28.05.2013 Views

Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

del figlio, di adempiere alle pratiche burocratiche, di rispondere agli avvisi<br />

e alle richieste della scuola.<br />

Oltre alla predisposizione di materiale <strong>in</strong>formativo pluril<strong>in</strong>gue, è ricorrente<br />

negli ultimi anni, anche all’<strong>in</strong>terno dei servizi di utilità sociale, il ricorso al<br />

mediatore l<strong>in</strong>guistico e culturale. Gli stessi <strong>in</strong>segnanti <strong>in</strong>tervistati ravvisano<br />

la necessità di una funzione “tecnica”, di supporto prevalentemente l<strong>in</strong>guistico,<br />

di assistenza pratica nei confronti dei genitori stranieri, soprattutto<br />

durante la prima fase di <strong>in</strong>serimento. Nondimeno, se non esistono<br />

al riguardo profili professionali def<strong>in</strong>iti (Z<strong>in</strong>cone, 2001), il significato della<br />

presenza nella scuola di operatori stranieri non sembra riconducibile a<br />

una funzione di <strong>in</strong>terpretariato, né tanto meno a quella di un caleidoscopio<br />

colorato e sonoro di curiosità di paesi altri (Clementi e Marazzi, 2000).<br />

Peraltro, come evidenziato <strong>in</strong> una recente ricerca valutativa sui servizi<br />

di educazione <strong>in</strong>terculturale e di mediazione l<strong>in</strong>guistica (O.P.I. - Brescia,<br />

2002), la funzione di mediazione non può essere demandata a colui che<br />

viene <strong>in</strong>caricato di svolgere formalmente tale ruolo, pena l’emergere di<br />

difficoltà di rapporto rispetto a figure esterne al mondo della scuola e il<br />

disconoscimento della funzione di <strong>in</strong>termediazione precipua della figura<br />

dell’<strong>in</strong>segnante.<br />

2) L’<strong>in</strong>tercultura quale processo formativo che richiede di privilegiare la<br />

dimensione del saper fare professionale (Sirna Terranova, 1996) sollecita<br />

l’analisi dei bisogni di formazione degli <strong>in</strong>segnanti e l’attivazione di<br />

dispositivi formativi adeguati, giocati tra la trasmissione di conoscenze e il<br />

consolidamento della capacità di riflessione e di autovalutazione.<br />

Nonostante dalle <strong>in</strong>terviste a <strong>in</strong>segnanti e coord<strong>in</strong>atori pedagogici sembri<br />

emergere l’esigenza di approfondire la conoscenza delle culture e delle<br />

tradizioni dei diversi Paesi di provenienza dei bamb<strong>in</strong>i stranieri, tra le varie<br />

offerte formative sembrerebbe opportuno “privilegiare ed estendere quelle<br />

che propongono agli <strong>in</strong>segnanti un lavoro a partire da se stessi, dai propri<br />

vissuti, difficoltà, stereotipi” (Z<strong>in</strong>cone, 2001, p. 271). Per vivere la diversità<br />

<strong>in</strong> un’ottica di reciprocità dialogante, occorre <strong>in</strong>fatti riuscire a stimolare<br />

negli <strong>in</strong>segnanti <strong>in</strong>nanzitutto la sensibilità critica verso i propri stereotipi<br />

e pregiudizi, l’atteggiamento di apertura verso l’alterità, la disponibilità a<br />

modificare atteggiamenti, op<strong>in</strong>ioni, modi di agire.<br />

Al riguardo, soffermandosi sulle metodologie e sugli strumenti del lavoro<br />

<strong>in</strong>terculturale volti a valorizzare il protagonismo del soggetto <strong>in</strong> formazione,<br />

dal bamb<strong>in</strong>o all’adulto, Sirna Terranova (1997) suggerisce l’utilizzo<br />

di tecniche ludico-esperienziali e di metodologie partecipanti. Tra l’altro,<br />

la formazione <strong>in</strong>terculturale delle <strong>in</strong>segnanti attraverso percorsi formativi<br />

che propongano attività ludiformi e ludotematiche potrebbe trovare proprio<br />

nella scuola dell’<strong>in</strong>fanzia un contesto privilegiato. Aprire alla riflessione su<br />

quali siano le metodologie più efficaci per promuovere apprendimenti <strong>in</strong>terculturali,<br />

consente tra l’altro di evidenziare come nella prospettiva di una<br />

<strong>in</strong>fosociale 7<br />

204

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!