Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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dell’est ed entrate nel mercato del lavoro assistenziale migrano prima di tutto<br />
per aiutare la loro famiglia, si occupano <strong>in</strong> un lavoro che consente loro il massimo<br />
risparmio dei soldi guadagnati, aspirano al ritorno a casa o, altrimenti,<br />
al ricongiungimento con la famiglia di orig<strong>in</strong>e. Chi decide di partire è spesso<br />
sostenuta concretamente da familiari e amici, ma, allo stesso tempo, ha una<br />
funzione da adempiere: aiutare economicamente la famiglia. La migrante,<br />
qu<strong>in</strong>di, è depositaria di un mandato familiare, <strong>in</strong> base al quale svolge un compito<br />
per l’<strong>in</strong>tero nucleo, e questo mandato familiare modula il processo migratorio.<br />
La migrazione non è mai solo un fatto <strong>in</strong>dividuale, pur essendo agita<br />
<strong>in</strong> prima persona dal s<strong>in</strong>golo: la scelta migratoria matura <strong>in</strong> una dimensione<br />
collettiva e ha come humus l’ambiente familiare di orig<strong>in</strong>e.<br />
Il peso della famiglia nella scelta migratoria è evidente <strong>in</strong> tutte le testimonianze<br />
raccolte: il riferimento al nucleo familiare è onnipresente, sia esso<br />
<strong>in</strong>teso come la coppia coniugale affiancata dai figli, oppure <strong>in</strong> senso più allargato,<br />
f<strong>in</strong>o a comprendere genitori, fratelli, cognati, nipoti, suoceri. Nelle parole<br />
delle donne il mandato familiare assume il significato di una necessità e si<br />
decl<strong>in</strong>a come un dovere, un compito cui non possono sottrarsi:<br />
C’è famiglia [...]. C’è figlio, anche figlia [...]. Anche c<strong>in</strong>que nipoti! [...] tanti bisogna aiutare [...].<br />
Marito e figli, anche, non sono contenti che io sono qua, ma c’è bisogno. (A., polacca)<br />
Mio stipendio aspettano quattro persone: aspetta mia mamma, mia sorella… perché mia<br />
sorella ha due figli <strong>in</strong>telligentissimi, adesso studiano <strong>in</strong> università e dobbiamo pagare, devo<br />
aiutare, e mio figlio con mia nuora anche senza lavoro. Sempre spedisco tutto che guadagno,<br />
quasi tutto, sempre devo spedire perché è grande aiuto, dicono, perché mia mamma è malata,<br />
ha molte malattie, deve sempre curarsi, devo sempre sempre aiutare. (A., ucra<strong>in</strong>a)<br />
Nella sp<strong>in</strong>ta migratoria giocano, qu<strong>in</strong>di, un ruolo molto importante le condizioni<br />
del nucleo familiare: da un lato pesa la situazione presente, generalmente<br />
difficile, <strong>in</strong> cui versa il gruppo, dall’altro si prefigura un futuro migliore. Le<br />
donne prendono le red<strong>in</strong>i della situazione e si adoperano per realizzare tutti<br />
quei progetti che hanno immag<strong>in</strong>ato con e per le loro famiglie, progetti che<br />
rientrano <strong>in</strong> uno più globale, di cui fa ugualmente parte il progetto migratorio.<br />
Così c’è chi dichiara <strong>in</strong> modo piuttosto vago di voler migliorare le condizioni di<br />
vita della famiglia, mentre altre donne esprimono obiettivi più concreti:<br />
Bisogna pagare appartamento e poi studiare e poi così… devi comprare automobile… [...] e<br />
quando si ha qualcosa per mangiare, pagare appartamento, acqua, gas è impossibile [...].<br />
È impossibile, perché paghiamo come <strong>in</strong> tutto il mondo. Dipende… posso mangiare pane e<br />
acqua, come carne, così, non è possibile [...]. Famiglia ha tanti debiti: deve pagare acqua,<br />
deve pagare tutto… deve pagare appartamento. (M., moldava)<br />
Abbiamo pr<strong>in</strong>cipiato a fare la casa e sta quella casa già sette anni, da quando abbiamo pr<strong>in</strong>cipiato:<br />
abbiamo alzato, coperto e sta così, senza f<strong>in</strong>estre, senza niente, e siamo fermati perché<br />
non possiamo andare avanti e per questo sono qua [...]. per f<strong>in</strong>ire quello che abbiamo deciso<br />
di f<strong>in</strong>ire, quella casa [...]. Poter avere una casa e una sicurezza e poter com<strong>in</strong>ciare a vivere<br />
quella vita che io facevo prima, piano piano, poco a poco: se io avrò il mio posto, la mia casa,<br />
sarà un po’ più facile. (O., moldava)<br />
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<strong>in</strong>fosociale 7