuscissero a gestire poi c è<br />

un acuzie di tipo excited delirium, come quel<strong>la</strong> che abbiamo visto in Federico ed allora a quel punto noi non<br />

riuscendo ad uscirne chiamiamo <strong>la</strong> Polizia, il posto di Polizia, se siamo al Maggiore chiamiamo il 113 e ci<br />

facciamo aiutare da loro, per forza p. 39<br />

Il prof. Berardi è quindi in condizione di affermare scientificamente che Federico<br />

Aldrovandi non solo era in stato di agitazione da e.d.s., perché così riferiscono gli<br />

agenti ( <strong>la</strong> riserva metodologica del rebus sic stantibus, con <strong>la</strong> quale ogni scienziato<br />

dovrebbe far precedere ogni asserzione su circostanze non personalmente<br />

verificate, non ricorre nelle deposizioni di questi consulenti ), ma è anche in grado di<br />

affermare che <strong>la</strong> crisi di Federico apparteneva al novero dei casi estremi .<br />

Lo stesso prof. Berardi deve ammettere che il rischio <strong>morte</strong>, anche in questi casi,<br />

sul<strong>la</strong> base <strong>delle</strong> moderne conoscenze psichiatriche è notevolmente ridotto con<br />

l applicazione tempestiva di moderne tecniche di contenimento; egli conferma<br />

l esistenza di artico<strong>la</strong>ti protocolli multiprofessionali assai qualificati che permettono<br />

anche in casi estremi, senza altri danni per il paziente del<strong>la</strong> temporanea perdita del<strong>la</strong><br />

libertà personale, trattamenti sanitari obbligatori dal definitivo carattere<br />

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