Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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Per meglio comprendere la “logica evolutiva” dei flussi stranieri verso il territorio<br />
trent<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, è opportuno riprendere <strong>in</strong> considerazione le diverse<br />
tipologie di motivazione dei permessi di soggiorno, così da mettere <strong>in</strong> luce<br />
i mutamenti più significativi <strong>in</strong> quella serie storica che va dai primi anni<br />
Novanta s<strong>in</strong>o a oggi. Si tratta, <strong>in</strong> primo luogo, di ribadire le l<strong>in</strong>ee di tendenza<br />
di fondo: nel corso dell’ultimo decennio si è assistito a un graduale decl<strong>in</strong>o<br />
dei permessi di soggiorno per lavoro (che pure, <strong>in</strong> valore assoluto, sono<br />
sistematicamente aumentati), compensato dall’aumento delle autorizzazioni<br />
al soggiorno per motivi di famiglia (ossia, <strong>in</strong> buona sostanza, delle presenze<br />
straniere legate ai ricongiungimenti familiari). Nell’ambito dei permessi rilasciati<br />
per lavoro, appare costantemente <strong>in</strong> calo – compreso l’ultimo <strong>in</strong>tervallo<br />
considerato, quello 2001-2002 – la componente legata alle iscrizioni al collocamento,<br />
ossia a situazioni, comunque temporanee, di disoccupazione.<br />
Quanto alle due voci pr<strong>in</strong>cipali di questa tipologia di permessi, ossia lavoro<br />
subord<strong>in</strong>ato e lavoro autonomo, la prima – il lavoro dipendente – presenta<br />
un’<strong>in</strong>cidenza relativa visibilmente maggiore del valore medio nazionale (che<br />
non arriva al 48%), mentre nel caso del lavoro autonomo i tassi trent<strong>in</strong>i sono<br />
ancora largamente <strong>in</strong>feriori (esattamente della metà) al dato medio italiano.<br />
Più del relativo decl<strong>in</strong>o dei permessi per lavoro, tuttavia, il trend che colpisce<br />
maggiormente – nell’analisi diacronica dell’andamento dei motivi di soggiorno<br />
– è la crescita dei permessi per famiglia, la cui <strong>in</strong>cidenza sul totale<br />
risulta triplicata (e il valore assoluto addirittura decuplicato) nell’arco di undici<br />
anni. Significativo, perché segnale evidente della crescita dei ricongiungimenti<br />
familiari (e qu<strong>in</strong>di della stabilizzazione straniera <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o), è soprattutto<br />
l’aumento di permessi per motivi di famiglia nel corso del 2002, che si<br />
è tradotto <strong>in</strong> un <strong>in</strong>cremento di oltre 1.200 unità (+29% rispetto all’anno precedente).<br />
È sulla scorta di dati come questi che è possibile concludere, oggi<br />
ancora più che negli anni passati, che l’immigrazione stagionale, per la quale<br />
il caso trent<strong>in</strong>o è noto a livello nazionale, non è che una faccia della medaglia;<br />
e che la crescita dei ricongiungimenti familiari, particolarmente vivace negli<br />
ultimi anni, segnala la presenza diffusa di un’immigrazione ormai strutturale,<br />
che rilancia nuove sfide al sistema dei servizi e delle politiche di settore.<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
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