Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
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22%); un valore di non molto <strong>in</strong>feriore al tasso della popolazione italiana,<br />
pari <strong>in</strong> quello stesso anno al 16%. Ogni confronto con il dato nazionale, tuttavia,<br />
è puramente <strong>in</strong>dicativo, se si considera che la struttura demografica<br />
della popolazione straniera è più giovane rispetto a quella nazionale nel suo<br />
<strong>in</strong>sieme:<br />
La popolazione italiana ha una diversa struttura demografica, con un peso maggiore della<br />
popolazione anziana, che esprime una maggiore domanda di ricovero. (AA.VV., 2002, p. 5)<br />
Nelle regioni settentrionali del paese (compresa la prov<strong>in</strong>cia di Trento),<br />
mentre il relativo calo del numero di ricoveri nazionali, negli ultimi anni, può<br />
essere <strong>in</strong>terpretato come <strong>in</strong>dicatore di una migliore “salute collettiva” della<br />
popolazione, nel caso degli immigrati lo stesso dato – che è <strong>in</strong> forte crescita<br />
– sembra segnalare qualche cosa di diverso: più che un deterioramento del<br />
patrimonio di salute della popolazione straniera, un miglioramento nelle sue<br />
modalità di accesso e di fruizione rispetto al sistema sanitario pubblico.<br />
Nel quadro generale, l’esperienza trent<strong>in</strong>a sembra qu<strong>in</strong>di caratterizzarsi, con<br />
relativo anticipo rispetto al panorama nazionale, per una buona accessibilità<br />
dei servizi sanitari locali rispetto alla popolazione straniera presente sul territorio.<br />
Non è un caso se, ancora nel 2000, il tasso di ospedalizzazione degli stranieri<br />
<strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o risultava superiore a quello della maggior parte delle regioni<br />
settentrionali – che, pure, hanno dalla loro una storia di immigrazione non certo<br />
<strong>in</strong>feriore (e anzi, <strong>in</strong> molti casi, più lunga e articolata) di quella trent<strong>in</strong>a.<br />
Ambito<br />
territoriale<br />
Tab. 6 - Ricoveri totali di pazienti non italiani: confronto 1998-2000<br />
per Trent<strong>in</strong>o, Nord Italia e media nazionale<br />
(fonte: M<strong>in</strong>istero della Salute).<br />
<strong>in</strong>fosociale 7<br />
Ricoveri di pazienti<br />
non italiani<br />
1998 2000<br />
Var.%<br />
98-00<br />
Ricoveri nazionali<br />
1998 2000<br />
92<br />
Var.%<br />
98-00<br />
Incidenza %<br />
ricoveri non italiani<br />
1998 2000<br />
Var.%<br />
98-00<br />
Trent<strong>in</strong>o 2.938 3.386 15,2 111.959 105.841 -5,5 2,6 3,2 21,9<br />
It. Nord 131.092 178.119 35,9 6.122.991 5.763.887 -5,9 2,1 3,1 44,3<br />
Tot. Italia 238.327 283.987 19,2 12.577.828 12.671.564 0,7 1,9 2,2 18,3<br />
Una volta tracciato questo quadro generale, il dato da cui partire nell’analisi<br />
della fruizione sanitaria degli immigrati <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, anche quest’anno, è<br />
quello delle iscrizioni al sistema sanitario prov<strong>in</strong>ciale. Come si può vedere, la<br />
cifra complessiva degli stranieri iscritti è superiore a quella degli stranieri residenti,<br />
giacché <strong>in</strong>clude anche parte dei lavoratori stagionali; tale cifra risulta<br />
cresciuta, rispetto all’anno precedente, di quasi un quarto (e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> misura