Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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Reti migratorie e <strong>in</strong>tegrazione sociale<br />
Le donne straniere impiegate <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o come aiutanti domiciliari affrontano<br />
da sole l’esperienza migratoria, <strong>in</strong> quanto si allontanano dalle loro famiglie,<br />
pur restando a queste fortemente legate. La separazione dagli affetti familiari<br />
non comporta, però, per queste immigrate una generalizzata condizione di<br />
solitud<strong>in</strong>e, perché f<strong>in</strong> dal momento della loro partenza sono <strong>in</strong>serite <strong>in</strong> una<br />
vasta ed articolata ragnatela di rapporti, che si sostanzia dei legami stretti da<br />
ogni donna con una molteplicità di soggetti con cui entra <strong>in</strong> contatto. Nella<br />
rete sociale di queste donne, legami parentali si affiancano a legami con altri<br />
migranti ed anche con italiani e tali relazioni possono offrire loro varie forme<br />
di sostegno, materiale e simbolico. In alcuni casi, però, le relazioni sociali<br />
disponibili alle donne possono configurarsi come un veicolo di sfruttamento,<br />
piuttosto che di supporto.<br />
Nella strutturazione dei flussi migratori e nell’articolazione della presenza<br />
straniera nei paesi di immigrazione si impone il ruolo giocato dalle reti sociali,<br />
ossia dai legami <strong>in</strong>terpersonali che connettono i migranti e i non migranti, i<br />
migranti tra loro e i migranti con gli autoctoni <strong>in</strong> virtù di rapporti di parentela,<br />
di amicizia e di orig<strong>in</strong>e comune. Coloro che sono <strong>in</strong>seriti nella rete comunicano,<br />
mettono a confronto le esperienze, condividono contatti, si sostengono,<br />
scambiando risorse materiali e simboliche. Una rete sociale efficace è fonte<br />
di numerosi e vari vantaggi: <strong>in</strong>formazioni, risorse relazionali, capacità di<br />
<strong>in</strong>fluenza, protezione, sostegno materiale, sostegno morale, sostegno simbolico.<br />
Da ciò si deduce che la decisione di partire, la scelta della dest<strong>in</strong>azione,<br />
il processo di <strong>in</strong>serimento e di <strong>in</strong>tegrazione nella società di arrivo sono<br />
fenomeni largamente <strong>in</strong>fluenzati dall’esistenza e dalla partecipazione alle reti<br />
sociali.<br />
A causa dei molteplici fattori che condizionano il flusso migratorio delle lavoratrici<br />
di cura, il reticolo <strong>in</strong> cui sono <strong>in</strong>serite assume un ruolo centrale nell’articolazione<br />
della loro esperienza migratoria: basti pensare all’assenza di<br />
legami forti tra i paesi di emigrazione e l’Italia, all’ignoranza della l<strong>in</strong>gua e della<br />
cultura italiana da parte delle donne, alla rigidità delle politiche di entrata nel<br />
nostro paese, alle caratteristiche del mercato del lavoro. Queste condizioni,<br />
che per una migrante sola ed isolata potrebbero rappresentare una barriera<br />
<strong>in</strong>sormontabile, non costituiscono un ostacolo nell’ambito del movimento<br />
migratorio preso <strong>in</strong> esame, poiché le donne sanno che <strong>in</strong> Italia possono contare<br />
su una rete di sostegno tanto estesa, quanto efficace ed efficiente. Le<br />
aiutanti domiciliari, qu<strong>in</strong>di, spesso giungono <strong>in</strong> Italia richiamate da connazionali,<br />
parenti o amiche, e nel corso della loro permanenza espandono i contatti<br />
con il mondo circostante, tendendo a privilegiare il rapporto con <strong>in</strong>dividui che<br />
condividono con loro orig<strong>in</strong>e territoriale ed esperienza migratoria.<br />
La varietà delle <strong>in</strong>terazioni sociali, di cui le immigrate sono protagoniste,<br />
contrasta fortemente con la natura solitaria e privatizzata del lavoro che esse<br />
svolgono e, forse anche per reagire alla loro condizione occupazionale, le<br />
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<strong>in</strong>fosociale 7