Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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Emerge, qu<strong>in</strong>di, che le famiglie procedono ad un’attenta valutazione della<br />
loro situazione e delle condizioni generate dal movimento migratorio, <strong>in</strong> modo<br />
da poter trarre da questa esperienza quanti più vantaggi, riducendo al m<strong>in</strong>imo<br />
rischi e costi; la migrazione di un componente della famiglia rappresenta,<br />
come si è visto, un mezzo per ampliare le opportunità del nucleo parentale.<br />
Una riduzione dei rischi e dei costi dal punto di vista materiale non elim<strong>in</strong>a<br />
e non dim<strong>in</strong>uisce, però, la probabilità di dover affrontare, col passare del<br />
tempo, forme di disagio e di difficoltà dal punto di vista emotivo, psicologico e<br />
relazionale, le cui conseguenze possono rivelarsi molto serie.<br />
In effetti, l’esperienza migratoria costituisce una fase <strong>in</strong> cui la donna è sola,<br />
<strong>in</strong> quanto separata e divisa dalla famiglia ed esclusa dai momenti forti e<br />
significativi propri dell’usuale vita familiare. In genere il distacco dagli affetti è<br />
visto come un prezzo necessario, s<strong>in</strong>tomo di spirito forte, di presa di responsabilità.<br />
Le donne, <strong>in</strong> ogni caso, sperimentano l’assenza della vita familiare<br />
domestica come una perdita profondamente personale, una privazione grave<br />
e dolorosa, e questa perdita assume nei loro discorsi la forma del sacrificio:<br />
Lo so che devo sacrificare per la mia famiglia e lo faccio e questa è situazione, è complicata<br />
[...]. Io sono una di quelle che per la mia famiglia sono stata tutto, ho messo tutto [...]. Siamo<br />
tantissimi quali facciamo proprio grande sacrificio per la nostra famiglia. (O., moldava)<br />
L’esperienza migratoria co<strong>in</strong>volge più persone e ne stravolge le esistenze nel<br />
futuro e nel complesso dei desideri, delle aspirazioni, delle aspettative da un<br />
lato, nel quotidiano e nei suoi aspetti più ord<strong>in</strong>ari dall’altro. Il futuro si fa vago,<br />
<strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito, sempre più lontano, mentre il quotidiano delle immigrate è piatto,<br />
sempre uguale a se stesso, trascorso quasi completamente lavorando o <strong>in</strong><br />
brevi momenti di libertà poco stimolanti.<br />
Io praticamente mi sento come una macch<strong>in</strong>a… perché mi sento come una macch<strong>in</strong>a? Perché<br />
lavoro a casa, lavoro di matt<strong>in</strong>a, lavoro di pomeriggio, lavoro di sera e arrivo a mezzanotte,<br />
vado subito a letto, di matt<strong>in</strong>a alle sette mi alzo e ancora a lavorare. Nessuna vita privata,<br />
nessuna vita <strong>in</strong>tellettuale, non c’è tempo per leggere un libro, non c’è tempo neanche per<br />
guardare tv… le domeniche sono vuote, senza niente… aspettando, vivi aspettando e sperando<br />
che passerà tutto questo tempo… [...] è molto molto duro e difficile per me, ma non mi<br />
lamento, non voglio piangere, perché è <strong>in</strong>utile: è stata la mia scelta e devo avere la pazienza.<br />
(L., moldava)<br />
È possibile che nelle immigrate si generi la percezione di un carico eccessivo<br />
di responsabilità, dell’essere uniche portatrici del peso della famiglia di orig<strong>in</strong>e:<br />
è necessario che la donna riesca a mediare tra il piano della famiglia e<br />
il piano dell’esistenza personale. Questa complicata situazione può portare<br />
le immigrate a sentirsi sopraffatte, ai limiti dello stress; l’immigrata trasc<strong>in</strong>a,<br />
così, la sua vita <strong>in</strong> una sorta di perenne malessere esistenziale, che <strong>in</strong> molti<br />
casi viene somatizzato:<br />
E poi stai lontano da tua famiglia, da tuoi bamb<strong>in</strong>i… è difficile per psiche. E poi avere tutti questi<br />
problemi, tutti questi pensieri e non dormire la notte, vedere che non puoi andare avanti [...].<br />
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<strong>in</strong>fosociale 7