Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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Per quanto riguarda i pr<strong>in</strong>cipali gruppi diagnostici <strong>in</strong> cui rientrano i pazienti stranieri<br />
<strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, quello a cui si assiste nel 2002 è un quadro di diagnosi che<br />
è ancora più “disperso” ed eterogeneo dell’anno passato: uno scenario, cioè,<br />
che non è riconducibile ad alcun ambito sanitario di prevalenza, fatto salvo per<br />
la rilevanza degli eventi cl<strong>in</strong>ici legati alle nascite. Dal punto di vista numerico,<br />
comunque, i primi c<strong>in</strong>que raggruppamenti di diagnosi sono gli stessi rilevati nel<br />
2001 (tab. 11); al di là delle s<strong>in</strong>gole voci, il dato che colpisce di più rimanda a un<br />
nodo critico già noto, ossia l’ulteriore crescita numerica, di ben un terzo rispetto<br />
all’anno precedente, delle <strong>in</strong>terruzioni volontarie di gravidanza.<br />
Tab. 11 - I primi c<strong>in</strong>que gruppi diagnostici nei ricoveri di pazienti stranieri <strong>in</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Trento (01.01.2002 - 31.12.2002)<br />
(fonte: elaborazione su dati Servizio Programmazione e ricerca sanitaria - PAT).<br />
Raggruppamenti di diagnosi più frequenti V.A. %<br />
97<br />
Var. %<br />
2001-2002<br />
Parto vag<strong>in</strong>ale senza diagnosi complicanti 420 10,0 18,7<br />
Aborto <strong>in</strong>dotto 263 6,2 32,8<br />
Parto cesareo 137 3,2 34,3<br />
Appendicectomia con diagnosi pr<strong>in</strong>cipale<br />
non complicata<br />
99 2,3 -2,9<br />
Altre diagnosi preparto con complicazioni mediche 93 2,2 13,4<br />
Altri 3.204 76,1 15,8<br />
Totale 4.216 100 15,8<br />
Una ulteriore fonte di dati preziosa, per il monitoraggio dei servizi a bassa<br />
soglia e <strong>in</strong> particolare dell’utenza femm<strong>in</strong>ile (pari alla quasi totalità dei casi),<br />
è rappresentata dalle statistiche relative alla fruizione dei consultori. Questi<br />
dati, come si vede dalla distribuzione per nazionalità (tab. 12), sono un ulteriore<br />
“specchietto” dei cambiamenti avvenuti durante e dopo la regolarizzazione.<br />
È una distribuzione visibilmente slegata dai pesi demografici delle<br />
presenze straniere, ma che riflette, piuttosto, l’andamento delle presenze<br />
femm<strong>in</strong>ili meno stabilizzate, comprese quelle irregolari; non stupisce, allora,<br />
che i tassi di crescita più cospicui <strong>in</strong>teress<strong>in</strong>o i gruppi nazionali protagonisti<br />
della sanatoria – Ucra<strong>in</strong>a, Moldavia, ma anche Romania (caso nel quale<br />
<strong>in</strong>cide anche il lavoro stagionale). Nella popolazione straniera che accede ai<br />
consultori si possono qu<strong>in</strong>di dist<strong>in</strong>guere, dal punto di vista dell’appartenenza<br />
nazionale, tre livelli dist<strong>in</strong>ti:<br />
- le immigrate provenienti da gruppi stabilizzati da tempo sul territorio, e<br />
qu<strong>in</strong>di appartenenti a nuclei familiari <strong>in</strong> cui i mariti, il più delle volte, hanno<br />
assunto il ruolo di primo-migranti (Marocco e Albania, ma anche, su numeri<br />
<strong>in</strong>feriori, Serbia-Montenegro e Tunisia);<br />
<strong>in</strong>fosociale 7