Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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e reversibilità del soggiorno dei migranti. Hanno <strong>in</strong>fatti ignorato “il carattere<br />
delle migrazioni come processi collettivi basati sui bisogni e le strategie di<br />
famiglie e comunità. La razionalità delle strategie di sopravvivenza familiare<br />
ha sovente messo <strong>in</strong> confusione le previsioni delle teorie economiche. Ostacoli<br />
legali e burocratici nei confronti delle migrazioni e dell’<strong>in</strong>sediamento sono<br />
stati visti non come barriere assolute, bensì come fattori da tenere <strong>in</strong> conto<br />
nelle strategie personali, nelle reti migratorie e nelle <strong>in</strong>frastrutture comunitarie”<br />
(Castles, 2002, pp. 1145-6). In altri term<strong>in</strong>i, gli immigrati, anziché rientrare<br />
nel loro paese nel momento <strong>in</strong> cui i paesi ospitanti ritenevano di poter fare<br />
a meno di loro, si sono <strong>in</strong>sediati stabilmente, hanno ricongiunto o formato<br />
nuove famiglie, dato vita a seconde generazioni dallo status <strong>in</strong>certo e dall’identità<br />
spesso lacerata e sofferta.<br />
I paesi riceventi si sono trovati loro malgrado a dover fare i conti con un pluralismo<br />
etnico, culturale e religioso a cui non erano preparati e che tocca punti<br />
sensibili delle identità nazionali <strong>in</strong> un tempo di <strong>in</strong>certezza e labilità delle basi<br />
della convivenza collettiva.<br />
A questo riguardo, si può affermare che specialmente <strong>in</strong> Europa la dimensione<br />
della diversità religiosa sta emergendo come un luogo altamente evocativo<br />
(e problematico) di confronto tra rispetto delle differenze e def<strong>in</strong>izione<br />
di norme considerate universali e <strong>in</strong>violabili, tra tolleranza liberale e difesa di<br />
un’identità culturale che si sente m<strong>in</strong>acciata, tra sfera pubblica secolarizzata<br />
e imprevisto ritorno di rivendicazioni a base religiosa, per di più connotate<br />
dall’estraneità rispetto alla tradizione occidentale, tanto laica quanto cristiana<br />
(Zolberg e Litt Woon, 1999).<br />
L’immigrato straniero stabilmente <strong>in</strong>sediato diventa il simbolo più eloquente<br />
delle difficoltà che le società avanzate <strong>in</strong>contrano nel costruire nuove forme<br />
di legame sociale e di appartenenza a un dest<strong>in</strong>o comune, più flessibili e<br />
<strong>in</strong>clusive eppure capaci di salvaguardare i valori fondanti delle società aperte<br />
e democratiche.<br />
Volge alla f<strong>in</strong>e, ormai anche <strong>in</strong> Italia, un’epoca <strong>in</strong> cui l’ord<strong>in</strong>e sociale poteva<br />
basarsi sull’idea di una sostanziale uniformità etnica, l<strong>in</strong>guistica e religiosa<br />
della popolazione, secondo il pr<strong>in</strong>cipio sancito nel ‘500 dalla pace di Augsburg,<br />
cuius regio, eius religio, che tanta parte ha avuto nella costruzione<br />
dell’Europa moderna. Le mitiche unità di terra, l<strong>in</strong>gua, razza e religione, che<br />
hanno alimentato tra ‘700 e ‘900 l’idea di nazione, sono dest<strong>in</strong>ate a conoscere<br />
una profonda ridef<strong>in</strong>izione, se non una crisi irreversibile (Ambros<strong>in</strong>i, 2001).<br />
In un contesto dalle spiccate peculiarità locali, sancite istituzionalmente dallo<br />
statuto di prov<strong>in</strong>cia autonoma, il riconoscimento della nuova realtà di società<br />
ricevente nei confronti di flussi di immigrazione straniera significa partecipare<br />
al superamento del mito di stati-nazione omogenei e monoculturali. Al di là<br />
della discussione sulla desiderabilità di questa trasformazione, e sulle questioni<br />
che porrà, si tratta anzitutto di prendere atto di una realtà <strong>in</strong>eludibile e<br />
di attrezzarsi per governarla <strong>in</strong> modo saggio e lungimirante. Se il multiculturalismo,<br />
come visione normativa e forma di <strong>in</strong>gegneria sociale, ha registrato<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
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