Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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Anche prendendo <strong>in</strong> considerazione il dato più contenuto, si tratta <strong>in</strong> ogni<br />
caso di 1.614 avviamenti <strong>in</strong> più, pari ad un <strong>in</strong>cremento dell’8,3%. Il mercato<br />
del lavoro immigrato cont<strong>in</strong>ua dunque a espandersi, con ritmi sostanzialmente<br />
analoghi a quelli dello scorso anno, malgrado una congiuntura economica<br />
meno favorevole. Le assunzioni di lavoratori extracomunitari <strong>in</strong>cidono<br />
per oltre un qu<strong>in</strong>to sul totale prov<strong>in</strong>ciale (senza contare, va ribadito, le collaboratrici<br />
familiari) e cont<strong>in</strong>uano a crescere, raggiungendo posizioni di primato<br />
a livello nazionale, anche se questa considerazione va temperata tenendo<br />
conto della temporaneità di gran parte degli avviamenti, su cui pesano <strong>in</strong><br />
maniera determ<strong>in</strong>ante i contratti per lavoro stagionale <strong>in</strong> agricoltura, e <strong>in</strong><br />
m<strong>in</strong>or misura nella filiera turistico-alberghiera.<br />
La distribuzione per macrosettori economici documenta <strong>in</strong>fatti la prem<strong>in</strong>enza<br />
dell’agricoltura, che raccoglie il 45,5% delle assunzioni, seguita dai servizi<br />
con il 35,2%, mentre l’<strong>in</strong>dustria concorre con il 18,4%. Nei soli pubblici esercizi,<br />
per i quali disponiamo del dato disaggregato, si è concentrato il 23,3%<br />
delle assunzioni di immigrati <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Trento.<br />
Tab. 1 - Assunzioni di lavoratori extracomunitari <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Trento (2002)<br />
per settore di attività - valori assoluti e variazioni percentuali<br />
(fonte: elaborazioni su dati OML - Agenzia del Lavoro - PAT).<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
Settori 2001 2002 var. % 02-01<br />
Agricoltura 9.359 9.535 1,9<br />
Industria 2.427 3.855 58,8<br />
Terziario 7.576 7.392 -2,4<br />
Totale 19.362 20.976 8,3<br />
Rispetto allo scorso anno, si può cogliere un leggero arretramento della quota<br />
degli avviamenti <strong>in</strong> agricoltura e nei servizi, mentre è cresciuta <strong>in</strong> maniera<br />
corrispondente la percentuale riferita all’<strong>in</strong>dustria (+5,9 punti percentuali).<br />
Molto diversa è anche l’<strong>in</strong>cidenza della popolazione immigrata sul mercato<br />
del lavoro locale: <strong>in</strong> agricoltura, più di 6 avviamenti su 10 si riferiscono a<br />
lavoratori stranieri; nell’<strong>in</strong>dustria, il tasso è del 18,6%, tale comunque da rappresentare<br />
un apporto da cui ormai appare difficile presc<strong>in</strong>dere; nei servizi il<br />
valore medio è del 12,0%, ma questa è la risultante di valori certamente molto<br />
variabili all’<strong>in</strong>terno del settore, tra un comparto e l’altro.<br />
Non <strong>in</strong>cludendo il lavoro domestico e assistenziale, i dati sulle assunzioni<br />
manifestano un vistoso squilibrio di genere, giacché grosso modo due assunzioni<br />
su tre sono riservate a immigrati maschi, contro una sola per le donne.<br />
In agricoltura, il rapporto è ancora più sbilanciato, arrivando a tre assunzioni<br />
al maschile contro una al femm<strong>in</strong>ile; nell’<strong>in</strong>dustria, come del resto è prevedibile,<br />
si arriva all’86,7%. Nei servizi <strong>in</strong>vece è avvenuto nel 2002 un sorpasso:<br />
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