Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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temi che accomunano. A questo riguardo, genitori italiani e <strong>in</strong>segnanti concordano<br />
nell’affermare che la presenza dei bamb<strong>in</strong>i stranieri tende ad amplificare<br />
il dibattito circa i valori di cui la scuola dell’<strong>in</strong>fanzia deve farsi promotrice;<br />
emblematiche al riguardo, le op<strong>in</strong>ioni <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alle feste religiose.<br />
Peraltro se, da quanto emerso, l’<strong>in</strong>serimento dei bamb<strong>in</strong>i stranieri fa perno<br />
sulla professionalità della figura <strong>in</strong>segnante, e non anche su una progettualità<br />
<strong>in</strong>terculturale condivisa, la loro presenza può costituire un banco di prova per<br />
la scuola stessa, quale luogo di mediazione <strong>in</strong>terculturale, <strong>in</strong>dipendentemente<br />
dal tipo di bamb<strong>in</strong>i e di famiglie (Demetrio e Favaro, 1997). Di quali risorse ha<br />
allora bisogno la scuola dell’<strong>in</strong>fanzia, per affrontare questa sfida? O ancora:<br />
quali sono le attese per la costruzione di scenari educativi <strong>in</strong>terculturali?<br />
Se di fronte a questi <strong>in</strong>terrogativi, <strong>in</strong>segnanti e coord<strong>in</strong>atori pedagogici manifestano<br />
l’esigenza di disporre di una “cassetta degli attrezzi” che valorizzi<br />
precipuamente la presenza di mediatori culturali e il ruolo della formazione,<br />
genitori italiani e stranieri focalizzano maggiormente l’attenzione sulla necessità<br />
di favorire nei bamb<strong>in</strong>i, ma anche negli adulti, un <strong>in</strong>contro consapevole<br />
con la diversità.<br />
Muovendo dal protagonismo educativo della figura <strong>in</strong>segnante nel favorire<br />
l’accoglienza e l’<strong>in</strong>serimento dei bamb<strong>in</strong>i stranieri, le <strong>in</strong>segnanti sembrano<br />
<strong>in</strong>fatti <strong>in</strong>dividuare due risorse aggiuntive: la figura del mediatore culturale<br />
come supporto prevalentemente l<strong>in</strong>guistico nel rapporto con i genitori stranieri;<br />
la formazione come percorso di acquisizione di conoscenze sulle<br />
culture e sulle tradizioni dei diversi Paesi di provenienza, all’<strong>in</strong>segna dello<br />
slogan “conoscere per comprendere, comprendere per accogliere”.<br />
Gli stessi genitori italiani e stranieri, pur riconoscendo l’<strong>in</strong>tegrazione tra<br />
bamb<strong>in</strong>i italiani e stranieri come uno “stato di fatto”, chiedono alle <strong>in</strong>segnanti<br />
di creare momenti educativi volti a sensibilizzare i bamb<strong>in</strong>i rispetto al tema<br />
della diversità. Non solo. Genitori italiani e stranieri, mostrando capacità di<br />
autoanalisi e autoriflessione, riconoscono il peso della propria responsabilità<br />
educativa nell’avviare i propri figli sulla strada dell’<strong>in</strong>contro, del confronto e<br />
del rispetto. Dai genitori stranieri, seppur variamente stemperata, emerge<br />
<strong>in</strong>oltre la richiesta che la scuola dell’<strong>in</strong>fanzia, nel promuovere l’<strong>in</strong>contro con<br />
l’alterità, aiuti i bamb<strong>in</strong>i stranieri a conservare i valori e i riferimenti alla cultura<br />
di orig<strong>in</strong>e.<br />
Dall’<strong>in</strong>treccio degli sguardi di <strong>in</strong>segnanti, genitori stranieri, genitori italiani<br />
sullo stato dell’arte di un approccio <strong>in</strong>terculturale nella scuola dell’<strong>in</strong>fanzia<br />
sembrano dunque emergere sollecitazioni aff<strong>in</strong>ché questo processo <strong>in</strong> fieri,<br />
spesso lasciato all’implicito o all’<strong>in</strong>iziativa spontanea e istituzionale, trovi<br />
forma <strong>in</strong> una progettualità mirata e condivisa. In s<strong>in</strong>tesi: aff<strong>in</strong>ché l’educazione<br />
<strong>in</strong>terculturale non rappresenti un’illusione ottica (Z<strong>in</strong>cone, 2001), occorrono<br />
progetti per “dare ali alle radici”.<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
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