Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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3. Mappa e analisi dei servizi erogati<br />
Pr<strong>in</strong>cipali soggetti impegnati nel settore<br />
In base all’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e effettuata sui servizi erogati ai richiedenti asilo politico <strong>in</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Trento, i soggetti maggiormente impegnati su questo fronte, nel<br />
periodo compreso tra l’<strong>in</strong>izio del 2002 e i primi mesi del <strong>2003</strong>, sono risultati i<br />
seguenti: il Comune di Trento, l’Associazione Trent<strong>in</strong>a Accoglienza Stranieri<br />
(Atas), la cooperativa Villa S. Ignazio, la Fondazione Comunità Solidale,<br />
alcuni comprensori quali Valle di Non, Alta Valsugana, Vallagar<strong>in</strong>a, e la stessa<br />
Prov<strong>in</strong>cia autonoma di Trento, Servizio per le Politiche sociali, Centro Informativo<br />
per l’<strong>Immigrazione</strong> (C<strong>in</strong>formi).<br />
Servizi prestati<br />
C<strong>in</strong>formi (Prov<strong>in</strong>cia di Trento)<br />
Le prestazioni a favore dei richiedenti asilo, promosse da questo nuovo organismo<br />
dell’amm<strong>in</strong>istrazione prov<strong>in</strong>ciale, sono improntate a una doppia caratteristica:<br />
“emergenziale”, relativa al pronto <strong>in</strong>tervento sul piano dell’accoglienza,<br />
e “basilare”, all’<strong>in</strong>segna, cioè, dell’affermazione dei pr<strong>in</strong>cipi <strong>in</strong> materia di asilo,<br />
sul piano degli atti formali. Questo doppio connotato è il frutto delle esigenze<br />
rilevate sul territorio prov<strong>in</strong>ciale nel periodo citato sopra, <strong>in</strong> cui da un lato si registrava<br />
un vuoto normativo dovuto all’assenza dei riferimenti giuridici specifici <strong>in</strong><br />
questo ambito, e dall’altro lato le strutture convenzionate di prima accoglienza<br />
mostravano ormai tutti i loro limiti, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di disponibilità di posti letto (del<br />
tutto <strong>in</strong>sufficienti ad affrontare l’<strong>in</strong>cremento dei flussi di questi ultimi anni), sia<br />
per le loro caratteristiche: pensate per periodi di tempo troppo brevi e per tipologie<br />
di utenza, provenienti spesso dall’area del disagio personale.<br />
Per affrontare queste problematiche, il Centro Informativo per l’<strong>Immigrazione</strong><br />
(C<strong>in</strong>formi) si è attivato adottando direttamente, o promuovendo presso altri<br />
Servizi della Prov<strong>in</strong>cia autonoma (quali il Servizio Comunicazioni e Trasporti<br />
e il Servizio Edilizia abitativa), l’attuazione dei provvedimenti esposti sopra.<br />
Sul fronte della pronta accoglienza, per affrontare l’emergenza creatasi a<br />
partire dall’agosto del 2002, a seguito della saturazione delle capacità ricettive<br />
delle strutture convenzionate, si è provveduto, ai sensi dell’art.18 della<br />
L.P. 13/90, alla collocazione temporanea dei richiedenti asilo presso strutture<br />
alberghiere. L’adozione di tale misura, reiterata anche per tutto il <strong>2003</strong>, ha<br />
permesso un’accoglienza dignitosa di un numero complessivo di 18 richiedenti<br />
asilo e, <strong>in</strong> alcuni casi, dei loro familiari al seguito. L’attivazione di questo<br />
nuovo servizio va a <strong>in</strong>tegrare quanto la Prov<strong>in</strong>cia autonoma già eroga, attraverso<br />
le convenzioni stipulate con enti, associazioni e cooperative, impegnati<br />
nel settore di prima accoglienza rivolta alla generalità dell’area del disagio<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
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