Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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L’<strong>in</strong>troduzione di un soggetto di questo tipo riporterebbe il funzionamento di<br />
un settore così delicato verso una maggiore trasparenza, garanzia di qualità,<br />
rispetto di diritti e doveri reciproci. Il problema maggiore ancora una volta<br />
è rappresentato dai costi, certamente superiori alla privatizzazione oggi<br />
imperante. Nell’ottica dei datori di lavoro/utenti f<strong>in</strong>ali, la possibilità di risparmio<br />
rischia di avere la precedenza sulla qualificazione del servizio. Anche<br />
su questo versante, si avverte qu<strong>in</strong>di la necessità di un <strong>in</strong>tervento pubblico<br />
diretto o <strong>in</strong>diretto.<br />
3. Attori <strong>in</strong>fluenti: le reti migratorie<br />
I dati disponibili ci mostrano un’immigrazione straniera molto segmentata,<br />
con componenti nazionali diverse che occupano le nicchie del lavoro stagionale,<br />
delle attività di cura, dei lavori relativamente più stabili nell’<strong>in</strong>dustria e<br />
nell’edilizia. Anche i ricongiungimenti familiari, le nascite e la scolarizzazione<br />
dei m<strong>in</strong>ori, sono contraddist<strong>in</strong>ti da fenomeni appariscenti di concentrazione<br />
etnico-nazionale. Ciò significa che d<strong>in</strong>amiche di rete e catene migratorie<br />
strutturano i flussi migratori che si <strong>in</strong>seriscono nella società trent<strong>in</strong>a.<br />
In un mercato del lavoro frammentato (Reyneri, 2002), anche <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o le<br />
reti degli immigrati sono diventate un soggetto determ<strong>in</strong>ante rispetto all’<strong>in</strong>contro<br />
tra domanda e offerta, specialmente nelle aree del lavoro povero e<br />
socialmente sgradito. La diffusa destrutturazione del mercato del lavoro si<br />
<strong>in</strong>contra così con la regolazione particolaristica costruita dal basso attraverso<br />
il bricolage diffuso delle reti migratorie. Fenomeni migratori ad alto grado<br />
di <strong>in</strong>formalità e autopropulsione si saldano così con un mercato del lavoro<br />
scarsamente regolato e <strong>in</strong>sieme bisognoso di manodopera, <strong>in</strong> certi casi addirittura<br />
facendo emergere la propria domanda, come nel caso da manuale del<br />
ritorno sul mercato delle collaboratrici familiari fisse e dell’avvento su larga<br />
scala della figura delle assistenti domiciliari a tempo pieno degli anziani.<br />
Questi processi dimostrano quanto il funzionamento del mercato del lavoro<br />
sia tributario di fenomeni sociali, che spaziano dai rapporti di parentela, amicizia<br />
e mutuo aiuto, al significato delle appartenenze ascritte, a forme premoderne<br />
di patroc<strong>in</strong>io e scambio di favori, chiamando <strong>in</strong> causa il significato<br />
anche economico di norme morali come quelle che promuovono reciprocità e<br />
fiducia tra gli attori degli scambi (cfr. Piselli, 1997, con riferimento alle ricerche<br />
di Grieco, 1987, e Werbner, 1990). Light e Gold (2000) rievocano <strong>in</strong> proposito<br />
l’antico term<strong>in</strong>e c<strong>in</strong>ese guanxi, che <strong>in</strong>dica una relazione o un legame sociale:<br />
guanxi è l’abilità nel costruire relazioni sociali vantaggiose, nel conservarle e<br />
poi nel richiamarle per avere aiuto nella propria attività.<br />
Come osservano Tilly e Tilly (1994), teoricamente le assunzioni operate<br />
attraverso le reti di contatti sociali riducono l’efficienza del mercato del lavoro<br />
nel realizzare l’<strong>in</strong>contro tra domanda e offerta di lavoro: si abbassa <strong>in</strong>fatti<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
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