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Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

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cioè, meno nazionalità), è altrettanto vero che, tra i primi gruppi per importanza<br />

a livello nazionale, ve ne sono alcuni che sono pressoché assenti<br />

(Filipp<strong>in</strong>e, Sri Lanka, India, Perù), o presenti con valori numerici esigui (C<strong>in</strong>a<br />

e Senegal) nel caso locale.<br />

Indicazioni ancora più <strong>in</strong>teressanti emergono dal confronto con la distribuzione<br />

straniera anagrafica del 2001, che mette <strong>in</strong> luce non solo – come già<br />

abbiamo visto – livelli di crescita demografica ben diversi, ma anche una<br />

diversa propensione alla residenzialità (ossia una maggiore o m<strong>in</strong>ore tendenza<br />

all’<strong>in</strong>sediamento stabile nel tempo) da un gruppo nazionale all’altro.<br />

Tab. 9 - Variazioni % dei primi dieci gruppi nazionali residenti nel periodo<br />

31.12.2001 - 31.12.2002, per genere (fonte: Servizio Statistica - PAT).<br />

Gruppo nazionale Maschi Femm<strong>in</strong>e Totale<br />

Albania 19,9 22,3 20,9<br />

Marocco 6,8 7,8 7,2<br />

Macedonia 10,3 10,0 10,2<br />

Serbia e Montenegro 2,8 4,9 3,7<br />

Romania 38,8 38,9 38,9<br />

Tunisia 11,6 15,0 12,8<br />

Pakistan 17,2 21,4 18,5<br />

Bosnia Erzegov<strong>in</strong>a 3,4 1,5 2,5<br />

Croazia 0,4 2,3 1,2<br />

Germania -4,4 -3,7 -4,0<br />

Stiamo analizzando un parametro – la popolazione straniera residente – che,<br />

come è noto, tende <strong>in</strong> molti casi a sovrastimare la consistenza reale degli<br />

stranieri, giacché non sempre può “tenere il passo”, con la registrazione sugli<br />

archivi comunali, rispetto all’elevata mobilità territoriale della popolazione<br />

immigrata. In questo caso, tuttavia, l’<strong>in</strong>dicatore degli stranieri residenti rimanda<br />

piuttosto a una sottostima: il dato non tiene <strong>in</strong>fatti conto dei nuovi permessi di<br />

soggiorno – dal cui aumento dovrebbe derivare una domanda relativamente<br />

maggiore di residenzialità – prodotti dalla sanatoria. Una volta detto questo, e<br />

paragonato il dato dei residenti 2002 con quelli dell’anno precedente, colpisce,<br />

<strong>in</strong> primo luogo, il valore assoluto: nello spazio di 12 mesi, gli immigrati residenti<br />

risultano aumentati di oltre 2.200 unità, a un ritmo di crescita annua del 13,5%<br />

che appare dest<strong>in</strong>ato, almeno per quanto riguarda l’anno <strong>in</strong> corso, a salire<br />

ulteriormente (<strong>in</strong> relazione, per l’appunto, all’“impatto” della regolarizzazione).<br />

Come si può vedere, anche al di là delle profonde trasformazioni <strong>in</strong>trodotte dalla<br />

sanatoria, la ripartizione per nazionalità della “normale” popolazione straniera<br />

– quella più radicata sul territorio, che cresce per effetto dei nuovi permessi per<br />

<strong>in</strong>fosociale 7<br />

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