Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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ture sanitarie del Trent<strong>in</strong>o: ricoveri ospedalieri (<strong>in</strong> regime ord<strong>in</strong>ario e <strong>in</strong> day<br />
hospital) da una parte, accessi al pronto soccorso dall’altra. Per ambedue le<br />
statistiche è bene ricordare che l’“unità di misura” è rappresentata da casi, e<br />
non necessariamente da s<strong>in</strong>goli pazienti.<br />
Tab. 8 - Ricoveri di pazienti stranieri <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Trento (01.01.2002 -<br />
31.12.2002) per nazionalità e genere<br />
(fonte: elaborazione su dati Servizio Programmazione e ricerca sanitaria - PAT).<br />
Gruppo nazionale V.A.<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
% per<br />
paese<br />
94<br />
%<br />
femm<strong>in</strong>e<br />
% ric.<br />
ord.*<br />
Variazioni<br />
2001/2002<br />
Marocco 565 13,4 60,9 84,1 0,4<br />
Albania 486 11,5 58,2 84,6 13,6<br />
Germania 341 8,1 41,6 94,7 -1,4<br />
Serbia e Montenegro 240 5,7 64,2 85,4 3,4<br />
Romania 211 5,0 78,2 77,3 73,0<br />
Macedonia 134 3,2 56,7 80,6 26,4<br />
Polonia 121 2,9 62,8 81,0 8,0<br />
Pakistan 109 2,6 55,0 82,6 6,9<br />
Ucra<strong>in</strong>a 79 1,9 91,1 67,1 102,6<br />
Regno Unito 78 1,9 41,0 93,6 1,3<br />
Altri paesi 1.852 43,9 62,3 79,2 36,2<br />
Totale 4.216 100,0 60,7 82,2 15,8<br />
di cui extracom. 3.568 84,6 63,3 80,2 19,9<br />
*Percentuale di ricoveri <strong>in</strong> regime ord<strong>in</strong>ario sul totale dei ricoveri.<br />
A paragone dell’anno precedente, si registra una crescita del numero di ricoveri<br />
di alcune cent<strong>in</strong>aia di unità, che assume valore più che proporzionale nel caso<br />
dell’utenza non comunitaria: il tasso di ospedalizzazione della popolazione<br />
straniera risulta pari, all’<strong>in</strong>izio del <strong>2003</strong>, al 22,1% (ventidue ricoveri per ogni<br />
100 stranieri residenti), ovvero – nel caso della popolazione extracomunitaria<br />
– al 19,9%.<br />
L’<strong>in</strong>cidenza degli extracomunitari sul totale dei ricoveri è qu<strong>in</strong>di cresciuta di<br />
alcuni punti percentuali, ma rimane sensibilmente <strong>in</strong>feriore al reale peso demografico<br />
dei cittad<strong>in</strong>i extra-Ue sul totale degli stranieri (che è ormai prossimo,<br />
come si è visto, al 94%). Come dire: negli <strong>in</strong>dicatori di fruizione dei servizi<br />
sanitari va sempre tenuta <strong>in</strong> conto la componente comunitaria (si pensi ai<br />
flussi transitori del turismo), che <strong>in</strong>cide <strong>in</strong> misura molto maggiore rispetto al<br />
peso che ha sulla popolazione residente. A ben guardare, il tasso di crescita<br />
dei ricoveri stranieri è sostanzialmente lo stesso (15% per la media, 20% per<br />
i non comunitari) dell’anno precedente; dietro questa somiglianza di facciata,<br />
però, si celano, quanto a composizione per genere e per gruppi nazionali, delle<br />
trasformazioni di grande rilevanza.