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Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

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che <strong>in</strong> vario modo ostacola gli immigrati nel rapporto con le istituzioni<br />

italiane. Vi rientrano qu<strong>in</strong>di gli <strong>in</strong>terventi di mediazione l<strong>in</strong>guistica e culturale,<br />

gli sportelli di orientamento che smistano l’utenza immigrata verso<br />

altri servizi, la predisposizione di materiali <strong>in</strong>formativi <strong>in</strong> diverse l<strong>in</strong>gue. Si<br />

tratta normalmente di <strong>in</strong>terventi “leggeri” <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di costo, giustificati da<br />

svantaggi obiettivi della popolazione immigrata, che dovrebbero peraltro<br />

riguardare soprattutto le prime fasi dei processi di <strong>in</strong>sediamento e guidare<br />

gli utenti ad un accesso autonomo ai servizi dest<strong>in</strong>ati all’<strong>in</strong>tera collettività;<br />

• misure di accompagnamento: sono quelle misure che prevedono un lavoro<br />

con le persone, f<strong>in</strong>alizzato ad <strong>in</strong>nalzarne le capacità di <strong>in</strong>serimento nella<br />

società. Esempi tipici sono i corsi di l<strong>in</strong>gua italiana e le <strong>in</strong>iziative dedicate<br />

alle donne immigrate, con l’obiettivo di favorirne le opportunità di <strong>in</strong>terazione<br />

sociale, l’acculturazione alla società ricevente, la pratica l<strong>in</strong>guistica.<br />

Un altro tipico target sono i m<strong>in</strong>ori, dest<strong>in</strong>atari di <strong>in</strong>terventi di sostegno scolastico<br />

e valorizzazione del tempo libero. Sono <strong>in</strong>iziative che hanno come<br />

logico prolungamento la formazione e l’orientamento al lavoro;<br />

• misure di re<strong>in</strong>tegrazione, che <strong>in</strong>tervengono a rispondere ai bisogni di target<br />

specifici di utenza, che per diversi motivi sono riconosciuti come meritevoli<br />

di particolare tutela, per aver subito gravi attacchi all’<strong>in</strong>tegrità personale,<br />

perché si trovano <strong>in</strong> una condizione di pericolo, perché si tratta di casi<br />

tutelati da convenzioni <strong>in</strong>ternazionali. Gli esempi tipici, nel caso italiano,<br />

sono quelli dei m<strong>in</strong>ori non accompagnati e delle donne vittime della prostituzione<br />

coatta; su queste due fasce di popolazione, la legislazione italiana<br />

ha prodotto norme avanzate e parecchie istituzioni locali, <strong>in</strong> collaborazione<br />

con il terzo settore, hanno messo <strong>in</strong> campo <strong>in</strong>terventi di notevole impegno.<br />

Si tratta <strong>in</strong>fatti di <strong>in</strong>terventi complessi, che prevedono la residenza <strong>in</strong><br />

comunità, l’attivazione di percorsi formativi, l’accompagnamento al lavoro,<br />

il counsel<strong>in</strong>g psicologico, il sostegno nel conseguimento dell’autonomia,<br />

l’eventuale rientro <strong>in</strong> patria. Prima per i m<strong>in</strong>ori, poi per le donne uscite dai<br />

circuiti della prostituzione, nuovi orientamenti politici e la riduzione degli<br />

stanziamenti stanno tuttavia provocando un ripiegamento dell’impegno<br />

istituzionale. Un discorso a parte meriterebbe il caso dei rifugiati, a cui<br />

il nostro paese, ancora privo di una legge specifica, assicura una tutela<br />

<strong>in</strong>feriore a quella garantita dai paesi dell’Europa centro-settentrionale;<br />

• misure di <strong>in</strong>clusione: sono quelle che hanno maggiormente a che fare con<br />

erogazioni e <strong>in</strong>terventi assistenziali di natura tradizionale. Non sono normalmente<br />

pensate per la popolazione immigrata, ma sono di fatto fruite,<br />

<strong>in</strong> misura crescente, dalle componenti deboli di essa. Possono essere<br />

suddivise <strong>in</strong> due sottocategorie: <strong>in</strong>terventi volti a rispondere a casi di<br />

emergenza, come i dormitori notturni per persone senza dimora; oppure<br />

<strong>in</strong>terventi di compensazione, che mirano a rimediare all’<strong>in</strong>sufficienza dei<br />

redditi o ad altri fattori di disagio, rispetto a standard ritenuti convenzionalmente<br />

accettabili. Rientrano <strong>in</strong> quest’ultima classe i contributi per l’affitto e<br />

altri <strong>in</strong>terventi di sostegno al reddito.<br />

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<strong>in</strong>fosociale 7

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